Genista aetnensis

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Ginestra dell'Etna
Genista aetnensis
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Fabidi
Ordine Fabales
Famiglia Fabaceae
Sottofamiglia Faboideae
Tribù Genisteae
Genere Genista
Specie G. aetnensis
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Fabales
Famiglia Fabaceae
Genere Genista
Specie G. aetnensis
Nomenclatura binomiale
Genista aetnensis
(Biv.) DC., 1825
Sinonimi

Spartium aetnense
Biv.

La ginestra dell'Etna (Genista aetnensis (Biv.) DC., 1825) è una pianta della famiglia delle Fabacee, diffusa in Sicilia, Sardegna e Corsica.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una pianta a portamento arboreo, alta sino a 8–9 m.[2] Questa caratteristica la differenzia dalle altre ginestre che hanno normalmente un portamento arbustivo. La chioma è espansa e irregolare e formata da rami giunchiformi verdi.

Le foglie, presenti da ottobre ad aprile, sono unifogliolate e lunghe 1 cm, rivestite di lanosità bianca. Cadono quando la pianta si prepara a fiorire.

I fiori sono gialli e disposti in racemi allungati.

I frutti sono dei legumi bruni e glabri, falciformi, che contengono 2-4 semi lenticolari.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di un paleoendemismo tropicale differenziatosi originariamente in Sardegna e successivamente diffusosi in Sicilia e Corsica.[2] Attualmente cresce sui versanti collinari e montani dell'Etna, nelle zone montane della Sardegna orientale e in Corsica, ove è nota una sola stazione costiera a ridosso dello stagno di Palu, nei pressi di Solenzara[1][2]. È stata introdotta, per rimboschimento, sul Vesuvio e sui monti Peloritani.

Sull'Etna la colonizza superfici laviche, in associazione con Quercus pubescens, Quercus cerris, Betula aetnensis, Fagus sylvatica e Adenocarpus bivonii[3].

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Fino alla creazione del Parco dell'Etna è stata utilizzata per ottenere carbone. È infatti possibile notare in alcune zone la crescita tipica delle piante da ceduo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Genista aetnensis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 3 maggio 2023.
  2. ^ a b c Pignatti S., Genista aetnensis, in Flora d'Italia Vol. II, Milano, Edagricole, 2017, p. 451-452, ISBN 9788850652426.
  3. ^ (EN) Flora e paesaggio vegetale (PDF), in Piano Territoriale del Parco dell’Etna - Studio d’Incidenza Ambientale, 2005, pp. 61.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Baccarini P. Sulla Genista aetnensis e le Genista junciformi della flora mediterranea. Genova, 1897
  • Piano di Gestione “MONTE ETNA” 16.06.2009

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