Diocesi di Acmonia
Acmonia Sede vescovile titolare Dioecesis Acmoniensis Patriarcato di Costantinopoli | |
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Mappa della diocesi civile di Asia (V secolo) | |
Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XIX secolo |
Stato | Turchia |
Diocesi soppressa di Acmonia | |
Suffraganea di | Laodicea |
Eretta | circa IV secolo |
Soppressa | circa XII secolo |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Acmonia (in latino: Dioecesis Acmoniensis) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
Acmonia, corrispondente al villaggio di Ahatköy nella provincia di Uşak in Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Frigia Pacaziana nella diocesi civile di Asia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Laodicea.
La diocesi è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli fino al XII secolo.[1]
Diversi sono i vescovi noti di questa antica diocesi. Nel 434 il vescovo Proclo fu trasferito da Cizico al patriarcato di Costantinopoli; questo trasferimento suscitò le critiche di coloro che lo ritenevano contrario alle norme canoniche. Lo storico Socrate Scolastico, nella sua Historia ecclesiastica, difese la legittimità di quest'atto riportando una serie di precedenti, tra cui quello di Ottimo che venne trasferito dalla sede di Agdameias a quella di Antiochia di Pisidia. Questo trasferimento deve essere avvenuto prima del 375/377, epoca in cui Ottimo è già documentato come metropolita di Antiochia. Incerta tuttavia è l'interpretazione del termine Agdameias utilizzato da Socrate Scolastico: per Lequien si tratta della diocesi di Acmonia[2], per altri è invece la sede di Apamea di Pisidia[3], altri ancora ritengono si tratti della diocesi di Ecdaumava.[4]
Gennadio prese parte al concilio di Calcedonia del 451.[5] Teotimo sottoscrisse il decreto del patriarca Gennadio I contro i simoniaci nel 458/459.[6] Paolo fu tra i padri del concilio di Nicea del 787.[7] Eustazio prese parte ai concili di Costantinopoli dell'869-870 e dell'879-880 riguardanti il patriarca Fozio. Le scoperte sigillografiche hanno restituito il nome di altri due vescovi, Agapeto e Teodoro, vissuti fra il X e l'XI secolo.[8] Infine, una lunga iscrizione, trovata poco prima del 1978, riporta il nome del vescovo Sergio, vissuto approssimativamente agli inizi del X secolo.[9]
A questi vescovi Pétridès aggiunge, con il beneficio del dubbio, il vescovo Basilio, che prese parte al concilio ecumenico del 680. Negli atti il suo nome è indicato come vescovo di Κολωνίας Πακατιανης (Kolonias Pacazianes), sede inesistente. Pétridès propone di leggere Ακμωνίας (Akmonias) al posto di Kolonias.
Dal XIX secolo Acmonia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; il titolo non è più assegnato dal 2 aprile 1962.
Cronotassi
Vescovi greci
- Ottimo ? † (? - prima del 375/377 nominato metropolita di Antiochia di Pisidia)
- Gennadio † (menzionato nel 451)
- Teotimo † (menzionato nel 458/459)
- Basilio ? † (menzionato nel 680)
- Paolo † (menzionato nel 787)
- Eustazio † (prima dell'869 - dopo l'879)
- Sergio † (circa inizio del X secolo)
- Agapeto † (circa X-XI secolo)
- Teodoro † (circa XI secolo)
Vescovi titolari
- Jules-Alphonse Cousin, M.E.P. † (26 giugno 1885 - 15 giugno 1891 nominato vescovo di Nagasaki)
- John Carroll † (22 agosto 1893 - 11 maggio 1895 succeduto vescovo di Shrewsbury)
- John Baptist Morris † (18 aprile 1906 - 21 febbraio 1907 succeduto vescovo di Little Rock)
- Pierre-Eugène-Alexandre Marty † (4 agosto 1907 - 10 gennaio 1908 succeduto vescovo di Montauban)
- František Brusák † (1º maggio 1908 - 5 aprile 1918 deceduto)
- Bartholomew Stanley Wilson, C.S.Sp. † (4 gennaio 1924 - 28 ottobre 1938 deceduto)
- Peter Rogan, M.H.M. † (15 marzo 1939 - 18 aprile 1950 nominato vescovo di Buéa)
- Victor Petrus Keuppens, O.F.M. † (25 giugno 1950 - 10 novembre 1959 nominato vescovo di Kamina)
- Gilbert Ramanantoanina, S.J. † (12 gennaio 1960 - 2 aprile 1962 nominato arcivescovo di Fianarantsoa)
Note
- ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Parigi 1981: indice p. 482, voce Akmonia.
- ^ Oriens christianus, vol. I, col. 817.
- ^ W. Ensslin, Realencyclopädie XVIII, 1, col. 805. R. Pouchet, Basile le Grand, Rome 1992, p. 442, n. 6.
- ^ D. Stiernon, in Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, XXV, col. 772. Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 740.
- ^ Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 422.
- ^ Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 923.
- ^ Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 46.
- ^ Catalogue of Byzantine Seals at Dumbarton Oaks and in the Fogg Museum of Art, vol. III, 1996, pp. 24-25.
- ^ Georges Kiourtzian, Sergios d’Akmonia, un nouvel évêque en Phrygie Capatienne, in Revue des études byzantines, vol. 68 (2010), pp. 191-200.
Fonti
- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, p. 446
- (LA) Michel Lequien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi 1740, Tomo I, coll. 817-818
- (FR) Sophrone Pétridès, v. Acmonia, in Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. I, Parigi 1909, coll. 343-344
- (FR) Sylvain Destephen, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire 3. Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), Paris 2008