Fabrizio Calzia

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Fabrizio Càlzia (Genova, 29 settembre 1960) è uno scrittore e editore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fabrizio Càlzia si è laureato in Filologia Germanica (con specializzazioni in letteratura tedesca, letteratura italiana e scienza della comunicazione) nel 1986 presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera con una tesi sul rapporto fra cinema e prosa dadaista[1]. Càlzia pubblica nel 1978 il romanzo Uomo rosso non morrai[2] un western storico per ragazzi, scritto dalla parte dei nativi americani. Nel 1986 inizia a collaborare con diverse case editrici italiane. Nel 1999 pubblica Le nuvole di Superga - il racconto in favole del Grande Torino - presentato da Franco Ossola.

Nel 2003, per la torinese Bradipolibri, pubblica con Massimiliano Castellani Palla Avvelenata, libro-inchiesta sulle malattie e le morti sospette nel mondo del calcio. L'anno successivo cura la biografia di Ferruccio Mazzola (Il terzo incomodo) edita ancora da Bradipolibri. Nel 2007 scrive Parchi di parole (Galata Edizioni), guida ai luoghi cantati e vissuti dai principali cantautori genovesi quali Fabrizio De André, Luigi Tenco, Gino Paoli e Ivano Fossati. Nel 2008 individua e pubblica, ancora per Galata Edizioni, Dodici giorni al mare (ISBN 9788895369044), un diario inedito[3] scritto nel 1922 da Cesare Pavese e curato da Mariarosa Masoero. Nel 2010 esce Uomo Faber, il romanzo a fumetti su Fabrizio De André, di cui Càlzia compone soggetto e sceneggiatura, realizzato graficamente da Ivo Milazzo e con prefazione di Oliviero Malaspina. Il volume, edito da De Agostini, è uscito in anteprima in edicola con La Repubblica e L'Espresso quindi in libreria.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fabrizio Calzia, Der filmische Aspekt in der dadaistischen Prosa, Ludwig-Maximilians-Universität, Monaco, 1986
  2. ^ Fabrizio Calzia, Uomo rosso non morrai, editrice Lanterna, Genova, 1978
  3. ^ Massimo Novelli su La Repubblica del 27 gennaio 2008
Controllo di autoritàVIAF (EN75819966 · ISNI (EN0000 0000 3953 2021 · SBN BVEV015997 · LCCN (ENnb2001065792 · CONOR.SI (SL183577699 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2001065792
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