Diocesi di San Cristóbal de Venezuela

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Diocesi di San Cristóbal de Venezuela
Dioecesis Sancti Christophori in Venetiola
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Mérida
 
Stemma della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoMario del Valle Moronta Rodríguez
AusiliariJuan Alberto Ayala Ramírez
Presbiteri211, di cui 183 secolari e 28 regolari
7.580 battezzati per presbitero
Religiosi105 uomini, 230 donne
 
Abitanti1.736.260
Battezzati1.599.500 (92,1% del totale)
StatoVenezuela
Superficie11.100 km²
Parrocchie92
 
Erezione12 ottobre 1922
Ritoromano
CattedraleSan Cristoforo
IndirizzoApartado 20, Calle 3 con Carrera 3, San Cristóbal, Edo. Táchira, Venezuela
Sito webdiocesisdesancristobal.online
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Venezuela

La diocesi di San Cristóbal de Venezuela (in latino Dioecesis Sancti Christophori in Venetiola) è una sede della Chiesa cattolica in Venezuela suffraganea dell'arcidiocesi di Mérida. Nel 2020 contava 1.599.500 battezzati su 1.736.260 abitanti. È retta dal vescovo Mario del Valle Moronta Rodríguez.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende lo stato venezuelano di Táchira.

Sede vescovile è la città di San Cristóbal, dove si trova la cattedrale di San Cristoforo. In diocesi sorgono anche 3 basiliche minori: la basilica della Nostra Signora della Consolazione a Táriba, la basilica di Sant'Antonio di Padova a San Antonio del Táchira[1] e la basilica dello Spirito Santo a La Grita.

Il territorio è suddiviso in 92 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi è stata eretta il 12 ottobre 1922 con la bolla Ad munus di papa Pio XI, ricavandone il territorio dalla diocesi di Mérida. Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Caracas, ma l'11 giugno 1923 Mérida fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana e la diocesi di San Cristóbal entrò a far parte della nuova provincia ecclesiastica.

Il 7 giugno 1954 ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica di San Fernando de Apure (oggi diocesi).

Il 31 ottobre 1964 con la bolla Precibus venerabilis di papa Paolo VI è stato istituito il capitolo della cattedrale.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Tomás Antonio Sanmiguel Díaz † (22 giugno 1923 - 6 luglio 1937 deceduto)
    • Sede vacante (1937-1939)
  • Rafael Ignacio Arias Blanco † (12 novembre 1939 - 23 aprile 1952 nominato arcivescovo coadiutore di Caracas[2])
  • Alejandro Fernández Feo-Tinoco † (23 aprile 1952 - 26 ottobre 1984 ritirato)
  • Marco Tulio Ramírez Roa † (26 ottobre 1984 - 26 febbraio 1998 deceduto)
  • Mario del Valle Moronta Rodríguez, dal 14 aprile 1999

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2020 su una popolazione di 1.736.260 persone contava 1.599.500 battezzati, corrispondenti al 92,1% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 278.000 280.000 99,3 72 42 30 3.861 47 126 33
1966 499.000 500.000 99,8 103 56 47 4.844 59 268 45
1970 ? 510.487 ? 64 60 4 ? 4 ? 47
1976 562.799 564.799 99,6 118 67 51 4.769 56 246 50
1980 620.000 624.000 99,4 105 61 44 5.904 49 264 51
1990 720.000 750.000 96,0 103 66 37 6.990 69 265 56
1999 951.000 1.100.000 86,5 165 121 44 5.763 94 305 76
2000 1.250.000 1.400.000 89,3 163 120 43 7.668 60 263 75
2001 1.400.000 1.500.000 93,3 169 125 44 8.284 96 260 75
2002 1.400.000 1.500.000 93,3 174 131 43 8.045 83 270 77
2003 1.400.000 1.500.000 93,3 200 153 47 7.000 94 270 81
2004 1.250.000 1.500.000 83,3 179 141 38 6.983 105 226 81
2014 1.434.000 1.720.000 83,4 213 173 40 6.732 85 215 87
2017 1.540.300 1.672.000 92,1 200 172 28 7.701 104 230 90
2020 1.599.500 1.736.260 92,1 211 183 28 7.580 105 230 92

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, 25 marzo 2017; Prot. 470/16
  2. ^ Contestualmente nominato arcivescovo titolare di Pompeopoli di Cilicia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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