Eparchia di Križevci

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Eparchia di Križevci
Eparchia Crisiensis
Chiesa bizantina cattolica di Croazia e Serbia
Suffraganea dell'arcidiocesi di Zagabria
 
EparcaMilan Stipić
Eparchi emeritiNikola Kekić
Presbiteri49, di cui 48 secolari e 1 regolare
469 battezzati per presbitero
Religiosi7 uomini, 29 donne
Diaconi1 permanente
 
Battezzati23.000
Parrocchie46 (4 vicariati)
 
Erezione21 novembre 1611
Ritobizantino
CattedraleSantissima Trinità a Križevci
ConcattedraliSanti Cirillo e Metodio a Zagabria
IndirizzoFranje Račkog 32, HR-48260 Križevci, Hrvatska
Sito webwww.krizevacka-eparhija.com
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
 
La concattedrale dei Santi Cirillo e Metodio a Zagabria.
Disegno settecentesco del monastero di Marca, prima sede degli eparchi cattolici.

L'eparchia di Križevci (in latino: Eparchia Crisiensis) è una sede della Chiesa bizantina cattolica di Croazia e Serbia suffraganea dell'arcidiocesi di Zagabria. Nel 2021 contava 23.000 battezzati. È retta dall'eparca Milan Stipić.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'eparchia comprende tutti i fedeli di rito bizantino residenti in Croazia, Slovenia e Bosnia ed Erzegovina.

Sede eparchiale è la città di Križevci, dove si trova la cattedrale della Santissima Trinità. A Zagabria sorge la concattedrale dei Santi Cirillo e Metodio.

Il territorio è suddiviso in 46 parrocchie, raggruppate in 4 vicariati: Žumberak, Bosnia, Slavonia-Sirmia e Dalmazia.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il vicariato apostolico per i fedeli di rito bizantino del regno di Croazia fu eretto da papa Paolo V il 21 novembre 1611 con il breve Divinae Majestatis arbitrio.[2] Il vicariato aveva sede nel monastero di San Michele Arcangelo di Marča, nei pressi dell'odierna Ivanić-Grad.

La sede fu istituita in seguito all'adesione al cattolicesimo del vescovo Simeon Vratanja (fin ad allora dipendente dal patriarcato di Peć), che il 19 novembre 1611, a Roma, alla presenza del cardinale Roberto Bellarmino, sottoscrisse la professione di fede cattolica. Vratanja fu riconosciuto dalla Santa Sede come vescovo per tutti i fedeli greco-cattolici della Croazia, ma dipendente, come vicario, dal vescovo latino di Zagabria.[3]

La comunità di rito bizantino che aderì al cattolicesimo era multietnica, costituita principalmente da serbi, ma anche da croati, valacchi, albanesi e greci, che erano fuggiti dalle loro terre invase dagli Ottomani; il nucleo più consistente di fedeli greco-cattolici si trovava a Žumberak e nelle sue vicinanze.

Nel 1681 l'eparca Pavao Zorčić fondò a Zagabria il seminario eparchiale, sovvenzionato dall'imperatore Leopoldo I d'Asburgo.

Non mancarono momenti di tensione, in particolare con la Chiesa ortodossa serba. Al momento dell'unione, nel 1611, diversi preti e monaci dell'eparchia rifiutarono di riconoscere l'unione con Roma, rivolgendosi nuovamente al patriarcato di Peć. Anche alcuni degli eparchi succeduti a Simeon Vratanja solo formalmente osservarono l'unione, ma continuarono a mantenere buone relazioni con i patriarchi ortodossi.

Nel 1739 il monastero di Marča fu assalito e dato alle fiamme e l'eparca trasferì la propria sede a Pribić (oggi nel comune di Krašić). A causa delle pressioni del patriarcato serbo, molti fedeli ritornarono all'ortodossia, ma rimasero cattoliche la maggior parte delle comunità di Žumberak e dintorni.

Il 17 giugno 1777 con la bolla Charitas illa di papa Pio VI fu soppresso il vicariato apostolico e contestualmente fu eretta l'eparchia, con sede nella città di Križevci.

Originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Esztergom, l'11 dicembre 1852 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Zagabria.

Dopo la prima guerra mondiale, la giurisdizione degli eparchi di Križevci fu estesa a tutti i fedeli greco-cattolici del regno dei Serbi, Croati e Sloveni, sorto nel 1919 e diventato nel 1929 regno di Jugoslavia.

Il 25 luglio 1932, in forza del decreto Cum animum bonum della Congregazione per le Chiese Orientali, la sede eparchiale fu trasferita a Zagabria, dove fu eretta la concattedrale dei Santi Cirillo e Metodio. Questa decisione, rimasta lettera morta a causa degli eventi bellici e politici, fu ribadita il 24 maggio 1959 con un altro decreto della stessa Congregazione.[4]

Dopo la dissoluzione della Jugoslavia, ha ceduto porzioni del suo territorio a vantaggio di circoscrizioni ecclesiastiche di rito bizantino istituite in alcuni dei nuovi Stati formatisi: l'11 gennaio 2001 per l'erezione dell'esarcato apostolico di Macedonia (oggi eparchia della Beata Maria Vergine Assunta in Strumica-Skopje), e il 28 agosto 2003 per l'erezione dell'esarcato apostolico di Serbia e Montenegro (oggi eparchia di San Nicola di Ruski Krstur).

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Simeon Vratanja † (1607 - 1629)
  • Maxim Predojević † (1630 - 1642)
  • Gabrijel Predojević † (1642 - 1644)
  • Vasilije Predojević † (1644 - 1648)
  • Sava Stanislavić † (1648 - 1661)
  • Gabrijel Mijakić † (1663 - 1670)
  • Pavao Zorčić, O.S.B.M. † (20 novembre 1671[5] - 23 gennaio 1685[6] deceduto)
  • Marko Zorčić † (20 febbraio 1688[5] - 1688)
  • Isaija Popović, O.S.B.M. † (5 novembre 1689[5] - 1699 deceduto)
  • Gabrijel Turčinović, O.S.B.M. † (13 agosto 1701[5] - 1707)
  • Grgur Jugović, O.S.B.M. † (20 giugno 1709[5] - 1709)
  • Rafael Marković, O.S.B.M. † (2 gennaio 1712[7] - 1726)
  • Georg Vučinić, O.S.B.M. † (28 aprile 1729[7] - 1733)
  • Teophil Pašić, O.S.B.M. † (28 agosto 1738[8] - 15 maggio 1745 deposto)
    • Sede vacante (1745-1752)
  • Gabrijel Palković, O.S.B.M. † (4 agosto 1752 - 25 febbraio 1759 deceduto)
  • Bazilije Božičković, O.S.B.M. † (4 settembre 1759[9] - 9 maggio 1785[10] deceduto)
    • Sede vacante (1785-1789)
  • Josaphat Bastašić † (30 marzo 1789 - 28 agosto 1793[11] deceduto)
    • Sede vacante (1793-1795)
  • Silvester Bubanović † (22 settembre 1795 - 14 giugno 1810 deceduto)
    • Sede vacante (1810-1815)
  • Konstantin Stanić † (15 marzo 1815 - 31 luglio 1830 deceduto)
    • Sede vacante (1830-1834)
  • Gabrijel Smičklas † (1834 - 14 marzo 1856[12] deceduto)
  • Đorđe Smičklas † (21 dicembre 1857 - 20 aprile 1881 deceduto)
  • Ilija Hranilović † (15 marzo 1883 - 16 marzo 1889[13] deceduto)
    • Sede vacante (1889-1891)
  • Julije Drohobeczky † (17 dicembre 1891 - 18 maggio 1917 dimesso[14])
    • Sede vacante (1917-1920)
  • Dionýz Njarady † (1º maggio 1920 - 14 aprile 1940 deceduto)
    • Sede vacante (1940-1942)
  • Janko Šimrak † (9 maggio 1942 - 9 agosto 1946 deceduto)
    • Sede vacante (1946-1960)
  • Gabrijel Bukatko † (22 luglio 1960 - 2 marzo 1961 nominato arcivescovo coadiutore di Belgrado[15])
    • Sede vacante (1961-1983)
  • Slavomir Miklovš † (22 gennaio 1983 - 25 maggio 2009 ritirato)
  • Nikola Kekić (25 maggio 2009 - 18 marzo 2019 ritirato)
  • Milan Stipić, dall'8 settembre 2020[16]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'eparchia nel 2021 contava 23.000 battezzati.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 55.000 15.000.000 0,4 62 58 4 887 2 55 50
1969 62.000 ? ? 60 57 3 1.033 5 93 42
1980 48.680 ? ? 60 58 2 811 1 4 112 57
1990 48.870 ? ? 62 60 2 788 1 4 112 57
1999 48.775 ? ? 63 61 2 774 2 111 50
2000 48.905 ? ? 63 61 2 776 2 111 50
2001 42.579 ? ? 53 52 1 803 1 93 45
2002 37.174 ? ? 62 58 4 599 4 115 53
2003 42.603 ? ? 62 58 4 687 3 4 115 53
2004 15.311 ? ? 38 36 2 402 2 60 34
2009 21.509 ? ? 28 28 768 58 44
2013 21.270 ? ? 33 33 644 47 46
2016 21.121 ? ? 44 44 480 41 46
2019 21.000 ? ? 47 47 446 1 31 46
2021 23.000 ? ? 49 48 1 469 1 7 29 46

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dal sito web dell'eparchia Archiviato il 15 febbraio 2015 in Internet Archive..
  2. ^ Testo del breve in: Джуджар, Католицька Церква візантійсько-слов'янського обряду в Юґославії, pp. 162-163.
  3. ^ József Jekelfalussy, The Millennium of Hungary and Its People, 1897, p. 292.
  4. ^ I testi in latino dei due decreti in: Джуджар, Католицька Церква візантійсько-слов'янського обряду в Юґославії, pp. 185-187.
  5. ^ a b c d e (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 5, p. 317
  6. ^ Zorcsics nel sito di lexikon.katolikus.hu.
  7. ^ a b (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 5, p. 318
  8. ^ (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 6, p. 342
  9. ^ (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 6, p. 197
  10. ^ Božićković nel sito di lexikon.katolikus.hu.
  11. ^ Bastašić nel sito di lexikon.katolikus.hu.
  12. ^ Smičiklas nel sito di lexikon.katolikus.hu.
  13. ^ Hranilović nel sito di lexikon.katolikus.hu.
  14. ^ Nominato vescovo titolare di Poliboto.
  15. ^ Contetualmente nominato arcivescovo titolare di Mocisso.
  16. ^ Amministratore apostolico dal 18 marzo 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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