Godemaro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Godemaro
Re dei Burgundi
In carica407 circa –
411 circa
PredecessoreGjúki
SuccessoreGiselcaro
PadreGjúki

Godemaro (... – ...; fl. V secolo) (anche noto come Gundomaro, Gundimaro o Godomaro) fu il primogenito e successore di Gjúki, re dei Burgundi. Successe al padre intorno al 407, e regnò fino al 411 circa. Il suo posto venne poi preso dal fratello Giselcaro.

Nella tradizione mitologica[modifica | modifica wikitesto]

Il personaggio appare, seppure con un ruolo marginale, in diverse leggende del ciclo nibelungico.

Con il nome di Gernot appare nel Nibelungenlied, dove è un principe dei Burgundi. Suo fratello maggiore è il re Gunther, Giselher è suo fratello minore e Crimilde sua sorella.

Nell'Edda poetica e nella Saga dei Völsungar viene chiamato Guthormr o Gothormr ed è il fratello minore di Gunnarr e Högni, mentre nell'Edda in prosa è il fratellastro di quest'ultimi. Le fonti norrene sono concordi sul fatto che i fratelli lo abbiano spinto ad assassinare Sigurðr (Sigfrido). Dopo aver colpito a tradimento l'eroe che dormiva nel proprio letto (o nella foresta in una differente tradizione), Guthormr viene a sua volta ucciso da Gramr, la spada di Sigurðr, che lo taglia a metà.

Nella Þiðrekssaga infine Guthormr e Gernoz (Gernot) sono due personaggi differenti, fratelli di Gunnarr e Hogni.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re dei Burgundi Successore
Gjúki 407 - 411 Giselcaro