Il maestro burattinaio

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Il maestro burattinaio
Li Tien-lu in una scena del film
Titolo originale戲夢人生
Xì mèng rénshēng
Lingua originalemin nan, cinese mandarino, giapponese
Paese di produzioneTaiwan
Anno1993
Durata142 min
Rapporto1,37:1
Generedrammatico
RegiaHou Hsiao-hsien
SoggettoLi Tien-lu
SceneggiaturaChu Tien-wen e Wu Nien-jen
ProduttoreChang Hua-fu, Chang Hwa-kun e Chu Fu-sheng
Produttore esecutivoJan Hung-tze e Yang Teng-kuei
Casa di produzioneEra Film Company, Huanle Wuxian Youxian Gongsi
FotografiaLee Ping-bin
MontaggioLiao Ching-sung
MusicheChen Ming-chang e Hongda Zhang
ScenografiaHung Chang e Lu Ming-ching
CostumiChang Kuang-hui e Juan Pei-yun
TruccoLiao Shu-chen
Interpreti e personaggi

Il maestro burattinaio (戲夢人生S, Xì mèng rénshēngP) è un film del 1993 diretto da Hou Hsiao-hsien, vincitore del Premio della giuria al 46º Festival di Cannes.[1]

Sulla base delle memorie di Li Tien-lu, il più celebre burattinaio di Taiwan[2][3], questa storia copre gli anni dalla nascita di Li nel 1910 fino alla fine della cinquantennale occupazione giapponese di Taiwan nel 1945.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

1910-1945: la prima parte della vita del burattinaio Li Tien-lu (appare come narratore, ed è interpretato da Lim nella versione giovane) è segnata da prevaricazioni familiari e da un oscuro senso della predestinazione, mentre Taiwan è una colonia giapponese. Cesserà di esserlo nel 1945, ma Li fa in tempo a impegnarsi in spettacoli di propaganda bellica.

Hou non giudica né la storia (e anzi mostra i giapponesi come relativamente umani) né i personaggi: con il suo sguardo da lontano, vuole mostrare gli incroci tra storia e privato.[4] E quella del teatro (burattini, ma anche opera cinese) è una metafora dai molti risvolti. Seconda parte di una trilogia sulla storia di Taiwan, iniziata con Città dolente (1989) e seguita da Good Men, Good Women (1995).

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Awards 1993, su festival-cannes.fr. URL consultato il 29 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2013).
  2. ^ Master Li Tien-Lu, su www.theatre-ombres-chinoises-marionnettes.fr. URL consultato il 14 maggio 2016.
  3. ^ Li Tian-Lu, su hkmdb.com. URL consultato il 14 maggio 2016.
  4. ^ Jim Hoberman, Taiwan’s Master Timekeeper, su The New York Review of Books. URL consultato il 14 maggio 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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