Elisabetta di Pomerania

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Elisabetta di Pomerania
Busto dell'Imperatrice Elisabetta nella Cattedrale di Praga
Imperatrice del Sacro Romano Impero
(titolo formale: Imperatrice dei Romani)
In carica21 maggio 1363 –
29 novembre 1378
Incoronazione1º novembre 1368, Roma
PredecessoreAnna di Świdnica
SuccessoreBarbara di Cilli
Regina consorte di Germania e Boemia
In carica21 maggio 1363 –
29 novembre 1378
Incoronazione18 giugno 1363, Praga
PredecessoreAnna di Świdnica
SuccessoreGiovanna di Baviera
Altri titoliRegina consorte d'Italia
Regina consorte di Borgogna
Nascita1347
MorteHradec Králové, 15 aprile 1393
SepolturaCattedrale di San Vito, Praga
Casa realeGreifen
PadreBoghislao V di Pomerania
MadreElisabetta di Polonia
Consorte diCarlo IV di Lussemburgo
FigliAnna
Sigismondo
Giovanni
Carlo
Margherita
Enrico
ReligioneCattolicesimo

Elisabetta di Pomerania (1347Hradec Králové, 15 aprile 1393) è stata la quarta ed ultima moglie dell'imperatore Carlo IV, che era anche re di Boemia. Era figlia del duca Boghislao V di Pomerania e della moglie Elisabetta di Polonia; erano suoi nonni materni re Casimiro III di Polonia e Aldona di Lituania.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Il matrimonio di Carlo ed Elisabetta venne celebrato il 21 maggio 1363 a Cracovia, un anno dopo la morte della terza moglie dell'Imperatore, Anna di Schweidnitz; la sposa aveva sedici anni, mentre lo sposo quarantasette. Carlo IV sposò Elisabetta principalmente per ragioni diplomatiche, dal momento che l'unione aiutò a rompere la coalizione anti-ceca, guidata dal duca Rodolfo IV d'Asburgo, che legava Austria, Polonia e Ungheria. Il 18 giugno 1363, nella capitale boema, Praga, Elisabetta venne incoronata regina di Boemia; cinque anni più tardi, il 1º novembre 1368, a Roma, essa ricevette la corona di imperatrice da papa Urbano V.

Diede alla luce sei figli:

Regina e imperatrice[modifica | modifica wikitesto]

Elisabetta fu una donna molto vigorosa, autonoma e fisicamente molto forte. La relazione tra Elisabetta e Carlo fu descritta come buona ed armoniosa. Durante la grave malattia che colpì il marito nel 1371, Elisabetta fece un piccolo pellegrinaggio camminando a piedi fino alla cattedrale e offrendo doni, in cambio della guarigione del consorte. La loro felice unione è stata ritratta anche da vari artisti, come ad esempio, all'epoca, alla base del mosaico della Porta d'oro della Cattedrale di San Vito a Praga e, nell'Otto e Novecento, nella commedia e poi film in Noc na Karlštejně (Una notte a Karlstein)[1]. In ogni caso si ritiene che essa non abbia mai esercitato alcuna influenza politica: Elisabetta era tormentata dal fatto che Carlo IV preferiva i figli nati dai precedenti matrimoni, ma d'altronde non fu in grado di cambiarne le preferenze.

Vedovanza[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte del marito, avvenuta a Praga il 29 novembre 1378, il figliastro di Elisabetta ascese al trono come Venceslao IV. Ella si preoccupò quindi di tutelare gli interessi dei suoi propri figli, in particolare del maggiore, Sigismondo, che supportava nei suoi sforzi di farsi incoronare re d'Ungheria.

Elisabetta sopravvisse a Carlo IV per quindici anni; morì il 14 febbraio 1393 a Königgrätz (l'attuale Hradec Králové) e fu sepolta accanto al marito, a Praga, nella cattedrale di San Vito.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlo Finocchietti, Praga. Il mosaico del Giudizio finale sulla Porta d'oro della Cattedrale di San Vito, su Visioni dell'Aldilà. Giudizio universale, Apocalisse, Inferno, Paradiso, 14 luglio 2021. URL consultato il 14 febbraio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • J. Fidler, České královny [Regine di Boemia], Havlíčkův Brod, 2004;
  • Kavka, František, Čtyři ženy Karla IV. Královské sňatky, Praga; Litomyšl, Paseka, 2002, pp. 189 e segg., ISBN 80-7185-493-X;
  • Spěváček, Jiří, Karel IV. Život a dílo (1316–1378), Nakladatelství Svoboda, Praga, 1980, pp. 721 e segg.;
  • Spěváček, Jiří, Václav IV. 1361-1419. K předpokladům husitské revoluce, Nakladatelství Svoboda, Praga, 1986, pp. 773 e segg.;

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore:
Caterina di Boemia
Margravia di Brandeburgo
13731378
Successore:
Maria d'Ungheria
Predecessore:
Anna di Schweidnitz
Contessa consorte di Lussemburgo
13631378
Successore:
Giovanna di Baviera
Regina consorte di Boemia
13631378
Regina consorte d'Italia
13631378
Regina consorte di Borgogna
13631378
Regina di Germania
13631376
Sacra Romana Imperatrice
13631378
Successore:
Barbara di Cilli
Controllo di autoritàVIAF (EN84952508 · ISNI (EN0000 0000 5864 5662 · CERL cnp01159021 · GND (DE189559918 · WorldCat Identities (ENviaf-84952508