Filippo Benizi
San Filippo Benizi | |
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Religioso | |
Nascita | Firenze, 15 agosto 1233 |
Morte | Todi, 23 agosto 1285 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 8 ottobre 1645 da papa Innocenzo X |
Canonizzazione | 12 aprile 1671 da papa Clemente X |
Ricorrenza | 23 agosto |
Attributi | giglio, crocifisso e tiara ai piedi |
Filippo Benizi, o Benizzi (Firenze, 15 agosto 1233 – Todi, 23 agosto 1285), è stato un religioso e presbitero italiano dell'Ordine dei Servi di Maria (OSM), di cui venne eletto Superiore generale (1267); papa Clemente X lo ha proclamato santo nel 1671.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Di nobile famiglia fiorentina, nacque nel quartiere d'Oltrarno, figlio di Giacomo e di Albaverde Frescobaldi. Studiò filosofia e medicina presso le Università di Parigi e di Padova, dove si laureò nel 1253. Entrò nel 1254 come fratello laico nell'Ordine dei Servi di Maria presso il convento di Monte Senario e prese poi i voti. Venne ordinato sacerdote a Siena nel 1258 e assunse diversi incarichi di responsabilità nell'Ordine e la direzione di vari conventi. Il 5 giugno 1267 venne eletto Priore generale dell'ordine Servita, di cui riformò gli statuti rendendolo definitivamente un ordine mendicante: collaborò con santa Giuliana Falconieri alla fondazione del terz'ordine femminile delle oblate servite (Mantellate), da cui ebbe poi origine il ramo femminile dell'ordine. Per sua opera, l'ordine ebbe rapida diffusione, soprattutto in Italia e Francia.
Nel 1269, durante il lungo conclave tenuto a Viterbo per eleggere il successore di papa Clemente IV, il suo nome circolò tra quelli dei papabili: giudicandosi indegno di tale onore, Filippo Benizi si sottrasse all'elezione rifugiandosi in una grotta che porta il suo nome a Bagni San Filippo sul Monte Amiata.
Nel 1274 intervenne al II Concilio di Lione che, in esecuzione di uno dei decreti del Concilio Lateranense IV che proibiva la fondazione di nuovi ordini, soppresse tutti gli ordini mendicanti non ancora approvati dalla Santa Sede: grazie alla sua insistenza, l'Ordine venne ristabilito da papa Giovanni XXI.
Fu incaricato da papa Martino IV di predicare in varie città d'Italia la pace tra le fazioni guelfa e ghibellina, i cui scontri stavano insanguinando varie città: durante una delle sue missioni, ebbe modo a Forlì di convertire Pellegrino Laziosi, tra i capi di una delle fazioni in lotta, che in seguito all'incontro decise di entrare tra i serviti, divenendone poi il santo più venerato.[1]
Secondo la sua Legenda Vulgata morì il 23 agosto 1285 nel convento dei Servi di Maria di San Marco in Todi. Le sue spoglie, riesumate verso il 10 giugno 1317, vennero poi trasferite nella chiesa di San Filippo di Todi, dove si trovano le sue reliquie.
Secondo la Catholic Encyclopedia, nel 1319 a Vicenza nel chiostro di Santa Maria dei Servi avvennero dei miracoli legati al santo.[2]
Culto[modifica | modifica wikitesto]
Il culto di San Filippo Benizi iniziò presso il suo ordine subito dopo la sua morte: il culto del beato venne approvato da papa Leone X nel 1516; papa Clemente X procedette alla sua canonizzazione il 12 aprile 1671. Fu il primo servita ad essere innalzato all'onore degli altari.
La sua memoria liturgica ricorre il 23 agosto (presso i Servi di Maria il 23 agosto). In questo giorno, principalmente nella Basilica della Santissima Annunziata di Firenze e nella Chiesa di San Filippo di Todi, come in tutte le comunità dell'Ordine dei Servi di Maria, si svolge la tradizionale benedizione dell'acqua e del pane che viene distribuito ai fedeli.
Iconografia[modifica | modifica wikitesto]
Nell'iconografia, il santo viene rappresentato con l'abito servita e la tiara ai suoi piedi (simbolo della rinuncia al papato); altri attributi sono il giglio e il crocifisso; Andrea del Sarto e Cosimo Rosselli rappresentarono gli episodi della vita di Benizi in un ciclo di affreschi in uno dei chiostri della Basilica della Santissima Annunziata di Firenze (chiostrino dei Voti).
Un affresco settecentesco di Gennaro Landi, Gloria di San Filippo Benizi, recentemente restaurato, adorna la parte centrale del soffitto dell'Oratorio della Confraternita di San Girolamo e San Francesco Poverino di Firenze. La figura del santo è giovanile.
Una delle quattro statue sulla facciata di Sant'Andrea della Valle a Roma rappresenta il santo.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Fu Pellegrino Laziosi, o da Forlì, il santo dell'Ordine oggi maggiormente conosciuto e venerato, da Le origini dei Servi di Maria Archiviato il 5 aprile 2008 in Internet Archive..
- ^ Catholic Encyclopedia: Vicenza
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Sette santi fondatori
- Basilica della Santissima Annunziata di Firenze
- Santuario di Monte Senario
- Grotta di San Filippo Benizi presso Bagni di San Filippo sul Monte Amiata
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Franco Andrea Dal Pino, FILIPPO Benizi, santo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 47, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997.
- Filippo Benizi, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Filippo Benizi, su causesanti.va, Congregazione delle cause dei santi.
- (NO) Scheda su San Filippo Benizi, su osmprovinciassannunziata.it. URL consultato il 19 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2007).
- (NO) La biografia sul sito www.katolsk.no, su katolsk.no.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 23274963 · ISNI (EN) 0000 0000 5489 3589 · BAV 495/27745 · CERL cnp01445381 · ULAN (EN) 500354194 · LCCN (EN) n85283928 · GND (DE) 131559893 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85283928 |
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