Diocesi di Iringa

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Diocesi di Iringa
Dioecesis Iringaënsis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Mbeya
 
VescovoTarcisius Ngalalekumtwa
Presbiteri99, di cui 81 secolari e 18 regolari
5.354 battezzati per presbitero
Religiosi173 uomini, 599 donne
 
Abitanti2.172.101
Battezzati530.094 (24,4% del totale)
StatoTanzania
Superficie32.202 km²
Parrocchie28
 
Erezione3 marzo 1922
Ritoromano
CattedraleSacro Cuore
IndirizzoP.O. Box 133, Iringa, Tanzania
Sito webdioceseofiringa.org
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Tanzania

La diocesi di Iringa (in latino Dioecesis Iringaënsis) è una sede della Chiesa cattolica in Tanzania suffraganea dell'arcidiocesi di Mbeya. Nel 2023 contava 530.094 battezzati su 2.172.101 abitanti. È retta dal vescovo Tarcisius Ngalalekumtwa.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende parte della regione di Iringa in Tanzania.

Sede vescovile è la città di Iringa, dove si trova la cattedrale del Sacro Cuore.

Il territorio è suddiviso in 28 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prefettura apostolica di Iringa fu eretta il 3 marzo 1922 con il breve Quae rei sacrae di papa Pio XI, ricavandone il territorio dal vicariato apostolico di Dar-es-Salaam (oggi arcidiocesi).

Il 28 gennaio 1935 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica di Dodoma (oggi arcidiocesi).

L'8 gennaio 1948 la prefettura apostolica fu elevata a vicariato apostolico con la bolla Digna sane di papa Pio XII.

Il 25 marzo 1953 il vicariato apostolico è stato elevato a diocesi con la bolla Quemadmodum ad Nos dello stesso papa Pio XII. Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Dar-es-Salaam.

Il 16 febbraio 1968 ha ceduto un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Njombe.

Il 18 novembre 1987 è entrata a far parte della provincia ecclesiastica di Songea, mentre il 21 dicembre 2018 di quella di Mbeya.

Il 22 dicembre 2023 ha ceduto un'ulteriore porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Mafinga.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Francesco Alessandro Cagliero, I.M.C. † (10 maggio 1922 - 22 ottobre 1935 deceduto)
  • Attilio Beltramino, I.M.C. † (18 febbraio 1936 - 3 ottobre 1965 deceduto)
    • Sede vacante (1965-1969)[1]
  • Mario Epifanio Abdallah Mgulunde † (23 ottobre 1969 - 9 marzo 1985 nominato arcivescovo di Tabora)
  • Norbert Wendelin Mtega (28 ottobre 1985 - 6 luglio 1992 nominato arcivescovo di Songea)
  • Tarcisius Ngalalekumtwa, dal 21 novembre 1992

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2023 su una popolazione di 2.172.101 persone contava 530.094 battezzati, corrispondenti al 24,4% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 27.443 400.000 6,9 42 2 40 653 77 19
1969 174.581 422.574 41,3 63 16 47 2.771 89 229 28
1980 225.387 658.000 34,3 56 20 36 4.024 93 288 28
1990 367.132 771.000 47,6 81 32 49 4.532 1 119 352 30
1999 518.372 2.171.241 23,9 101 53 48 5.132 1 134 485 32
2000 534.271 2.214.666 24,1 110 58 52 4.857 1 141 518 33
2001 550.324 2.258.959 24,4 102 54 48 5.395 1 148 518 33
2002 555.227 2.281.548 24,3 107 60 47 5.189 1 148 513 33
2003 568.349 2.305.373 24,7 102 57 45 5.572 1 155 502 33
2004 574.032 2.309.983 24,9 105 53 52 5.466 1 167 527 33
2006 588.439 2.367.962 24,9 92 53 39 6.396 1 206 549 33
2013 650.461 2.524.245 25,8 102 69 33 6.377 1 262 636 37
2016 683.248 2.547.022 26,8 97 69 28 7.043 1 344 626 38
2018 695.366 2.552.116 27,2 110 72 38 6.322 332 667 38
2019 711.549 2.570.007 27,7 115 86 29 6.187 1 361 707 39
2021 736.120 2.588.022 28,4 104 70 34 7.078 1 409 750 42
2023 530.094 2.172.101 24,4 99 81 18 5.354 173 599 28

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Durante la vacanza della sede, fu amministratore apostolico della diocesi il sacerdote Attilio Marinangeli, I.M.C., dal 17 marzo 1967 fino alla presa di possesso della diocesi da parte del vescovo Mgulunde. Annuario pontificio, 1969, p. 208.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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