Hoplomys gymnurus

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Hoplomys gymnurus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Hystricomorpha
Infraordine Hystricognathi
Famiglia Echimyidae
Sottofamiglia Eumysopinae
Genere Hoplomys
Specie H.gymnurus
Nomenclatura binomiale
Hoplomys gymnurus
Thomas, 1897
Sinonimi

H.truei, H.goethalsi, H.g.wetmorei

Areale

Hoplomys gymnurus (Thomas, 1897) è un roditore della famiglia degli Echimiidi, unica specie del genere Hoplomys (J. A. Allen, 1908), diffuso in America centrale e meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 205 e 295 mm, la lunghezza della coda tra 126 e 195 mm, la lunghezza del piede tra 51 e 60 mm, la lunghezza delle orecchie tra 22 e 27 mm e un peso fino a 680 g.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio presenta un rostro lungo e sottile, la regione inter-orbitale stretta e le bolle timpaniche molto piccole. I denti masticatori presentano quattro rientranze su ogni lato ed hanno la superficie occlusiva circolare.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 1 0 1 1 0 1 3
3 1 0 1 1 0 1 3
Totale: 18
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo è tozzo con gli arti corti e robusti. La pelliccia è densamente spinosa particolarmente sulla schiena ed i fianchi. Le parti dorsali variano dal bruno-rossastro al nerastro, i fianchi sono giallo-brunastri mentre le parti ventrali sono bianche. Il muso è lungo ed appuntito, gli occhi sono grandi con dei riflessi rosso brillanti. Le orecchie sono corte ed arrotondate. I piedi sono lunghi e sottili, gli artigli sono corti e ricurvi. La coda è poco più corta della testa e del corpo, è scura sopra, più chiara sotto, è priva di peli e tende a staccarsi con facilità.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola e notturna, Durante il giorno occupa tane situate solitamente nei banchi di sabbia sulle sponde dei corsi d'acqua. Queste sono scavate orizzontalmente per circa due metri e terminano con un nido rivestito di foglie.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di frutta, insetti, particolarmente scarafaggi ed ortotteri e di alcune parti vegetali.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Danno alla luce 1-3 piccoli alla volta, i nascituri sono ricoperti di soffice pelliccia, mentre i peli spinosi si sviluppano dopo circa un mese.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nel Continente americano dall'Honduras orientale, attraverso il Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia occidentale fino all'Ecuador nord-occidentale.

Vive nelle foreste sempreverdi pianeggianti fino a 1.250 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale,la popolazione presumibilmente numerosa, la presenza in diverse aree protette e la tolleranza a diverse modifiche ambientali, classifica H.gymnurus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Gomez-Laverde, M., Anderson, R.P., Emmons, L. & Samudio, R. 2008., Hoplomys gymnurus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Hoplomys gymnurus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Reid, 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fiona A. Reid, A field guide to the Mammals of Central America and Southeast Mexico, Oxford University Press, 2009. ISBN 9780195343236
  • Patton JL, Pardinas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

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