Discussioni utente:F.chiodo/Archivio/Archivio 4

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Discussioni pregresse[modifica wikitesto]

Biblioteca vaticana[modifica wikitesto]

Spero di riuscire a rintracciare la fonte che chiedi nelle prossime settimane don Paolo - dimmi che te ne pare 14:55, 16 set 2009 (CEST)[rispondi]

Le caratteristiche tecniche, quali le proprietà statiche. E poi, ad esempio, come e dove sono state utilizzate... e la loro durata nel tempo-tempio. --Avversariǿ (msg) 09:46, 27 set 2009 (CEST)[rispondi]

Poichè vi sono molti francesco russo si è resa necessaria la disambiguazione e la scrittura di una voce disambigua. Ho provveduto a correggere tutti i link. Ciao --Burgundo 20:06, 6 ott 2009 (CEST)[rispondi]

Modifica come credi ma devi poi correggere tutti i link entranti opuure se vuoi posso farlo io. Fammi sapere come preferisci scrivere nella disambigua; date o altro.--Burgundo 20:50, 6 ott 2009 (CEST)[rispondi]

Modifiche su Morlupo del 31 Agosto[modifica wikitesto]

Ciao, dopo che fai delle modifiche per cortesia controlla che tutto continuo a funzionare..... Grazie. ciao. --Mario1952 (msg) 15:36, 11 ott 2009 (CEST)[rispondi]

Non ho capito quale funzionamento debba controllare. Mi sono limitato a correggere alcuni banalissimi errori di battitura (presidente invece di presdente, Accademia invece di Accedemia, Gaetanno invece di Gaetano, maiuscole invece di minuscole o viceversa laddove era il caso) F.chiodo (msg) 18:35, 11 ott 2009 (CEST)[rispondi]
Ciao, eppure non e' difficile da capire, basta guardare la pagina che ho linkato. Comunque per farla breve, nel correggere hai cancellato due graffe chiuse, "}}" che hanno mandato a pallino il funzionamento del template Nota generando un discreto casino. Per carita' può succedere, ma il fatto che dopo la mia segnalazione non te ne sei accorto, mi fa pensare che non sei molto attento. Senza rancore. Ciao. --Mario1952 (msg) 19:06, 11 ott 2009 (CEST)[rispondi]
Con franchezza: una disattenzione consistente nel non aver chiuso una parentesi mi pare francamente molto meno grave di quelle che comportano errori di ortografia. E non mi pare molto cortese da parte tua inviare messaggi per minuzie del genere. F.chiodo (msg) 20:18, 11 ott 2009 (CEST)[rispondi]
Con altrettana franchezza rispondere come hai risposto tu denota superficialita', se le parentesi non chiuse significano che un template non funziona piu', non mi pare una cosa trascurabile. Inoltre questo e' un tipo di errore che con il tasto Visualizza anteprima e' perfettamente evitabile. Comunque per me la cosa e' chiusa. Cordiali saluti. --Mario1952 (msg) 12:21, 12 ott 2009 (CEST)[rispondi]

Metrologia[modifica wikitesto]

Grazie per il giudizio sul VIM. Ciao, SolePensoso (msg) 20:34, 7 nov 2009 (CET)[rispondi]

Domenico Caruso[modifica wikitesto]

Ciao, riguardo i tuoi dubbi riporto un elenco opere pubblicate su editori non locali tratti dal sito dell'autore.

  • Liriche e satire (Premio "Mondo domani") - G. Lucente Ed. - Cosenza - Gennaio 1963.
  • La Calabria e il suo poeta (Premio "Era Lacinia") - Ed. Ursini - CZ - Novembre 1978.
  • Tipi e figure - Satire - (Pubbl. su "Scuola 2000" di Reggio Cal. dal 30 maggio al 15 dicembre 1961).
  • Proverbi calabresi (Pubblic. Dall'aprile al luglio 1964 su "Rassegna Calabrese" - Mensile di Corigliano Cal. - CS).
  • Il canto religioso in Calabria (Pubblic. su "L'Aquilone" di Teramo - Dal gennaio al maggio 1969).
  • Mass media e ricettori (Pubblic. su "Calabria 2000" - Mensile di vita regionale - Roma - Dal n. 8 del 1974 al n. 4 del 1975).

solo alcuni tra gli editori più attenti al tema in quel periodo.

Su Discussione:Domenico Caruso ho inserito ulteriori informazioni tra cui la spiegazione (chiesta via mail all'autore stesso) del fatto di aver rinunciato alla pubblicazione letteraria in favore di quella tramite internet e il suo stretto rapporto con Gerhard Rohlfs.

Spero che questo possa essere sufficente.


Domenico Caruso[modifica wikitesto]

Riguardo l'ultimo commento inserito, se avessi letto accuratamente la discussione avresti notato che è l'autore che dopo la mia mail ha pubblicato i riferimenti di WP sul suo sito. Usando un qualque motore di ricerca quale http://www.mostraip.it/ potresti notare che il indirizzo non corrisponde affatto alla zona geografica dell'autore. Inoltre se guardi la cronologia dello voce noterai che inizialmente era partita come una semplice nota biografica come quelle da me inserite su altri personaggi. L'esplosione di note & Co. è venuta dopo che erano stati esplicitamente chiesti riferimenti espliciti. Riguardo Rohlfs ho risposto ad un dubbio che mi è stato esposto per cui sono giunto a contattare via mail l'autore (vista la disstanza geografica). Riguardola ricerca in biblioteca mi è bastato contattare contattare un amico calabrese che lavora in una biblioteca comunale,non so se sia un reato. Infine riguardo Giulio Magni, non è colpa mia se qualcuno è contrario alla sua pubblicazione.


Origine Ricciardi[modifica wikitesto]

Ciao, non ricordo più dove l'ho trovato, ma se l'ho scritto l'avrò preso sicuramente da qualche parte, probabilmente un libro.

Cmq ecco cosa ho trovato su questa famiglia:


La Famiglia Ricciardi*

di Antonio Vitulli

Una peculiare caratteristica della società civile a Foggia, fra '600 e '700, è quella della cospicua presenza di una élite di "togati", notai, magistrati, avvocati, "officiales", legati al Foro privilegiato della Dogana delle Pecore ed ai suoi traffici. Un'indagine ancora tutta da fare questa1 che porrebbe in luce una volta di più, un altro aspetto della storia cittadina, a conferma della originalità e specificità delle sue vicende, legate alla presenza di quel potente centro di potere economico e sociale che fu la Dogana di Foggia. La storiografia sulle grandi famiglie foggiane si è occupata prevalentemente di quelle interessate all'economia pastorale ed agricola, al ceto della produzione mercantile o fondiario, ai Freda, ai Filiasi, ai Rosati, ai Pavoncelli... trascurando il versante di quelli che legarono la loro fortuna all'attività forense, alla vita pubblica. Ebbene la storia della Famiglia Ricciardi può essere guardata come esemplare di una vicenda che vede il suo affermarsi, appunto, attraverso l'attività forense con la quale riesce a raggiungere una preminente posizione sociale, prima nella pubblica amministrazione e poi in campo economico ed infine, con la ricchezza ed il prestigio, a fare quel “salto di qualità”, del quale discorreva il Colletta, nell'aristocrazia del Regno. _______________

  • Relazione tenuta nel Convegno di Studi: “Le istituzioni nel Mezzogiorno e l’“opera di Francesco Ricciardi”, svoltosi a Foggia il 15 aprile 1993. Altre relazioni del Convegno, di Saverio Russo e Raffaele Colapietra, sono state pubblicate nei fascicoli precedenti di questa Rivista.

1 - Alcuni accenni alla questione, seppure riferiti all'Abruzzo, in RAFFAELE COLAPIETRA, Alle origini del notabilato meridionale: “Don” e Dottori nella Società Pastorale del Sei e Settecento in RICERCHE DI STORIA SOCIALE E RELIGIOSA, n. 35, 1989.

2 - Questo dello “scambio” di ceti sociali fra provincia e Napoli capitale è particolarmente vivace a Foggia, più che in altre città del Regno - spesso chiuse ed isolate . Se infatti guardiamo al “fondatore” della famiglia, a quell’oscuro avvocato Francesco Antonio, venuto da un piccolo Casale della provincia di Salerno a Foggia e - nel giro di poche generazioni - a quel suo discendente, Alfredo, che può fregiarsi dei titoli di Conte di Camaldoli, Principe di Caivano, Marchese di Fuscaldo etc. etc. e che gestisce un ingente patrimonio proveniente, oltre che dalla famiglia, da un’attenta politica matrimoniale, non possiamo non vedere in quella dei Ricciardi un tipico “esempio” dell'ascesa di una famiglia borghese meridionale dell’“ancien regime” alla fine del Regno. L'insediamento della Famiglia Ricciardi a Foggia avvenne alla fine del 1600 o agli inizi del secolo 1700 nella persona di Francesco Antonio3. Non conosciamo i motivi che portarono lo stesso a portarsi a Foggia, ma certamente essi vanno riferiti alle ben note e notevoli possibilità, “professionali”, che l’istituto della Dogana offriva ai forestieri. Proveniva dalla provincia di Salerno, dove egli nasce nel maggio del 1693 in un Casale di San Severino, Saregnano, feudo dei Caracciolo di Avellino. Tale provenienza - attestata da pubblici documenti dell'Archivio di Stato di Foggia - crea perplessità per quanto riguarda la tanto vantata origine della famiglia da una “stirpe patrizia di Pistoia”, provenienza che, per diversi motivi, propendiamo a credere costruita “a posteriori”, per la necessità di costituirsi un titolo di nobiltà in una società - quella foggiana agli inizi del secolo XVIII - nella quale era ancora vivo e determinante la presenza del vecchio notabilitato oligarchico 4 . _______________ nel loro piccolo mondo provinciale - la quale viveva in un strettissimo rapporto, quasi in simbiosi, con Napoli, non solo per l'economia, - Foggia mercato di approvvigionamento della Capitale - ma per la vita sociale e culturale. 3 - Il nome Ricciardi ricorre più volte nei documenti di Archivio, ingenerando spesso equivoci sulla loro appartenenza alla famiglia. Di nessuna altra famiglia foggiana invece è così ben definito l'albero genealogico come dei Ricciardi dei quali si discorre. Per gli altri Ricciardi è solo questione di omonimia. 4 - Tale patriziato pistoiese è di fatto attestato solo dalla epigrafe funeraria nella chiesa di San Domenico per Francesco Antonio Ricciardi, posto a cura del figlio Giovanni. Né il Coda, che scrive il 1728 (S. CODA, Difesa per la città di Foggia e le famiglie nobili della medesima, Napoli, 1728) a proposito del Ricciardi parla di nobiltà, ma di famiglia che si “mantengono col lustro e decoro e la professione esercitata con tutto l’onore”. Invero i dizionari nobiliari dello Spreti e del Candida Gonzaga alla famiglia Ricciardi riportano tale attestato di patrizio, ma sono opere del 900.82 Su tale origine patrizia, ebbe poi ad adoperarsi il fervido ingegno del fantasioso e fiero discendente dei Ricciardi, Giuseppe, del quale è ben nota - accanto alla intransigente fede repubblicana - la patetica debolezza per i titoli nobiliari. L'arrivo comunque di Francesco Antonio a Foggia coincide con un periodo certamente fra i più difficili della vita cittadina. Siano negli anni del trapasso dal Viceregno spagnolo a quello austriaco e poi dell’avvento dei Borboni; negli anni della ben “nota per li cittadini ed università di Foggia” di Francesco Onofrio6 e della vivace contestazione del vecchio sistema reggimentario oligarchico da parte del sopravveniente ceto mercantile ed intellettuale. Ed è in questa “nuova classe” che viene ad inserirsi il Ricciardi che troverà nell’avvocatura (fu Avvocato Fiscale della Dogana) e nell'amministrazione della cosa pubblica la sua fortuna e la piena affermazione nella società foggiana. Nel 1712 egli ha contratto matrimonio a Foggia impalmando Teresa Gervasio figlia di tale Domenico, la quale gli porta una dote, non eccezionale, ma abbastanza cospicua, di 1500 ducati oltre a proprietà di case a Foggia. Dal matrimonio ebbe quattro figli maschi e una femmina. _____________ 5 - Si ricordi il suo adoperarsi per ottenere il titolo di Conte, che non gli spettava essendo lo stesso dovuto al fratello maggiore Giulio, e da lui ottenuto da Vittorio Emanuele II di Savoia con decreto 22.3.1863 quando era deputato di Foggia a Torino, per VIIIa legislatura, sulla base del titolo concesso nel 1779 da Vittorio Amedeo II Re di Sardegna al suo pro zio Giovanni (cfr. più innanzi). 6 - Cfr. F. ONOFRI, Note per li cittadini ed Università di Foggia in cui si dimostra di doversi mantenere in possesso dei loro Uffici gli Ufficiali che furono creati dal fu eminentissimo Cardinale Grimani e doversi anche mutare la forma del governo e Parlamento di detta Città, Napoli, 1710. 7 - Ancora un periodo della storia cittadina tutto da chiarire: quello della prima metà del secolo XVIII. Un periodo che vide grandi mutamenti politici quali il trapasso del dominio spagnolo a quello austriaco, l’avvento dei Borbone, gravi calamità naturali , il terremoto del 1731), accesi contrasti cittadini per il governo della cosa pubblica cui si è fatto cenno, crisi dell'istituzione doganale per la forte fiscalità da parte della corte di Vienna e più tardi per le iniziative dei Borbone che mutarono notevolmente la condizione amministrativa della Dogana. Comunque per tutto questo si rimanda al volume di P. DI CICCO, Il libro rosso della città di Foggia, Foggia, s.d. [ma 1965] e ai più recenti saggi di Raffaele Colapietra. 83 Per quanto riguarda il cursus honorum, troviamo per la prima volta il suo nome nel 1721, quale 2° Eletto dell'Università, nel 1727 quale Percettore, nel 1732 quale 4° Eletto, nel 1747 quale 1° Eletto. Egli poi coprì la carica di Mastrogiurato negli anni 1740-41 e 1751. Di quest’ultimo periodo abbiamo la fortuna di avere una interessante serie di documenti fra le carte dell'Archivio Comunale, inventariate da Pasquale Di Cicco8, riguardanti la corrispondenza che, da primo cittadino, egli ebbe a tenere in quegli anni. Si tratta di 79 lettere indirizzate ad importanti personaggi del tempo (a Tanucci, al Cardinale Camerlengo Gonzaga, ai reggenti della Dogana, al Marchese Fogliani etc. etc.) che dimostrano come Francesco Antonio Ricciardi si era ben saputo inserire nella vita politica non solo cittadina ma del Regno. Sulle benemerenze acquisite nella pubblica amministrazione ci soccorre un singolare documento, dato dalla lapide mortuaria posta alla sua morte nella Chiesa di S. Domenico. In essa è scritto fra l’altro9 “acquistò fama di saggezza; di tenacia e di straordinario amore verso la patria, perché avendola trovata oppressa dai debiti e nell’impossibilità di pagarli, la fece risorgere con la proposta di leggi ottime per una buona amministrazione della cosa pubblica, approvate dai sette uomini all’erario. Inoltre dopo aver provveduto al pagamento delle 14.000 monete d’oro di debiti, fece lastricare con pietre quadrate le vie della città rovinate e sdrucciolevoli; infine, uomo di prodiga generosità, fornì di arredamento prezioso il tempio dell’Iconavetere e ampliò, a proprie spese la maggior parte delle mura del collegio destinato alle fanciulle orfane. Morì il 1° Giugno 1766 e fu portato alla sepoltura con grande dolore universale, poiché tutti piangevano la morte del padre della patria”. _____________ 8 - P. DI CICCO, I Documenti antichi dell’Archivio Comunale di Foggia, Foggia, 1970 (Quaderni di Foggia a cura del Comune, n. 2). 9 - Trascrivo dall’ottima traduzione di M. DI GIOIA in Foggia Sacra, V, Foggia, 1984. Sull'autore dell’epigrafe un piccolo “giallo”. Giuseppe Ricciardi nel ricordare il suo avo nella biografia sul padre riferisce che a dettare l’epigrafe fosse il Presidente della Dogana, Gargano. Si tratta di un evidente errore di omonimia: non è Giuseppe Gargani, che fu l’ultimo Governatore della Dogana negli anni dal 1795 al 1801, l’autore, quindi ben trenta anni dopo la morte di Francesco Antonio; deve trattarsi invece di Michele Gargano. 84 Come si vede, anche se le benemerenze del Nostro furono dettate dalla pietà del figlio Giovanni, certo esso dovettero avere il pubblico consenso ad affermazioni quali “lasciò fama di saggezza” di “padre della patria” etc. Oltre a quella pubblica altre sue attività stanno ad attestare il suo eccellente operare anche nel campo della vita culturale e religiosa. Egli fu infatti fra i promotori del tentativo volto ad accrescere il livello culturale della “barbarica” Foggia - per riportare l’ingiusto giudizio del Nicolini10 - con l’istituzione di quell’ “Accademia degli illuminati” coinvolgendo il nostro Celestino Galiani, tentativo purtroppo non andato a buon fine11. Infine vanno ricordati i suoi particolari rapporti con l’autorità religiosa. Egli si trovò a vivere in un momento altamente significativo della storia religiosa di Foggia e cioè quello dell’“atmosfera spiritualistica”12 determinata dalla presenza sulla cattedra vescovile di Mons. Cavalieri, nipote di Sant'Alfonso dei Liquori e del suo successore Mons. Giampietro Faccolli (al quale si deve l’effettuazione dell’importante Sinodo Diocesano del 1735) ma soprattutto dal rilancio della religiosità popolare a seguito del terremoto del 1731. Ricciardi fu ricco di doni ed attenzioni verso le autorità religiose provvedendo a sue spese al restauro del Monastero di Santa Chiara, donando un prezioso Ostenteorio alla Chiesa dell’Iconavetere. Particolare cura egli dedicò ai restauri della Cattedrale effettuati dopo il terremoto del 1731 (come deputato dei Reggimentari nel 1755)14. Il compenso a tale devozione fu quello del privilegio di ospitare nella sua casa nel dicembre 1745 addirittura Sant'Alfonso dei Liquori. Oltre alla sua vita pubblica un cenno importante merita quella famigliare. Dal suo matrimonio Francesco Antonio - come si è detto - ebbe 5 figli: i maschi Carlo, Giulio, Cesare Basilio e Giovanni ed una femmina, Elisabetta. ___________ 10 - F. NICOLINI, Mons. Celestino Galiani, Napoli, 1931. 11- Cfr. T. NARDELLA, Celestino Galiani e l'Accademia degli Illuminati in ARCHIVIO STORICO PUGLIESE, Bari, 1982, pp. 453-458. 12 - L'espressione è di Raffaele Colapietra in STORIA del Mezzogiorno, VII, Roma, 1986, p. 47. 13 - Cfr. M. DI GIOIA, Il Duomo di Foggia, Foggia, s.d., p. 97. 14 - IB., Appendice II. 85 Ebbene egli con tale figliolanza ebbe un rapporto difficile e non certo esemplare. Per motivi e fatti ancora sconosciuti egli nell’anno 1747 escluse tre dei suoi figli dell’eredità, donando anzi tempo tutti i suoi beni al secondogenito Giulio, padre di Francesco15. Ciò fu causa di un fosco dramma famigliare. Basilio, che aveva abbracciato la carriera ecclesiastica raggiungendo la carica di Abate, arrivò addirittura, spalleggiato dal fratello Carlo, ad aggredire, armato di una pistola, il padre accusandolo pubblicamente di averlo obbligato a prendere i voti e di nutrire un insano affetto per il figlio Giulio. Francesco Antonio non si peritò di reagire con durezza all’aggressione facendo arrestare il figlio “da una masnada di sbirri” - come di poi questi ebbe ad accusarlo e a farlo rinchiudendolo nel carcere ecclesiastico. I fratelli Basilio e Carlo ricorsero al Re Carlo...

ecc. ecc. ecc.

http://www.bibliotecaprovinciale.foggia.it/capitanata/1997/1997pdf/1997_05_81-105_Vitulli.pdf

Nel libro dove ho preso l'affermazione sulla sua origine pistoiese, essa non era messa in dubbio. In effetti a 'sto punto si potrebbe anche scrivere una pagina su di lui e sulla sua famiglia, tanto per abbondare :D --Johnnyrotten (msg) 18:54, 18 nov 2009 (CET)[rispondi]

State controllando le vecchie biografie dei matematici? all'epoca erano state introdotte con solo nome e data di nascita: ci fu una discussione e vennero messe in cancellazione e credo di averne salvate alcune. Il metodo era cercare notizie sul web e riportare quelle che sembravano provenire da fonti attendibili. Si tratta dunque non di un'esposizione organica di tutto quello che il personaggio aveva fatto, ma di una raccolta di notizie e il quadro fornito era certamente incompleto (e considerabile stub). Mi sembra che ora a cercare sul web si trovino molte più cose.

Non ricordo ovviamente da dove avevo ricavato la notizia, ma le fonti sono fortunatamente istituzionali e sono dunque ancora presenti in rete (le ho ritrovate con la ricerca "Nicola Fergola" + Princeton o "Nicola Fergola" + "Repubblica napoletana")

Sull'università di Princeton vedi qui, mentre la sua nomina all'Istituto nazionale della Repubblica napoletana l'ho trovata qui.

Buon lavoro :-) MM (msg) 09:59, 12 dic 2009 (CET)[rispondi]

Ah, beh: davvero una curiosa coincidenza, allora :-) MM (msg) 21:44, 12 dic 2009 (CET)[rispondi]


Visto che sono stato chiamato in causa, mi intrometto come i fantasmi degli antichi matematici :-)
Io sono arrivato a Caramuel perché mi interesso alla storia degli strumenti di calcolo e lui ha introdotto la numerazione binaria.
Visto che tu sembri esperto di matematici napoletani del '700, hai qualche informazione su Francesco Antonio TORTORELLA? Ha scritto un libro "Aritmetica degl'idioti, o sia modo facile da esseguire tutte le operazioni aritmetiche senza sapersi nè leggere, nè scrivere, e senza nemmeno conoscersi le cifre numeriche, col solo ajuto di una piccola macchina, pubblicato a Napoli dall'editore Aniello De Dominicis nel 1794. La sua non è una vera calcolatrice, è poco più che un pallottoliere. Però è pur sempre uno strumento per facilitare i calcoli che mi incuriosisce. --Ancelli (msg) 15:19, 15 dic 2009 (CET)[rispondi]

Grazie, andrea --Ancelli (msg) 00:04, 16 dic 2009 (CET)[rispondi]

La Cecilia[modifica wikitesto]

Per prima cosa auguri di buon anno fatto. Puoi effettuare tu stesso le modifiche segnalate, tanto più che, per ora, sono impossibilitato a prendere visione della voce stesa da Monsacrati. Almadannata (msg) 10:22, 4 gen 2010 (CET)[rispondi]

Metropoliti[modifica wikitesto]

Il perché che mi chiedi è già contenuto nell'oggetto della modifica: standardizzazione. Le informazioni che aggiungi a corredo non possono essere decifrate da un'indicazione di metropolita in luogo di arcivescovo. Inoltre l'arcidiocesi di Otranto ha avuto sì una storia propria e interessante, ma vi sono molte altre diocesi che hanno avuto privilegi anche più singolari (tra le prime che mi vengono in mente Benevento e Ravenna). Inoltre, giova ricordare che si parla della cronotassi di Martorano. Sei sicuro che queste informazioni su Otranto debbano assolutamente trovar posto nella cronotassi di Martorano? Se leggo la cronotassi di Martorano vorrò sapere chi era il vescovo, in quali anni ha pontificato e tutt'al più che fine ha fatto. Per questo c'è appunto uno standard per compilare tutte le cronotassi nello stesso modo (cosa che aiuta anche il lettore), lasciando fuori dallo schema (voci biografiche, sezione storia, note) altre informazioni.  AVEMVNDI (DIC) 22:06, 7 gen 2010 (CET)[rispondi]

Ciao, ho visto che stai facendo un buon lavoro. Ti segnalo Categoria:Riviste mediche da passare a Categoria:Riviste di medicina. Ora sto uscendo per cui non posso farlo io, almeno pr adesso. --Al Pereira (msg) 09:34, 24 gen 2010 (CET)[rispondi]

Ti segnalo la discussione sul personaggio in questione. La voce a suo tempo creata da me effettivamente priva di referenze (che all'epoca non si usavano come giustamente adesso) ha un avviso posto da te da cui si desume che

Commento: Il "marchese del Grillo" è un personaggio leggendario, verosimilmente mai esistito. I reali marchesi del Grillo erano un ramo della famiglia romana Capranica

Mi sembra che vi siano invece numerose notizie d'archivio su di lui e anche testi come quello di Cecilia Gatto Trocchi (che non mi sono ancora procurato). Donde hai tratto la convinzione dell'inesistenza del personaggio? Se effettivamente fosse così mi risparmierei la fatica di ulteriori ricerche anche perché sono notizie da spulciare in archivi di assai impervia consultazione. Grazie. Adriano (msg) 17:20, 10 feb 2010 (CET)[rispondi]

Roffredo Caetani[modifica wikitesto]

Ciao. Ho visto che hai aggiunto in bibliografia di "Leone Caetani" il lemma relativo al fratello Roffredo. Però, secondo me, non ha senso mettere un qualcosa che non attenga direttamente al personaggio cui è dedicata la nostra attenzione, si tratti pure di un fratello o del padre. Semmai varrebbe la pena creare una voce "Roffredo Caetani" e una "Camillo Caetani" (meglio ancora sarebbe "Michelangelo Caetani" (il nonno). Non credi anche tu? Buon lavoro. --Cloj 10:32, 3 mar 2010 (CET)[rispondi]

RE: Categorizzazione frazioni[modifica wikitesto]

Ciao F.chiodo, ho letto il messaggio in talk, e ti dico che ho rimesso sulla voce Camartina la Categoria:Frazioni di Arquata del Tronto perchè la uso normalmente per tutte le altre frazioni del comune. Mi sembra contemplato anche nella pagina Aiuto:Standard#Frazioni dove leggo: «La categorizzazione è per provincia e non per comune (eccetto i casi nei quali una categoria del comune di riferimento esista già o abbia motivo di esistere in virtù di altre voci).» Avendo la categoria l'ho riproposta. Controllando la pagina della categoria delle frazioni di Arquata trovo che in essa compare anche la Categoria:Frazioni della provincia di Ascoli Piceno. Non vorrei insistere, ma a me non sembrerebbe sbagliato rimettercela. È proprio sicuro che sia sbagliato ... perché nel caso lo fosse sono da ricategorizzare tutte le frazioni di Arquata e degli altri comuni della provincia ascolana. (e mi accingerei a procedere e provvedere!!!). Ti ringrazio, Ale :)--infinitispazi (msg) 20:27, 15 mar 2010 (CET)[rispondi]

Mie modifiche a voci sui primi ministri[modifica wikitesto]

Ciao F.chiodo, innanzi tutto ti ringrazio per aver creato queste due voci, che hanno reso blu diversi wikilink della voce "Carlo III di Spagna" che ho scritto sperando ci poterla portare un giorno in vetrina. Ti rispondo punto per punto:

  • Questa modifica l'ho fatta per evitare di ripetere due volte il nome di don Carlo. Avrei dovuto essere più preciso, ma Santisteban restò di fatto (invadente) tutore/precettore di Carlo anche quando questi diventò re di Napoli nel 1734.
  • Regno delle Due Sicilie l'ho sostituito perché come sai il regno nacque solo nel 1816. Prima i regni erano due, uniti da un comune sovrano. Ho preferito Due Sicilie proprio perché la voce non riguarda lo Stato nato nel 1816 ma solo i due regni uniti da questa denominazione geografica, che non sottintende nessuna unità politica. Molte fonti parlano di Regno delle Due Sicilie anche prima del 1816, hai ragione, ma io ho voluto essere più preciso poiché su wikipedia abbiamo i wikilink, ed in questo caso il wikilink porta al regno unico nato dopo la restaurazione.
  • [[Sacro Romano Impero Germanico|impero austriaco]] invece l'ho sostituito con Austria per due motivi: l'imperatore Carlo VI era impegnato in guerra nelle Due Sicilie in qualità di sovrano della Monarchia asburgica (a cui spesso ci si riferisce semplicemente come "Austria"), i suoi domini personali, non in qualità di imperatore del Sacro Romano Impero, entità sovrastatale tedesca, di cui i regni di Napoli e Sicilia non erano parte, ed a cui non erano neanche legati da vincoli di natura feudale (poiché erano feudi del papa). Inoltre non è corretto parlare di "Impero austriaco" nel 1734-1735, poiché lo Stato con questo nome nacque solo nel 1804. Hai comunque ragione perché avrei dovuto usare un piped verso "Monarchia asburgica" come ho fatto qui, per non linkare all'attuale Repubblica austriaca.

Spero di poterti dare una mano con le due voci. Ciao e buon lavoro,--Demiurgo (msg) 20:27, 6 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Perfetto. Solo un paio di cose:
  • Che il Regno delle Due Sicilie nacque "di fatto" nel 1734 è giusto, come ti ho scritto io volevo solo evitare il wikilink alla voce che riguarda unicamente lo Stato esistito dal 1816 al 1860.
  • Il tuo link era un piped, puntava al Sacro Romano Impero ma nella voce appariva "Impero austriaco", perciò ho corretto... sbagliando perché poi ho scritto e linkato Austria, ma del resto questo non è un errore, sapessi quante volte trovo link all'attuale quinta repubblica francese in voci che parlano della Francia medioevale...
A risentirci,--Demiurgo (msg) 21:29, 6 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Hai creato anche Giovanni Fogliani Sforza d'Aragona! Grande! Tuttavia una cosa: io nel box successione cambierei "Presidente del Consiglio delle Due Sicilie" con "Primo ministro del Regno di Napoli" poiché in questo caso il fatto che ufficialmente il Regno delle Due Sicilie non esisteva ancora è rilevante. Inoltre a voler essere pignoli anche lo stemma non è adatto, poiche è quello del 1816. Il secondo collare a destra è infatti quello dell'Ordine di San Ferdinando e del merito, istituito solo nel 1800. Ecco perché io non l'ho messo nella voce su re Carlo.--Demiurgo (msg) 21:52, 6 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Re: Carabinieri / poliziotti 2[modifica wikitesto]

Grazie per la risposta. (IMO) è fonte di ambiguità che una singola "attività" del template bio, quella di "carabiniere", dia origine a due differenti categorie (Categoria:carabinieri e Categoria:poliziotti). Se volessi risalire alle voci partendo dalle categorie, attraverso la Categoria:poliziotti non mi sarebbe possibile identificare gli agenti della polizia di stato perché apparirebbero anche i carabinieri. Il che non è utile. Ciao, SolePensoso (msg) 20:17, 11 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Cancellazioni[modifica wikitesto]

Hai notato che nelle voci che hai citato non ho sindacato sull'enciclopedicità, ma sul fatto che fossero da aiutare? Cito dal template A: "Se puoi, contribuisci ad aiutarla. Se non aiutata, la voce potrà essere proposta per la cancellazione dopo 10 giorni.". Dove posso, aiuto, dove non posso, attendo. Poi, passato un pò di tempo, visto che nessuno è intervenuto ho proposto la cancellazione (come da regola) perchè in questo stato le voci non sono sufficienti. Ma di certo non ho fatto niente di ecclatante, nè tantomeno penso di dovermi discolpare di qualcosa a parte forse il fatto di essere stato troppo zelante per quanto riguarda il lavoro sporco (che se si chiama sporco, un motivo ci sarà...) --Mats1990ca (msg) 23:17, 21 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Invito ufficiale[modifica wikitesto]

Ciao F.chiodo/Archivio/Archivio 4, ti invito a prendere parte al Progetto: Guerra attualmente in fase di espansione. Partecipa alla discussione che, nel frattempo, si sta tenendo al Tavolo delle trattative e non esitare a dire la tua in proposito. Se vuoi aderire al progetto, inoltre, non dimenticare di inserire la tua firma in fondo alla lista degli utenti interessati! Grazie per il tuo contributo!

--Bonty (msg) 13:32, 27 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Re:Opere di Denis Guedj[modifica wikitesto]

Ciao. In assenza di un modello condiviso per gli elenchi di opere letterarie nelle voci degli autori (almeno l'ultima volta che mi ero confrontato sul tema con un altro utente), adotto una forma che mi sembra efficace e abbastanza diffusa in it.wiki: metto in evidenza come primo dato il titolo italiano dell'opera, dell'edizione originale indico i dati irrinunciabili (titolo, anno) e dell'edizione italiana (la prima: nella voce di Guedj erano indicate edizioni tascabili e addirittura... un'edizione Mondolibri!) editore, anno, ISBN. Secondo me dati quali casa editrice originali e traduttore italiano appesantiscono e tolgono efficacia all'elenco e sarebbero da inserire solo nella voce della singola opera ma, come detto... secondo me. Sono ben disponibile a cambiare idea, di fronte ad una formattazione che mi sembri funzionare meglio. Se preferisci RB le mie modifiche alla sezione in oggetto, ti chiedo solo di mantenere le prime edizioni italiane e non reinserire quelle precedenti. Ciao.--Gawain78 (msg) 08:22, 29 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Ciao. Ci sono ancora... scusa il ritardo della risposta. Le tue obiezioni sono ragionevoli e non mi sono nuove, in effetti. Stavo solo pensando a quale potesse essere la miglior applicazione, soprattutto considerando che molte voci di autori (la maggior parte? Non ne ho idea) presenta già la forma titolo italiano (titolo originale) (anno ed. originale) e, a seguire, eventualmente, i dati editoriali dell'edizione italiana. Per quanto di primo acchito mi faccia storcere il naso, forse l'unico modo per non fare pasticci è quello utilizzato qui. Che ne pensi? --Gawain78 (msg) 07:07, 4 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Re: Giuseppe Salvatore Pianell[modifica wikitesto]

Ciao F.Chiodo, Non credo di aver cancellato nulla di quanto da te scritto, penso che ritroverai tutto nelle note oppure nel testo della voce. Se mi è sfuggito qualcosa segnalamela pure e vedrò di rimediare. Quanto alla tua perplessità riguardo la fonte (De Cesare) da te citata e sostituita dalla mia ti rispondo subito. Avrai notato che la frase riportata (nella nota 2) è uguale, cambia solo il riferimento bibliografico. Tu citi un libro di De Cesare del 1900 ed io lo stesso libro ma dell'edizione del 1969. Capirai che reperire, per un lettore che volesse controllare la fonte, un libro del 1969 sia più agevole che reperirne uno del 1900. Ho sostituito il riferimento tenendo conto solo di questa osservazione. Spero che la nuova versione della voce ti piaccia. --Xerse (msg) 23:02, 30 mag 2010 (CEST)[rispondi]

No, non mi è affatto sfuggita. --vale maio l'utente che si blocca da solo 01:59, 12 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Stavo rispondendo all'utente in pagina di discussione: se leggi lì, ho messo alcune specificazioni che non ci sono. Quanto al cn ci siamo evidentmenete conflittati (potevi mettere WIP, come hai fatto dopo, e non mai pensato che nessuno si stia comportando da "cialtrone", lo stai dicendo tu, questo sia chiaro: nè spero lo pensiate di me perchè ho messo cn alle affermazioni). La critica "cinetografica" (di cui, se non erro, la voce vuole parlare) non può riferirsi "a cavallo dei secoli" a meno che, come messo in pag di discussione, non ci riferisca a lanterne magiche e altri dispositivi dei primordi: se poi, come indicato, si vuole indicare come "riviste di cinema" anche quelle che parlavano di illustrazione, allora è un altro discorso (e comunque dev'essere specificato nella voce). Direi di continuare eventualmente la discussione nella pag della voce,e non in talk Soprano71 16:41, 13 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Italia-Francia[modifica wikitesto]

Mai letto quel libro sull'ottenere ragione. WP è un progetto "condiviso e comunitario" per cui la tua opinione vale, se permetti, la mia, a parità di fonti che dimostrino innegabilmente una cosa o l'altra. Inoltre:

  • Non ho mai avuto problemi a rispondere/parlare in talk, ma se qualcuno scrive in una pagina di servizio va da sè che è là che gli si risponde, almeno la prima volta
  • puoi trovare "improprie" molte cose, come le trovo io (soprattutto trovo molto improprio il punto che segue) ma finchè non si attacca/offende (cosa che non ho mai fatto) i commenti in pagine di votazioni si possono a loro volta commentare eccome, soprattutto quando si mettono considerazioni senza fonti alla comunità, che le legge;
  • "l'ottenere ragione" si attua anche "sparando" considerazioni senza fonti alla comunità, sperando che tali considerazioni 1) non vengano lette o lette superficialmente 2) di non beccare qualcuno che le mette in dubbio. Puoi votare anche - 3 per quel che mi riguarda e la voce può essere mantenuta o cancellata, non è un mio problema, ma considerato che quegli anni li ho vissuti eccome, che tu dica che Italia-Brasile è stata avvertita come fine degli anni di piombo se permetti è una delle considerazioni più POV che abbia mai sentito (perchè non Ita-Arg di 6 giorni prima o Ita-Pol di 3 giorni dopo? perchè quella specifica, singola, partita? dammi delle fonti su questa considerazioni, non su quel libro che mi citi in talk); come si può dire che Ita-Corea del '66 è stata l'inizio di un periodo di declino ecc quando in quegli specifci anni l'Italia era ancora sulla cresta dell'onda in moltissimi settori? quali sarebbero le fonti a supporto di queste tue affermazioni? Ad ogni modo, ho rettificato le "citazioni" nella pagina, se ti danno l'impressione che stravolgano il senso di quel che avevi detto.

Sai come vanno questi tempi (tanto per usare una perifrasi, come qualcuno proprio ieri ha detto nella pagina Riviste di cinema che hai sistemato, e alla quale ho tolto i template che avevo posto)? l'andazzo è che si mettono - nelle voci - delle considerazioni: se nessuno le mette in dubbio, bene; se qualcuno le mette in dubbio, allora si stravolgono completamente le frasi iniziali (come fatto su Riviste di cinema, appunto) perchè, nell'impossibilità di dimostrare le affermazioni messe all'inizio, e per "non darla vinta" all'interlocutore, pur di ottenere ragione allora si cambia la frase di partenza... sarebbe stato meglio, dal mio punto di vista, che tu avessi messo due fonti alle frasi che ti son state chieste, invece che venire in talk dal sottoscritto a dire che trovi improprio il fatto che te le abbia contestate. La tua opinione, allo stato attuale, non è affatto "superiore" alla mia - se non la puoi dimostrare: è tale e quale, perfettamente paritaria. Saluti Soprano71 10:13, 14 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Strade provinciali[modifica wikitesto]

Ciao, la definizione c'è ed è quella riportata all'inizio della voce, cioè è il codice della strada che definisce così una strada provinciale ;) --lucaf1 (msg) 12:45, 19 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Allora sono d'accordo con te che alcune strade provinciali sono talvolta più importanti di strade regionali o statali anche se il codice della strada in questa definizione:

Le strade sono provinciali, quando allacciano al capoluogo di provincia capoluoghi dei singoli comuni della rispettiva provincia o più capoluoghi di comuni tra loro o quando allacciano alla rete statale o regionale i capoluoghi di comune, se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commerciale, agricolo, turistico e climatico

non si da ad intendere che possono essere di rilevanza regionale/statale ma solo provinciale. In ogni caso per evitare ambiguità ho tolto l'affermazione di importanza provinciale. Ok? --lucaf1 (msg) 19:00, 19 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Andrea Dotti[modifica wikitesto]

Mi sembra che vada bene. Resto comunque perplesso riguardo all'idea di cancellare la voce. Perché wiki inglese la tiene pressocchè come gossip e noi, avendo ormai dimostrato che aveva una solida attività scientifica di respiro internazionale, dobbiamo cancellarla? Tra l'altro ho visto commenti inquietanti del tipo: "aveva solo pubblicazioni accademiche...". Potremmo allora andare direttamente a cancellare la voce Enrico Fermi o Ettore Majorana visto che hanno scritto solo cose come queste.--Pra1998 (msg) 20:06, 19 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Infatti la polemica non si riferiva a te e sono d'accordo con la tua modifica. Ciao, --Pra1998 (msg) 20:31, 19 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Disclaimer medico[modifica wikitesto]

Normalmente quel disclaimer va in una voce che tratta argomenti attinenti alla medicina. Ora mi stai facendo venire dei dubbi se sia necessario o no l'inserimento in quella voce. Comunque puoi sempre chiedere al progetto medicina sulla pertinenza o meno del disclaimer da me inserito. Saluti --Goro (msg) 20:52, 9 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Mi sa che hai ragione. Provvedo a togliere il template. Ciao --Goro (msg) 22:34, 9 lug 2010 (CEST)[rispondi]