Giuseppe Rossi (1921-1943)
Giuseppe Rossi | |
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Nascita | Parma, 6 maggio 1921 |
Morte | Selenyj Jar (Russia), 16 gennaio 1943 |
Cause della morte | morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo | Alpini |
Reparto | 8º Reggimento alpini |
Anni di servizio | 1922 - 1943 |
Grado | Sottotenente in servizio permanente effettivo |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna italiana di Russia |
Battaglie | Seconda battaglia difensiva del Don |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena |
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959)[1] | |
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Giuseppe Rossi (Parma, 6 maggio 1921 – Russia, 16 gennaio 1943) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Parma nel 1921, figlio di Ettore e Maria Ambri.[2] Lasciò temporaneamente la sua città natale a seguito della famiglia, in quanto il padre, funzionario di banca, si trasferì a Fiume per motivi di lavoro.[3] Nel giugno 1940, a guerra con Francia e Gran Bretagna, avendo i requisiti, presentò domanda di ammissione come allievo ufficiale nel Regio Esercito. Il 3 novembre 1940 è ammesso a frequentare i corsi presso la Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena, uscendone il 27 marzo 1942 con la nomina a sottotenente in servizio permanente effettivo nell'arma di fanteria, assegnato alla specialità alpini.[3] Per il servizio di prima nomina fu assegnato al battaglione alpini "Gemona" dell'8º Reggimento alpini.[3] Nell'agosto 1942 il suo reggimento partì a seguito della Divisione Julia per il fronte orientale. Ufficiale della 69ª Compagnia del battaglione alpini "Gemona", ne seguì le sorti.[3] Il 15 gennaio 1943 il suo battaglione ricevette l'ordine di ripiegare su Ternowka per riunirsi agli altri reparti dell'8º Reggimento alpini.[3] Tutte le compagnie iniziano così la marcia di ripiegamento, con la 69ª posizionata in retroguardia sottoposta a violenta pressione da parte del nemico.[3] La compagnia non riuscì a liberarsi in quanto fortemente impegnata davanti all'abitato di Krinitschnaja a Selenyj Jar.[3] Nel combattimento del 16 gennaio 1943 la 69ª Compagnia perse tutti gli ufficiali e fu quasi interamente distrutta.[3] Comandante del II plotone, mentre combatteva animatamente al comando dei suoi alpini, rimase ferito due volte in breve tempo, ma si rifiutò di lasciare il suo reparto.[3] L'alpino portaferiti Giovanni Pappini gli si avvicinò per portagli soccorso, quando una granata nemica cadde vicino ai due uccidendoli sul colpo.[3] Il suo corpo non venne mai ritrovato.[4] Fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[5] Il gruppo dell'Associazione Nazionale Alpini di Parma è a lui intitolato.[4]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato 9 dicembre 1947.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.171.
- ^ Combattenti Liberazione.
- ^ a b c d e f g h i j Bianchi, Cattaneo 2011, p.371.
- ^ a b Bianchi, Cattaneo 2011, p.372.
- ^ Bianchi, Cattaneo 2011, p.370.
- ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
- ^ Registrato alla Corte dei conti il 22 dicembre 1947, Esercito registro 26, foglio 399.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 171.
- Giovanni Messe, La guerra al fronte russo, Milano, Ugo Mursia Editore, 2005, ISBN 88-425-3348-3.
- Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve, Torino, Einaudi Ragazzi, 2001, ISBN 88-7926-359-5.
- Giulio Bedeschi, Centomila gavette di ghiaccio, Milano, Ugo Mursia, 1994, ISBN 88-425-1746-1.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Carletto Gavoglio
- Dario Chiaradia
- Francesco Cescato
- Roberto Bandini
- Pietro Bruno
- Federico Colinelli
- Giorgio Cremisi
- Pasquale De Barbieri
- Cesare De Fabritiis
- Leonida Magnolini
- Lorenzo Nicola
- Paolino Zucchi
- Alfredo Serranti
- Ernesto Simini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Rossi, Giuseppe, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 18 marzo 2023.
- Rossi, Giuseppe, su MOVM. URL consultato il 18 marzo 2023.
- Le nostre medaglie d'oro, su Alpini Parma. URL consultato il 18 marzo 2023.
- S.Ten. Giuseppe Rossi, su Gruppo Alpini di Parma. URL consultato il 18 marzo 2023.