Il ragazzo che catturò il vento

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Il ragazzo che catturò il vento
Titolo originaleThe Boy Who Harnessed the Wind
Lingua originaleinglese, chewa
Paese di produzioneRegno Unito
Anno2019
Durata113 min
Rapporto2,35 : 1
Generedrammatico, storico
RegiaChiwetel Ejiofor
SceneggiaturaChiwetel Ejiofor
ProduttoreAndrea Calderwood, Gail Egan
Produttore esecutivoJoe Oppenheimer, Rose Garnett, Natascha Wharton, Jeff Skoll, Jonathan King, Strive Masiyiwa, Payne Brown, Phil Hunt, Compton Ross, Peter Hampden, Norman Merry
Casa di produzionePotboiler Productions
Distribuzione in italianoNetflix
FotografiaDick Pope
MontaggioValerio Bonelli
Effetti specialiAndy Quinn
MusicheAntonio Pinto
ScenografiaTulé Peak
CostumiBia Salgado
TruccoFrancesca Van Der Feyst
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il ragazzo che catturò il vento (The Boy Who Harnessed the Wind) è un film del 2019 scritto, diretto e interpretato da Chiwetel Ejiofor, al suo esordio come regista. Il film è basato sull'omonimo libro di memorie scritto da William Kamkwamba, edito in Italia nel 2010 da Rizzoli.

È stato selezionato per rappresentare il Regno Unito come miglior film in lingua straniera ai premi Oscar 2020.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

A Kasunguglawi, un piccolo villaggio del Malawi del nord, nel 2001, William Kamkwamba è un giovane studente nato da una famiglia di agricoltori. Nel suo tempo libero, si diletta a sistemare radio e altri apparecchi elettronici appartenenti ad amici e vicini, recuperando i componenti necessari nelle discariche. Quando gli viene impedito di frequentare la scuola a causa dell'impossibilità dei suoi genitori di pagare le tasse scolastiche, ricatta il suo insegnante di scienze (che ha una relazione segreta con sua sorella) per lasciarlo continuare a frequentare le lezioni e avere accesso alla biblioteca della scuola, dove apprende l'ingegneria elettronica e la produzione di energia.

I mancati raccolti dovuti alla siccità e la conseguente carestia colpiscono duramente il villaggio di William, causando rivolte per il razionamento del governo e facendo sì che la famiglia di William venga derubata dei loro già scarsi depositi di grano. La gente inizia presto ad abbandonare il villaggio, compresa la sorella di William, che se ne va insieme all'insegnante per lasciare alla sua famiglia «una bocca in meno da sfamare».

Cercando di salvare il villaggio, William escogita un piano per costruire un mulino a vento con cui alimentare una pompa d'acqua elettrica e ne costruisce un prototipo funzionale. Tuttavia, suo padre considera inutili i suoi tentativi e, dopo che William gli chiede di poter smontare la bicicletta di famiglia per riutilizzarne le parti, distrugge il prototipo. Dopo che il cane di famiglia muore d'inedia, William e suo padre si riconciliano e, con l'aiuto dei suoi amici e dei restanti membri del villaggio, costruiscono con successo un mulino a vento che porta di nuovo il villaggio alla fertilità.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2019 il 25 gennaio.[2] È stato pubblicato da Netflix sulla propria piattaforma streaming il 1º marzo 2019 in tutti i paesi in cui il servizio è disponibile.[3][4]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) 93 Countries in Competition for 2019 International Feature Film Oscar, su oscars.org. URL consultato l'8 ottobre 2019.
  2. ^ (EN) Sundance Unveils Politics-Heavy Lineup Featuring Ocasio-Cortez Doc, Feinstein Drama, su The Hollywood Reporter. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  3. ^ (EN) Stewart Clarke, Netflix Snaps Up Chiwetel Ejiofor’s ‘The Boy Who Harnessed the Wind’, su Variety, 14 novembre 2018. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  4. ^ (EN) Gabriella Geisinger, The Boy Who Harnessed The Wind on Netflix: When is Chiwetel Ejiofor directorial debut out, su express.co.uk, 25 gennaio 2019. URL consultato il 24 March 2019.
  5. ^ (EN) Alex Ritman, Armando Iannucci's 'David Copperfield' Leads 2019 British Independent Film Awards Nominations, su The Hollywood Reporter, 30 ottobre 2019. URL consultato il 30 ottobre 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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