Hermann Sudermann

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Hermann Sudermann

Hermann Sudermann (Matzicken, 30 settembre 1857Berlino, 21 novembre 1928) è stato uno scrittore e drammaturgo tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Matzicken, nella Prussia Orientale, attuale Macikai in Lituania.

Si rivelò con la pubblicazione di Frau Sorge (La fata del dolore, del 1887) e il successo fu ancora maggiore dopo la rappresentazione di Die Ehre (L'onore, del 1889) che sono poi i suoi due migliori lavori nella narrativa e nel teatro.

Per alcuni anni, Sudermann fu il più affermato rappresentante della nuova scuola naturalistica. I suoi lavori, scritti anche un po' superficialmente, e destinati ad avere facile presa sul pubblico, si imposero per i loro stessi difetti.

Il pubblico aveva accettato la nuova, rivoluzionaria corrente naturalistica, ed i drammi di Sudermann, simili a quelli di Gerhart Hauptmann e di Frank Wedekind, ma più accessibili e commerciali, raccolsero i frutti di una battaglia sostenuta da altri e con armi assai più valide, anche se meno allettanti delle sue.

Tuttavia, anche se la sua opera non ebbe molto impatto presso i suoi contemporanei, essa ha assolto al compito di divulgare il naturalismo nella classe tedesca medio-borghese, che sino ad allora era vissuta fuori dalle varie correnti letterarie europee.

Alcuni dei suoi lavori vennero adattati anche per il cinema.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Im Zwielicht: Zwanglose Geschichten, del 1886
  • Frau Sorge - La fata del dolore, del 1887
  • Geschwister: Zwei Novellen - Fratelli e sorelle: due novelle, del 1888
    • Die Geschichte der stillen Mühle - La storia della macina inattiva
    • Der Wunsch - Il desiderio
  • Die Ehre - L'onore, lavoro teatrale del 1889/91
  • Der Katzensteg - Il ponte dei gatti, del 1890
  • Sodoms Ende - La fine di Sodoma, del 1891
  • Jolanthes Hochzeit - Il matrimonio di Iolanda, del 1892
  • Heimat, 1893 - La patria o Casa paterna[1] o Magda
  • Es War, del 1894
  • Die Schmetterlingsschlacht - La battaglia delle farfalle, commedia, del 1895
  • Das Glück im Winkel - Felicità in un luogo tranquillo, del 1896
  • Morituri, del 1896
    • Teja, Fritzchen, Das Ewig-Männlich
  • Johannes - Giovanni, tragedia su Giovanni Battista, del 1898
  • Die drei Reiherfedern - Tre piume di aironi, poema drammatico, del 1899
  • Drei Reden - Tre letture, del 1900
  • Johannisfeuer, del 1900
  • Es lebe das Leben! - Lascia che viva la vita, del 1902
  • Verrohung der Theaterkritik, del 1902
  • Der Sturmgeselle Sokrates, commedia del 1903
    • Die Sturmgesellen: Ein Wort zur Abwehr
  • Stein unter Steinen - Una pietra fra le pietre, del 1905
  • Das Blumenboot - Il battello del fiume, del 1905
  • Rosen - Rose, del 1907
    • Die Lichtbänder - Righe di luce, del 1908
    • Margot
    • Der letzte Besuch - L'ultima visita
    • Die Feen-Prinzessin - La fata principessa
  • Das hohe Lied - L'armonia dei suoni, del 1908
  • Strandkinder - Spiaggia per ragazzi, del 1909
  • Der Bettler von Syrakus - Il mandicante di Siracusa, del 1911
  • Die indische Lilie - L'indiana Lili, del 1911
  • Der gute Ruf- Il buon nome, del 1912
  • Die Lobgesänge des Claudian - Gli inni dei Claudiani, del 1914
  • Die entgötterte Welt - Il mondo senza Dio, del 1915
  • Litauische Geschichten - Storie lituane, del 1917
  • Die Raschoffs - I Raschoffs, del 1919
  • Der Hüter der Schwelle - Osservatore al passo, del 1921
  • Das deutsche Schicksal - Il destino tedesco, del 1921
  • Jons und Erdme: eine litauische Geschichte - Jons ed Erdme: una novella lituana, del 1921
  • Das Bilderbuch meiner Jugend: Autobiographie - L'album di disegno della mia giovinezza, autobiografia del 1922
  • Wie die Träumenden - Io amo i sognatori, del 1923
  • Die Denkmalsweihe - Cerimonia al monumento, del 1923
  • Der tolle Professor: Roman aus der Bismarckzeit - Il professore cattivo: un racconto del tempo di Bismarck, del 1926
  • Der Hasenfellhändler - Il commerciante di Hareskins, del 1927
  • Die Frau des Steffen Tromholt - La moglie di Steffen Tromholt, del 1927
  • Purzelchen del 1928

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Diego Fabbri, Casa paterna, Radiocorriere TV, 1960, n. 7, pp. 9, 41

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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