Ectima

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Ectima
Ectima agli arti inferiori di un bambino
Specialitàdermatologia
EziologiaGermi diversi
Sede colpitaPiù frequente agli arti inferiori
Incidenza mondiale?
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM686.8
MeSHD004473
MedlinePlus000864
eMedicine1052279

Con il termine ectima, in campo medico si intende una forma di piodermite che si manifesta sulla cute con bolle, vescicole e pustole, le quali rompendosi danno luogo ad una caratteristica ulcerazione. Il disturbo fa spesso seguito ad infezioni batteriche sostenute da cocchi o Pseudomonas aeruginosa. Vi è una stretta relazione tra impetigine ed ectima: quest'ultimo, caratterizzato dall'infezione che si estende nel derma può essere infatti considerato la forma ulcerativa dell'impetigine.

Eziologia[modifica | modifica wikitesto]

La causa è spesso da riscontrarsi in traumi minori (ad esempio escoriazioni, dermatiti, punture di insetti) con successiva colonizzazione da parte di Streptococco beta-emolitico di gruppo A (Streptococco piogene) oppure di Staphylococcus aureus. Anche Pseudomonas aeruginosa rappresenta una causa frequente di infezione.[1][2]

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

Ectima si verifica con maggiore frequenza in età pediatrica e nelle persone anziane, specialmente se trascurate ed in scarse condizioni igieniche. Alcuni focolai sono stati segnalati anche in comunità ristrette ed in particolare tra giovani militari. Frequente è anche l'interessamento di persone con immunocompromissione (soggetti affetti da patologie croniche e debilitanti, diabete mellito, infezione da HIV e AIDS, neutropenia, trapiantati).[3] Fattori favorenti la condizione:

  • Elevata temperatura e umidità
  • Condizioni di vita affollate
  • Scarse condizioni igieniche

Morbidità/mortalità[modifica | modifica wikitesto]

Ectima raramente porta a sintomi sistemici oppure a batteriemia, tanto meno a sepsi. Le lesioni sono dolorose e possono associarsi a linfoadenopatia. In alcuni soggetti possono verificarsi linfangite secondaria e cellulite. Ectima spesso guarisce spontaneamente ma dando esito a cicatrici. Il tasso di glomerulonefrite post-streptococcica è pari a circa 1%.

Sintomatologia[modifica | modifica wikitesto]

La malattia inizia con la comparsa improvvisa di una vescicola con base eritematosa, la quale nel tempo (ore o giorni), si allarga e quindi crea un'ulcera che ben presto si ricopre con una crosta necrotica, spessa e di colore marrone-nerastro. Molto spesso la vescicola si accompagna ad una reazione infiammatoria di colore violaceo che nasce al bordo della vescicola stessa. Ectima di solito si pone sulle estremità inferiori dei bambini e degli anziani.[4] Nei climi tropicali non è infrequente che le ulcere ectimatose si localizzino sulle caviglie e sul dorso dei piedi.

Terapie[modifica | modifica wikitesto]

Il trattamento è a base di antibiotici tra i quali mupirocina, acido fusidico così come antibiotici per via sistemica benzatil-penicillina, eritromicina, cloxacillina, cefalexina ed altri ancora.[5][6] Infine è necessario l'eliminazione della crosta dopo dovuta pulizia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ O. Wasserzug, L. Valinsky; E. Klement; Y. Bar-Zeev; N. Davidovitch; N. Orr; Z. Korenman; R. Kayouf; T. Sela; R. Ambar; E. Derazne, A cluster of ecthyma outbreaks caused by a single clone of invasive and highly infective Streptococcus pyogenes., in Clin Infect Dis, vol. 48, n. 9, Mag 2009, pp. 1213-9, DOI:10.1086/597770, PMID 19331587.
  2. ^ S. Itiki, [Studies on the microorganisms of ecthyma]., in Fukuoka Igaku Zasshi, vol. 39, n. 1, Mar 1948, pp. 23-7, PMID 18100553.
  3. ^ WT. Ko, KA. Adal; KJ. Tomecki, Infectious diseases., in Med Clin North Am, vol. 82, n. 5, Set 1998, pp. 1001-31, v, PMID 9769792.
  4. ^ S. Boulle, [Treatment of ecthyma of the lower extremities]., in Presse Med, vol. 62, n. 17, Mar 1954, p. 365, PMID 13155468.
  5. ^ C. Kelly, D. Taplin; AM. Allen, Streptococcal ecthyma. Treatment with benzathine pencillin G., in Arch Dermatol, vol. 103, n. 3, Mar 1971, pp. 306-10, PMID 5548277.
  6. ^ CW. Linder, Treatment of impetigo and ecthyma., in J Fam Pract, vol. 7, n. 4, Ott 1978, pp. 697-700, PMID 359752.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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