Elio Cotena

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Elio Cotena
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza167 cm
Pugilato
CategoriaPesi piuma e superpiuma
Termine carriera1978
Carriera
Incontri disputati
Totali44
Vinti (KO)37 (9 per KO)
Persi (KO)6 (3)
Pareggiati1
Palmarès
 Giochi del Mediterraneo
OroAlgeri 1967Pesi piuma
 

Elio Cotena (Napoli, 30 agosto 1945) è un ex pugile e procuratore sportivo italiano, olimpionico a Città del Messico 1968 e Campione europeo dei pesi piuma tra il 1975 e il 1976.

Trascorse l'infanzia da vero scugnizzo napoletano. Crebbe a Mergellina giocando in strada con il futuro allenatore di calcio Gianni Di Marzio e il calciatore Giuseppe Massa[1]. Si sposò a soli 17 anni[1].

Carriera dilettantistica

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A quattordici anni, Cotena iniziò a praticare il pugilato in una palestra del quartiere napoletano San Lorenzo. Combatté nei pesi piuma. Si ispirò ben presto a Muhammad Ali, adottando la tattica di colpire all'improvviso l'avversario per poi uscirne dalla portata, evitando di subirne la reazione[1].

Fu medaglia d'argento ai campionati italiani del 1965 a Cagliari, campione italiano nel 1966 a Genova e nel 1967 a Napoli. Lo stesso anno vinse la medaglia d'oro ai V Giochi del Mediterraneo di Algeri.

Ha fatto parte della sfortunata spedizione italiana ai Giochi della XIX Olimpiade di Città del Messico del 1968. Cotena fu uno dei 5 pugili italiani su 11 che persero nei preliminari con un verdetto di 3-2, spesso discusso. Fu infatti eliminato agli ottavi di finale dal sovietico Valery Plotnikov, in un combattimento incerto sino all'ultimo[2]. Nel suo caso, il verdetto negativo giunse da un giudice che aveva dato il pari ma con preferenza per il sovietico[3].

Passò professionista subito dopo le Olimpiadi, nella scuderia di Rocco Agostino.

Carriera professionistica

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Dopo 16 incontri tutti vinti, Cotena conquistò il titolo italiano dei pesi piuma, battendo ai punti Augusto Civardi, a Piacenza, il 30 gennaio 1971. Nella rivincita allestita sempre a Piacenza, tuttavia, Civardi lo mise KO alla terza ripresa, infliggendogli la prima sconfitta e riprendendosi la cintura di campione nazionale[4].

Il 12 maggio 1972 la carriera di Cotena si incrociò con quella del siciliano Giovanni Girgenti che, nel frattempo, aveva strappato il titolo a Civardi. Cotena, lo sconfisse ai punti, riconquistando il titolo italiano[5]. Anche nella rivincita, allestita a Genova il 29 novembre 1972 il neo campione italiano prevalse ai punti[6]. Tra i due incontri, un pareggio con il triestino Nevio Carbi, il 26 agosto dello stesso anno, a Lignano Sabbiadoro, gli permise di conservare la cintura[4].

Difese vittoriosamente il titolo altre quattro volte, con Enzo Farinelli, con Bruno Pieracci (due volte) e con Ambrogio Mariani[4].

Il 17 aprile 1974 Cotena combatté per la prima volta per il titolo europeo, a Saragozza, contro lo spagnolo José Antonio Jiménez. Al terzo round Cotena fu contato. Ripresosi, iniziò a condurre il match, tanto che al dodicesimo round era in chiaro vantaggio. Nelle successive riprese il detentore, cominciò a farsi più aggressivo, avendo capito che la sua cintura era in pericolo, anche con qualche azione al limite del regolamento. All'ultimo round mandò a terra lo sfidante con una gomitata, seguita da una spinta. Cotena batté la testa al tappeto e non fu più in grado di rialzarsi. Il verdetto, anziché di squalifica dello spagnolo fu di KO[7]. La Federazione Pugilistica Italiana inviò una protesta formale all'EBU e ottenne l'allestimento della rivincita.

Stavolta il match fu combattuto a Napoli, di fronte al pubblico di Cotena, 12 febbraio 1975. L'italiano vinse per Kot all'undicesima ripresa, conquistando finalmente la cintura europea[8].

Cotena difese il titolo con successo quattro volte. Il 30 aprile 1975 batté a Napoli Rodolfo Sanchez ai punti. Il 22 ottobre 1975 a Cefalù costrinse Michel Lefevbre al Kot alla dodicesima ripresa[4].

Il 25 febbraio 1976 incontrò a Londra lo scozzese Vernon Sollas. Cotena partì bene ma poi il britannico recuperò per poi calare alla distanza. Il napoletano vinse per KO al quattordicesimo round e con la borsa dell'incontro si comprò un appartamento[1]. Il 26 maggio successivo si recò a combattere a Trieste, nella “tana” di Nevio Carbi che, ormai trentacinquenne, fu costretto al Kot al dodicesimo round[4].

Perse il titolo europeo a Madrid, il 3 dicembre 1976, contro Pedro Niño Jimenez per Kot alla dodicesima ripresa. Tentò poi la scalata al titolo europeo dei superpiuma ma venne sconfitto l'8 maggio 1978 a Brescia da Natale Vezzoli.

Concluse la sua carriera agonistica il 21 luglio 1978 a Ischia contro il francese Charles Jurietti. Alla seconda ripresa si fratturò la mascella ma proseguì ugualmente a combattere e vinse ai punti in dieci riprese[1].

Dopo il ritiro

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I primi tempi, dopo il ritiro, non furono semplici per Cotena che si dedicò a vendere buste di plastica ai negozi di Napoli. Poi divenne un imprenditore del settore, con l'esclusiva del prodotto di alcune aziende. Aprì anche un ufficio a New York[1].

Nel 1979 debuttò come organizzatore di incontri di pugilato e poi divenne il procuratore di campioni come Patrizio Oliva, Sumbu Kalambay, Gianfranco Rosi, Giovanni Parisi e tanti altri. Ha organizzato più di 1700 incontri[1].

Con la collaborazione di Franco Esposito ha anche dato alle stampe la sua autobiografia, intitolata Una vita di sogni e di pugni. Da scugnizzo a campione nel segno di Muhammad Ali, per l'editore Tullio Pironti.

  1. ^ a b c d e f g Elio Cotena, un predestinato sul ring
  2. ^ Orlando “Rocky” Giuliano, Storia del pugilato, Longanesi, Milano, pp.158-159.
  3. ^ (EN) Elio Cotena, su Sports Reference. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2020).
  4. ^ a b c d e Elio Cotena su Sport & Note
  5. ^ Elio Cotena vs. Giovanni Girgenti (primo incontro)
  6. ^ Elio Cotena vs. Giovanni Girgenti (secondo incontro)
  7. ^ Elio Cotena vs. José Antonio Jiménez (primo incontro)
  8. ^ Elio Cotena vs. José Antonio Jiménez (secondo incontro)
  • Elio Cotena, Franco Esposito, Una vita di sogni e di pugni. Da scugnizzo a campione nel segno di Muhammad Ali, Tullio Pironti Editore, 2009.

Collegamenti esterni

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  • (EN) Elio Cotena, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Elio Cotena, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017). Modifica su Wikidata