Izjum

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Izjum
Città
in ucraino Ізюм?
Izjum – Stemma
Izjum – Bandiera
Izjum – Veduta
Izjum – Veduta
La cattedrale dell'Ascensione di Izjum
Localizzazione
StatoBandiera dell'Ucraina Ucraina
Oblast' Charkiv
DistrettoIzjum
HromadaIzjum
Amministrazione
Amministratore localeValerij Marčenko (Servitore del Popolo)
Territorio
Coordinate49°11′45″N 37°16′49″E / 49.195833°N 37.280278°E49.195833; 37.280278 (Izjum)
Altitudine67 m s.l.m.
Superficie436 km²
Abitanti45 884 (2021)
Densità105,24 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale64300–64318
Prefisso5743
Fuso orarioUTC+2
Codice KOATUU6310400000
Cartografia
Mappa di localizzazione: Ucraina
Izjum
Izjum
Sito istituzionale

Izjum (in ucraino Ізю́м?; in russo Изю́м?) è una città dell'oblast' di Charkiv, nella parte orientale dell'Ucraina. Fondata nel 1681, ma menzionata già in documenti del 1571, nel 2013 aveva circa 51.000 abitanti. Vi è nato il calciatore Denys Kulakov.

A seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, nel 2022, viene occupata dall'esercito russo, per essere poi liberata, dopo mesi di occupazione, nel settembre dello stesso anno[1], a seguito di una controffensiva delle forze armate ucraine, che rinverranno, intorno alla città, fosse comuni con centinaia di civili,[2] che testimoniano un evento simile al massacro di Buča, avvenuto solo pochi mesi prima.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La cattedrale della Trasfigurazione tra la fine del diciannovesimo secolo e l'inizio del ventesimo.

Nel 1681, venne costruita una fortezza cosacca all'interno di un piccolo insediamento, e questo segna la data della fondazione di Izjum. Crebbe fino a diventare un centro difensivo importante contro le invasioni tartare nella regione.[3] Nel 1684 venne costruita la cattedrale della Trasfigurazione del Salvatore, barocca e a cinque cupole. La cattedrale fu rinnovata nel 1902 e restaurata nel 1955.

Nel 1765 Izjum divenne una città e nel 1780 divenne un centro amministrativo dell'Izjumskij uezd, una delle suddivisioni del governatorato di Char'kov nell'impero russo.

Le cattedrali dell'Ascensione (1819–21) e di San Nicola (1809–23) si collocano tra gli edifici neoclassici migliori della regione. Nella seconda metà del diciannovesimo secolo, le esportazioni principali della città erano la lana, venduta a Charkiv e Poltava, e i materiali da costruzione venduti a Taganrog.[4]

Durante la seconda guerra mondiale, a Izjum si tennero varie battaglie importanti. Un saliente dell'Armata Rossa fu isolato dal contrattacco delle forze tedesche (durante la seconda battaglia di Charkiv) e fu eliminato in quello che fu uno degli errori di apprendimento più costosi per l'Armata Rossa.[5] La città venne occupata dai tedeschi, i quali vi gestirono una prigione nazista fino alla riconquista sovietica.[6]

Izjum si espanse rapidamente nel ventesimo secolo grazie alla sua importante come incrocio tra Charkiv e il bacino del Donec.[3] Nel gennraio del 1989, la popolazione era di 64.334 persone, rispetto alle 12.000 del 1926.[7] Tuttavia, nel gennaio del 2013 la popolazione registrata era scesa a 51.511 persone.[8]

Per conformarsi alle leggi di decomunistizzazione, la piazza Lenin della città venne rinominata piazza John Lennon nel febbraio del 2016.[9]

Fino al 18 luglio 2020, Izjum era incorporata come città di rilevanza regionale e serviva come centro amministrativo del distretto di Izjum, anche se non apparteneva al distretto. Nel luglio del 2020, la città di Izjum venne unita al distretto di Izjum, come parte della riforma amministrativa dell'Ucraina, che ridusse il numero dei distretti dell'oblast' di Charkiv a sette.[10]

Izjum fu il luogo di combattimenti sporadici durante il conflitto russo-ucraino nel 2014. L'autostrada Slov"jans'k-Izjum venne definita dalla gente del posto "l'autostrada della morte" durante l'estate del 2014. I combattimenti su larga scala si fermarono quando le forze ucraine liberarono Slov"jans'k.[11]

Nel maggio del 2022, le truppe russe cercarono di attraversare il fiume Donec e di avanzare a sud.[12] Le forze ucraine respinsero il tentato attraversamento del fiume con delle perdite russe considerevoli. Tuttavia, dopo la battaglia di Izjum, la Russia prese il controllo della città.

L'Ucraina iniziò una controffensiva nella regione di Charkiv all'inizio di settembre del 2022, nella quale Izjum venne liberata. Dopo la liberazione dagli invasori russi, gli ufficiali di polizia locale trovarono una fossa comune con 447 cadaveri,[13] tra i quali 22 soldati e 5 bambini. 30 corpi avevano dei segni di tortura e altri erano stati evirati,[13] mentre delle altre fosse comuni erano minate e pertanto non potevano essere ispezionate.[14] Seguì una polemica sulla data effettiva delle morti.[15] Furono scoperti inoltre dieci centri di tortura.[14]

Più dell'80% delle infrastrutture della città era stato distrutto: il 70% circa degli edifici a più piani era andato distrutto.[16] Sul monte Kremenec' si scoprì inoltre che una statua antichissima risalente all'epoca dei poloviciani (nota come baba) era stata sbriciolata a causa degli attacchi russi.[17] L'amministrazione cittadina calcolò che in tutto circa 1000 persone avevano perso la loro vita durante l'occupazione russa.[18]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa dell'Esaltazione della Santa Croce.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Cinema Spartak
  • Memoriale in onore della battaglia di Vladimir Monomaco contro i polovesi
  • Memoriale della seconda guerra mondiale
  • Statue polovesiane sul Monte Kremenec'

Economia[modifica | modifica wikitesto]

A Izjum sono presenti delle imprese di ingegneria meccanica, d'industria ottica e di produzione di mobili.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La città è un nodo dei trasporti e si trova sulla linea ferroviaria a doppio binario Charkiv-Horlivka.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ucraina, liberata Kupiansk. Truppe Kiev a Izyum, in Adnkronos, 10 settembre 2022. URL consultato il 15 settembre 2022.
  2. ^ Antonio Di Noto, I segni delle torture su tutti i corpi nella fossa comune di Izjum, la denuncia di Kiev: «Mani legate e corde al collo: ci sono anche bambini» - Le foto, su Open, 16 settembre 2022. URL consultato il 9 marzo 2023.
  3. ^ a b (EN) Izium, su www.encyclopediaofukraine.com. URL consultato l'8 marzo 2023.
  4. ^ (PL) Słownik geograficzny Królestwa Polskiego i innych krajów słowiańskich, Volume III, Varsavia, 1882. p. 336.
  5. ^ (EN) Lee Baker, The Second World War on the Eastern Front, Routledge, 13 settembre 2013, ISBN 978-1-317-86504-9. URL consultato il 9 marzo 2023.
  6. ^ (DE) Haftstättenverzeichnis der Stiftung EVZ, su www.bundesarchiv.de. URL consultato l'8 marzo 2023.
  7. ^ (RU) Демоскоп Weekly - Приложение. Справочник статистических показателей., su www.demoscope.ru. URL consultato l'8 marzo 2023.
  8. ^ (UK) Чисельність наявного населення України на 1 січня 2013 року. Державна служба статистики України. Київ, 2013. стор.96 (PDF), su web.archive.org, 12 ottobre 2013. URL consultato l'8 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
  9. ^ (EN) Beatles' Lennon gets street named after him in Ukraine, su www.unian.info. URL consultato l'8 marzo 2023.
  10. ^ (UK) Про утворення та ліквідацію районів, su www.golos.com.ua. URL consultato l'8 marzo 2023.
  11. ^ (RU) Дорога смерти Изюм – Славянск: как это было. ВИДЕО, su web.archive.org, 24 giugno 2018. URL consultato l'8 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2018).
  12. ^ (EN) Marc Santora, Ukraine decimated Russian forces trying to cross a river in the east, Britain’s defense ministry says., in The New York Times, 13 maggio 2022. URL consultato l'8 marzo 2023.
  13. ^ a b (FR) Guerre en Ukraine : 447 corps ont été exhumés du charnier d'Izioum, dont 30 avec des "signes de torture", su Franceinfo, 23 settembre 2022. URL consultato il 9 marzo 2023.
  14. ^ a b Florence Aubenas, Izjum è diventata la città dei morti, su Internazionale, 22 settembre 2022. URL consultato l'8 marzo 2023.
  15. ^ (FR) Pourquoi cette photographie ne prouve pas que le charnier d’Izioum est une “mise en scène”, su Les Observateurs - France 24, 22 settembre 2022. URL consultato il 9 marzo 2023.
  16. ^ (ES) Izium, la ciudad ucraniana retomada que seis meses después aún no se levanta, su France 24, 2 marzo 2023. URL consultato l'8 marzo 2023.
  17. ^ (EN) Tetjana Fram, Russians Destroyed Polovtsian Stone Women, su Gwara Media, 20 settembre 2022. URL consultato il 9 marzo 2023.
  18. ^ (RU) ООН направит следователей на места массовых захоронений в Изюме, su Русская служба The Moscow Times, 16 settembre 2022. URL consultato l'8 marzo 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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