Guglielmo Acton

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Template:Membro delle istituzioni italiane Guglielmo Acton (Castellammare di Stabia, 25 marzo 1825Napoli, 29 novembre 1896) è stato un militare e politico italiano, in precedenza ufficiale del Regno delle Due Sicilie.

Biografia

Regno delle Due Sicilie

Figlio del brigadiere generale della Marina delle Due Sicilie Carlo Acton (1783-1863) e della contessa Zoè Guignes d'Albon, ex-allievo della Scuola Militare Nunziatella, intraprese la carriera militare nel 1841 nella Marina del Regno delle Due Sicilie.

Capitano di fregata e comandante della corvetta «Stromboli», dopo che i Mille furono sbarcati a Marsala, s'impossessò del piroscafo «Piemonte», rimorchiandolo fino al porto di Napoli. Il 14 agosto 1860 respinse l'abbordaggio notturno portato dal piroscafo garibaldino «Tuckery» al vascello borbonico «Monarca», nel porto di Castellammare di Stabia, rimanendo ferito ad una coscia, per questo suo gesto gli venne conferita la Croce di cavaliere del Reale ordine di San Ferdinando e del merito da parte del sovrano borbonico[1].

Regno d'Italia

Subito dopo la caduta del Regno borbonico, passò alla Regia Marina italiana, partecipando nel 1861 all'assedio di Gaeta e di Messina. Nel 1864 intraprese, al comando della fregata «Principe Umberto» una lunga crociera nell'Atlantico e nel Pacifico. Nel 1866 partecipò alla battaglia di Lissa e imbarcò nella sua fregata i naufraghi del «Re d'Italia», affondata dagli austriaci.

Deputato per il collegio di Belluno dal 1867 al 1870, fu contrammiraglio nel 1868, assunse la direzione dell'Arsenale della Spezia e, dal 15 gennaio 1870 al 31 agosto 1871 fu ministro della Marina del Governo Lanza. Nominato senatore il 15 novembre 1871, divenne viceammiraglio nel 1879 e capo di Stato Maggiore della Marina. Fu collocato a riposo nel 1888.

Anche i fratelli minori, Ferdinando ed Emmerik, seguirono la carriera militare, raggiungendo i più alti gradi. La sorella Laura, rimasta vedova nel 1863 del principe Domenico Beccadelli di Bologna, si risposò l'anno successivo col presidente del Consiglio dei Ministri italiano Marco Minghetti.

Onorificenze

Note

  1. ^ Cfr. Giuseppe d'Ettore, 1861, pag. 62

Bibliografia

Collegamenti esterni

Ulteriori informazioni nella scheda sul database dell'Archivio Storico del Senato, I Senatori d'Italia.