Domenica (film 2001)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Domenica
Domenica Giuliano e Claudio Amendola in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno2001
Durata95 min
Generedrammatico
RegiaWilma Labate
Soggettodal romanzo Ronda del Guinardo di Juan Marsè
SceneggiaturaWilma Labate, Sandro Petraglia, Bruno Roberti
Produttore esecutivoGianluca Arcopinto
FotografiaAlessandro Pesci
MontaggioDaniel Hoffman, Enzo Meniconi
MusichePaolino Dalla Porta
ScenografiaMarta Maffucci
Interpreti e personaggi

Domenica è un film del 2001 diretto da Wilma Labate.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Napoli. L'ispettore Sciarra, afflitto da un male incurabile ed alla vigilia della pensione, ha il compito di accompagnare all'obitorio Domenica - un'orfana di 12 anni - per riconoscere il cadavere del suo violentatore. Il suo violentatore, infatti, si suicida presso la polizia buttandosi dalla finestra, e questo riconoscimento aiuterebbe la polizia ad evitare problemi. È lo stesso commissario a chiedere all'ispettore Sciarra di rintracciare la ragazzina, che vive di espedienti e vagando per la città. Dopo diversi tentativi, l'ispettore Sciarra trascorre un pomeriggio con Domenica e alla fine della giornata entrambi si renderanno conto di essere stati usati e che tra loro due si è instaurato un profondo legame affettivo.

Cast[modifica | modifica wikitesto]

La regista scelse Domenica Giuliano dopo aver visionato 700 ragazzine[1].

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato girato a Napoli.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Nel film è presente la canzone Angelo dei Prozac+.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Presentato al Festival di Cannes 2000, è stato distribuito nelle sale italiane a partire dal 2 febbraio 2001[2].

Critica[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Dizionario Morandini assegna al film tre stelle e mezzo su cinque e sottolinea sia il lavoro intenso e di sottrazione della regista, sia la bravura dei due protagonisti[3][4].
  • Il Dizionario Farinotti gli assegna tre stelle su cinque e lo definisce un ritratto sofferto di umanità in ricerca.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Articolo di Giovanna Grassi, Corriere della Sera, 30 gennaio 2001
  2. ^ Data di uscita su imdb.it
  3. ^ M. Morandini, Il Morandini 2003, Zanichelli 2002 - pag.405
  4. ^ Commento de Il Morandini su Mymovies.it
  5. ^ Pino Farinotti, Il Farinotti 2009, Newton Compton Editori 2008 - pag.625

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema