Festa di Santa Maria del Carmine (Avigliano)

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Festa di Santa Maria del Carmine
Tiporeligiosa locale
Data16 luglio
Celebrata aAvigliano (PZ)
Religionecattolicesimo
Oggetto della ricorrenzafesta compatronale di santa Maria del Carmine
Tradizioni religiosemessa, processione e incoronazione della statua
Data d'istituzione22 settembre 1696
Altri nomifesta della Madonna del Carmine o festa re la Maronna re lu Mont, in dialetto aviglianese.

La festa di santa Maria del Carmine è la festa religiosa più importante di Avigliano; si tiene ogni anno il 16 luglio dal 1696.

Origini del culto

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L'anno 1694 fu caratterizzato da eventi disastrosi: prima una carestia ed in seguito un terremoto devastarono l'intera regione, ma i danni furono lievi ad Avigliano e non vi furono vittime. Tale evento (si parla dell'8 settembre) fu considerato un miracolo della Vergine SS. del Carmine.

Per festeggiare la santa venne eretta una statua della Vergine che sarebbe poi portata ogni 16 luglio dalla cappella sino al paese per poi ritornarvi, e una cappella sulla montagna più alta del territorio, detta Montagnola, che in seguito prese il nome di monte Carmine.

Da un dattiloscritto, datato 1º gennaio 1910, che si trova nell'Archivio diocesano di Potenza, si apprende che la Vergine SS.ma del Carmine apparve ad una donzella aviglianese che stava sul punto di affogare salvandole la vita, dopo averla tratta in riva si rivelò a lei:

«Io sono la Vergine del Carmine, e dite al Popolo di Avigliano di riprendere l'antica costumanza di portare in processione la mia statua sul monte Carmine il 16 luglio di ogni anno, e celebrarvi la festa, altrimenti mali maggiori vi sovrastano[1]»

La processione era stata sospesa per via di vari incidenti che vi furono, dove in tali occasioni anche le città vicine venivano coinvolte, dopo tale evento venne decisa di ristabilire l'antica consuetudine[2].

Dal 1719 ad oggi

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Nel 1985, l'intero mese di maggio fino al giorno 26 furono dedicati a lei con grandi feste.

Nel 1996 in occasione della celebrazione dei tre secoli di culto alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo intervenne il cardinale Kazimierz Świątek, metropolita di Minsk-Mahilëŭ, per via del profondo legame che univa la Bielorussia alla città, che ospitavano durante i mesi estivi i poveri bambini che venivano da quelle terre, dopo il disastro di Černobyl'. Fra gli altri a quelle feste partecipò un inviato di papa Giovanni Paolo II, il cardinale Angelo Sodano e con lui inviava un suo messaggio.

In occasione del Giubileo del 2000, nell'itinerario L'Appia Antica venne inserito anche il Santuario della Madonna del Carmine di Avigliano, e per l'occasione si creò un centro di accoglienza in prossimità del santuario[2].

Contemporaneamente all'avvio di tale progetto, in considerazione dell'importanza dell'evento, fu ripreso, da un ristrettissimo gruppo di persone, un vecchio sogno consistente nel vedere la chiesa madre di Avigliano elevata al rango di basilica.

Oltre alla festa religiosa vi è anche la fiera commerciale e spettacoli di vario genere, la cerimonia si conclude con uno spettacolo pirotecnico.

  1. ^ Dattiloscritto datato 1º gennaio 1910 che si trova nell'Archivio diocesano di Potenza
  2. ^ a b M. Ostuni, pp. 96-97.
  • Michele Ostuni, Avigliano - Fra Memoria e Storia, Lavello, 1993.
  • Michele Ostuni, Fede, Religiosità popolare e preghiere in Avigliano, Avigliano, 1998.