Hilda di Lussemburgo (1897-1979)
Hilda di Lussemburgo | |
---|---|
La principessa Hilda nel 1918 | |
Principessa consorte di Schwarzenberg | |
In carica | 1⁰ ottobre 1938 – 27 febbraio 1950 (11 anni e 149 giorni) |
Predecessore | Teresa di Trauttmansdorf-Weinsberg |
Successore | Therese zu Hardegg |
Granduchessa ereditaria del Lussemburgo | |
In carica | 14 gennaio 1919 – 5 gennaio 1921 (1 anno e 357 giorni) |
Predecessore | Carlotta |
Successore | Giovanni |
Nome completo | francese: Hilda Sophie Marie Adélaïde Wilhelmine italiano: Ilda Sofia Maria Adelaide Guglielmina |
Trattamento | Sua Altezza Granducale |
Altri titoli | Principessa di Lussemburgo Principessa di Nassau |
Nascita | Castello di Berg, Colmar-Berg, 15 febbraio 1897 |
Morte | Castello di Berg, Colmar-Berg, 8 settembre 1979 |
Luogo di sepoltura | Giardino caustrale di Murau |
Dinastia | Nassau-Weilburg per nascita Schwarzenberg per matrimonio |
Padre | Guglielmo IV di Lussemburgo |
Madre | Maria Anna di Braganza |
Consorte di | Adolfo I di Schwarzenberg |
Religione | Cattolicesimo |
Hilda di Lussemburgo (nome completo in francese Hilda Sophie Marie Adélaïde Wilhelmine; Colmar-Berg, 15 febbraio 1897 – Colmar-Berg, 8 settembre 1979) è stata granduchessa ereditaria di Lussemburgo dal 1919 al 1921.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giovinezza
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia e interessi
[modifica | modifica wikitesto]Hilda, così chiamata in onore dell'unica zia paterna, nacque nel castello di Berg in Lussemburgo, dal granduca ereditario Guglielmo e da Maria Anna di Braganza.[1] In quanto terzogenita era sorella minore di Maria Adelaide e Carlotta, ma venne succeduta dalle sorelle Antonia, Elisabetta e Sofia.[1]
Alla sorella Carlotta fu particolarmente legata, alleandosi spesso con lei per organizzare scherzi.[2] Hilda ebbe da subito modo di mostrare il suo carattere, considerato capriccioso rispetto a quello delle altre sorelle, che si diceva avesse ereditato dalla famiglia portoghese della madre.[2]
I suoi molteplici interessi, che spaziavano dall'ambito intellettuale e scientifico a quello sportivo, venivano considerati poco convenzionali per una donna regale.[2] Era infatti una grande amante delle attività all'aria aperta, appassionata di tennis, botanica e agricoltura, a sfavore dei più noiosi incarichi di corte.[2]
Con le sorelle fece parte della prima generazione di reali lussemburghesi a studiare la lingua e la cultura nazionali,[3] che venivano loro impartite dalla signora Marie Knaff.[4]
Tentativi di nozze ed erede presunta
[modifica | modifica wikitesto]Durante l'occupazione del Lussemburgo nella prima guerra mondiale girava voce che gli occupanti tedeschi fossero interessati ad ammogliarsi con le principesse lussemburghesi.[2] Una proposta di matrimonio fu avanzata dal principe Sigismondo di Prussia, bisnipote della regina Vittoria, che era intenzionato a sposare Hilda.
La giovane principessa, poco propensa a maritarsi, minacciò di entrare in convento per farsi monaca,[2] come fece la granduchessa Maria Adeladie dopo aver abdicato in seguito alla fine dell'occupazione. Fu proprio con l'abdicazione della sorella maggiore che Hilda divenne la presunta erede al trono, in quanto la ventitrenne Carlotta, ora granduchessa, non aveva ancora figli.
Nel 1920 si fidanzò con il principe Filippo Alberto di Württemberg, con il quale condivideva la passione per l'agricoltura.[2] Il fidanzamento fallì poco dopo, a causa del malcontento della popolazione che alla fine della prima guerra mondiale non vedeva di buon occhio un principe tedesco come marito dell'erede al trono.[2]
Hilda in verità non mostrò mai alcun interesse per il ruolo di granduchessa ereditaria,[2] che perse nel giro di tre anni quando nacque suo nipote Giovanni. Nel 1922, col matrimonio della sorella Elisabetta, rimase l'unica figlia non sposata. Fu allora accennato un possibile matrimonio con il principe Edoardo del Regno Unito, mai preso seriamente in considerazione a causa delle differenze religiose dei due.[2]
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Alla fine Hilda si maritò nel castello di nascita il 29 ottobre 1930, con Adolfo di Schwarzenberg.[5] La relazione tra i due era basata sugli interessi per la botanica e la fauna selvatica, tanto che viaggiarono in luna di miele in Africa, tra Sudan e Congo.[2]
Tuttavia preferirono di gran lunga il Kenya, dove nel 1933 fecero un contratto di locazione nella contea di Laikipia per acquisire una fattoria, che chiamarono in seguito Mpala Farm. Da allora si dedicarono a modernizzare l'agricoltura, a tutelare alcune aree boschive[6] e supervisionarono la costruzione di una diga, di una centrale elettrica e di un ponte oggi noto come Princess Hilda Bridge.[2]
La coppia non ebbe figli, ma ebbero con i nipoti dei legami affettivi molto solidi, trascorrendo insieme il tempo anche nella loro fattoria in Kenya.[2]
L'opposizione al nazismo
[modifica | modifica wikitesto]Durante gli anni del Terzo Reich Hilda e il marito mantennero ferme ideologie antinaziste e vennero considerati antitedeschi dalle autorità.[2] Perciò nel 1940 le proprietà di Adolfo I furono sequestrate.[2] La coppia lasciò la Cecoslovacchia occupata, per stanziarsi nella loro villa a Bordighera, in Italia.[2]
In seguito si trasferirono in una residenza degli Schwarzenberg nella neutrale Svizzera, per arrivare a New York, negli Stati Uniti d'America, il 17 aprile 1941, volando sull'Atlantic Clipper. Durante lo spostamento i due coniugi viaggiarono come cittadini svizzeri, insistendo per vedersi annullati i titoli principeschi.[2]
Per oltre quattro anni la coppia abitò nel Vermont, nella Coaching Lane Estates a Brownsville, nella contea di Windsor, comprendente 2.000 acri di terreno. Hilda tornò per breve tempo a New York per assistere la madre, che morì nel 1942, con la sorella Carlotta.[2] Tornò con il marito in Europa nel 1945 e dopo che non furono restituite loro le proprietà cecoslovacche tornarono a vivere in Kenya a Mpala Farm, che videro l'ultima volta nel Natale del 1949.[2]
Ultimi anni e morte
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1950 Hilda, tornata a Bordighera, rimase vedova del marito. Decise allora di tornare in Lussemburgo, dalla famiglia della sorella Carlotta.[2] Nel 1952 vendette Mpala Farm, che è oggi un centro di ricerca e di conservazione della fauna selvatica e della biodiversità noto come Mpala Research Centre.[2]
Morì al castello di Berg, a 82 anni di età, l'8 settembre 1979.[2] Fu tumulata nel giardino caustrale di Murau, dove già venne sepolto il marito.[7]
Titoli e trattamento
[modifica | modifica wikitesto]- 15 febbraio 1897 - 14 gennaio 1919: Sua Altezza Granducale, la principessa Hilda di Lussemburgo, principessa di Nassau
- 14 gennaio 1919 - 5 gennaio 1921: Sua Altezza Granducale, la granduchessa ereditaria di Lussemburgo, principessa di Nassau
- 5 gennaio 1921 - 29 ottobre 1930: Sua Altezza Granducale, la principessa Hilda di Lussemburgo, principessa di Nassau
- 29 ottobre 1930 - 1⁰ ottobre 1938: Sua Altezza Granducale, la principessa ereditaria di Schwarzenberg, principessa di Lussemburgo, principessa di Nassau
- 1⁰ ottobre 1938 - 27 febbraio 1950: Sua Altezza Granducale, la principessa di Schwarzenberg, principessa di Lussemburgo, principessa di Nassau
- 27 febbraio 1950 - 8 settembre 1979: Sua Altezza Granducale, la principessa vedova di Schwarzenberg, principessa di Lussemburgo, principessa di Nassau
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (FR) Melville Henry Massue, The Titled Nobility of Europe: An International Peerage, Or "Who's Who," of the Sovereigns, Princes and Nobles of Europe, in books.google.it, Burke's Peerage, 1980, p. 99, ISBN 0-85011-028-9. URL consultato l'11 luglio 2022.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v (EN) Princess Hilda of Luxembourg, Princess of Schwarzenberg, in luxarazzi.com, 3 gennaio 2016. URL consultato l'11 luglio 2022.
- ^ (LB, FR, DE, EN) D’Grande-Duchesse Charlotte, in monarchie.lu. URL consultato il 28 agosto 2022.
- ^ (LB, FR, DE, EN) De Grand-Duc Guillaume IV., in monarchie.lu. URL consultato il 13 ottobre 2022.
- ^ (EN) Debrett's Peerage, Baronetage, Knightage, and Companionage, in books.google.it, Kelly's Directories, 1963. URL consultato l'11 luglio 2022.
- ^ (EN) Adolfo I di Schwarzenberg, A Kenya farmer looks at his colony, in web.archive.org, New York, 1946. URL consultato l'11 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
- ^ (EN) Luxembourg - grand dukes, in royaltyguide.nl. URL consultato il 19 luglio 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Melville Henry Massue, The Titled Nobility of Europe: An International Peerage, Or "Who's Who," of the Sovereigns, Princes and Nobles of Europe, Burke's Peerage, 1980, p. 99, ISBN 0-85011-028-9.
- (EN) Debrett's Peerage, Baronetage, Knightage, and Companionage, Kelly's Directories, 1963.
- (EN) Adolfo I di Schwarzenberg, A Kenya farmer looks at his colony, New York, 1946. URL consultato il 7 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hilda di Lussemburgo (1897-1979)
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (LB, FR, DE, EN) Sito ufficiale della Corte granducale del Lussemburgo, su monarchie.lu.
- (EN) Sito ufficiale del Mpala Research Centre, su mpala.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 81135532 · ISNI (EN) 0000 0000 5632 2149 · GND (DE) 13685995X · BNF (FR) cb166442429 (data) |
---|