Giovanni Colonna (etruscologo)

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Giovanni Colonna (Roma, 4 settembre 1934) è un archeologo italiano, studioso dell'Italia antica e della civiltà etrusca.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Roma da famiglia abruzzese,[1] Giovanni Colonna, Professore Emerito presso la Sapienza Università di Roma e già Professore Ordinario di Etruscologia e Antichità Italiche nell'Ateneo romano dal 1980, si è laureato a Roma nel 1957, studiando con Massimo Pallottino con una tesi sulla piccola bronzistica votiva italica. Ha continuato i suoi studi a Roma e ad Atene, ricoprendo poi la carica di ispettore archeologo presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria meridionale dal 1964 al 1972, anno in cui ha ottenuto la cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche presso l'Università di Bologna.[1]

Ha condotto numerose campagne di scavo in Etruria (Arezzo, Blera, Bisenzo (Capodimonte, VT), Bolsena, Montefiascone, Tuscania, Cerveteri, Ladispoli, Veio) e in altre località (Arcinazzo Romano, Saepinum, valle del Sinello, Festòs). Con sua moglie, Elena Di Paolo, ha scavato alcune necropoli rupestri del Viterbese e pubblicato due opere monografiche: Castel d'Asso (1970) e Norchia I (1978).

I suoi amplissimi interessi di ricerca hanno coperto l'intera penisola italiana, spaziando anche nei più ampi ambiti mediterraneo ed europeo, in relazione sia al mondo etrusco sia agli altri popoli dell'Italia preromana. Per l'ambito etrusco particolarmente rilevanti sono i suoi lavori riguardanti la città etrusca di Veio, con particolare riguardo all'area sacra del Santuario di Portonaccio, con il notissimo tempio di Apollo. Ha condotto anche prolungati scavi a Pyrgi ed è autore di numerosi articoli scientifici e libri, con oltre 500 titoli pubblicati. Per l'ambito italico spiccano le ricerche sulla piccola bronzistica votiva di ambito italico, confluite in parte nel volume "Bronzi votivi umbro-sabellici a figura umana. I. Periodo arcaico" (1970) e in parte nell'Archivio bronzi votivi italici G. Colonna, conservato presso la British School at Rome e il Dipartimento di Scienze dell'Antichità della Sapienza Università di Roma.

Colonna è membro dell'Accademia nazionale dei Lincei e dell'Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici,[2] presso il quale ha ricoperto dal 1997 al 2016 anche il ruolo di Vice-Presidente. Nel 2005 è stata pubblicata una raccolta dei suoi principali scritti (4 volumi, 2695 pagine) intitolata Italia ante Romanum imperium: scritti di antichità etrusche, italiche e romane (1958-1998).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (IT) AaVv, Nota biografica, in Il Carrobbio. Rivista di studi bolognesi, IV, Bologna, Edizioni Luigi Parma, 1978, p. 148.
  2. ^ Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, su studietruschi.org. URL consultato il 5 novembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN93446763 · ISNI (EN0000 0001 1452 1358 · SBN RAVV016213 · BAV 495/187470 · LCCN (ENn82144683 · GND (DE130500380 · BNF (FRcb125979339 (data) · J9U (ENHE987007457173105171 · CONOR.SI (SL38106467 · WorldCat Identities (ENlccn-n82144683