In Praeclara Summorum

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In Praeclara Summorum
Lettera enciclica
Stemma di Papa Benedetto XV
Stemma di Papa Benedetto XV
PonteficePapa Benedetto XV
Data30 aprile 1921
Anno di pontificatoVII
Traduzione del titoloNell'illustre schiera dei grandi personaggi
Argomenti trattatisesto centenario della morte di Dante Alighieri
Enciclica papale nºXI di XII
Enciclica precedenteSacra Propediem
Enciclica successivaFausto Appetente Die

«E voi, cari ragazzi, che avete la gioia di dedicarvi, sotto la guida del magistero della Chiesa, allo studio delle lettere e delle arti, continuate - come già state facendo - ad amare e ad interessarvi di questo nobile poeta, che Noi non esitiamo a chiamare il più eloquente panegirista e cantore dell'ideale cristiano.»

In praeclara summorum è l'undicesima enciclica di papa Benedetto XV, datata 30 aprile 1921.

Fa parte di quel gruppo di cinque encicliche che costituiscono una sorta di monografie su personaggi rilevanti nella storia della Chiesa; assieme a questa si possono infatti ricordare: Spiritus Paraclitus, 1920, su San Girolamo; Principi Apostolorum Petro, 1920, su Sant'Efrem; Sacra Propediem, 1921, su San Francesco d'Assisi e Fausto Appetente Die, 1921, su San Domenico. L'argomento trattato nella Praeclara Summorum è il ricordo del sommo poeta, Dante Alighieri e s'inserisce nel contesto delle commemorazioni compiute nel sesto centenario della sua morte.

L'enciclica contiene interessanti osservazioni sul pensiero sociale di Dante e si inserisce in una polemica, la cui portata anche politica non poteva sfuggire, contro chi celebrava Dante separandolo dal Cristianesimo e presentandolo come campione di un'idea imperiale "laica" e quasi pagana.[1]

L'enciclica fu licenziata pochi mesi dopo la pubblicazione de La poesia di Dante, importante saggio pubblicato nel settembre dell'anno prima da Benedetto Croce, che allora, peraltro, rivestiva una funzione che andava oltre l'habitus critico: quella istituzionale di ministro della pubblica istruzione[2]. L'enciclica può essere interpretata anche come risposta all'appropriazione istituzionale operata dal saggio di Croce[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Totus Tuus Archiviato il 15 dicembre 2007 in Internet Archive.
  2. ^ a b Lucio Villari, Quando il Papa disse: "Riabilitiamo Dante, è il sommo poeta cattolico", in la Repubblica, 8 novembre 2014. URL consultato l'8 gennaio 2016.

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