Diocesi di Plestia
Plestia Sede vescovile titolare Dioecesis Plestiensis Chiesa latina | |
---|---|
Vescovo titolare | Thomas Joseph Neylon |
Istituita | 1966 |
Stato | Italia |
Regione | Umbria |
Diocesi soppressa di Plestia | |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Plestia (in latino: Dioecesis Plestiensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Incerte sono le origini del cristianesimo a Plestia, antica città umbra a 99 miglia da Roma. Secondo la passio di san Feliciano, l'evangelizzazione del territorio plestino si deve al martire e protovescovo di Forum Flaminii, morto durante le persecuzioni dell'imperatore Decio (249-251).[1]
Gli eruditi hanno sempre riconosciuto l'esistenza di una diocesi di Plestia, benché a questa sede non venisse assegnato alcun vescovo.[2] Nel 1894 Theodor Mommsen pubblicò per la prima volta l'edizione critica degli atti dei tre concili celebrati nei primi anni di pontificato di papa Simmaco (498-514).[3] Tra i vescovi che presero parte ai concili del 499 e del 502 è presente anche Fiorenzo (Florentius), indicato nelle liste conciliari come vescovo Plestano[4], episcopus ecclesiae Plestanae[5] e episcopus ecclesiae Plestinae.[6] In base all'edizione del Mommsen[7], il vescovo Fiorenzo è stato attribuito alla diocesi di Plestia[8], mentre in precedenza veniva assegnato alla diocesi di Paestum[9].
Della diocesi non si hanno più notizie a partire dalla metà circa del V secolo, scomparsa sia per la guerra greco-gotica che devastò la regione, ma soprattutto per la crescita delle acque del lago Plestius che invase la città.[10] Secondo l'anonimo autore della vita di san Rinaldo, vescovo di Nocera agli inizi del XIII secolo, all'epoca dell'imperatore Ottone I (951-983) fu ricostituito il castrum di Plestea, che, assieme ad altri territori, andò a formare la diocesi di Nocera.[11] Questa informazione è ripetuta da Ludovico Jacobilli[12], da Ferdinando Ughelli[13] e da Francesco Lanzoni[14].
In una bolla di papa Innocenzo II del 1138, la chiesa di Santa Maria di Dignano, che corrisponde all'odierna chiesa di Santa Maria di Pistia, e che è tutto ciò che resta dell'antico castrum de Plestea, è annoverata tra i possedimenti di pertinenza della diocesi di Foligno.[15]
Dal 1966 Plestia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 6 luglio 2021 il vescovo titolare è Thomas Joseph Neylon, vescovo ausiliare di Liverpool.
Cronotassi
[modifica | modifica wikitesto]Vescovi residenziali
[modifica | modifica wikitesto]Vescovi titolari
[modifica | modifica wikitesto]- Leo Christopher Byrne † (31 luglio 1967 - 21 ottobre 1974 deceduto)
- Bruno Foresti † (12 dicembre 1974 - 2 aprile 1976 nominato arcivescovo di Modena e abate di Nonantola)
- Bolesław Filipiak † (1º maggio 1976 - 24 maggio 1976 nominato cardinale diacono di San Giovanni Bosco in via Tuscolana)
- John Nicholas Wurm † (25 giugno 1976 - 19 settembre 1981 nominato vescovo di Belleville)
- Anthony Michael Milone † (10 novembre 1981 - 14 dicembre 1987 nominato vescovo di Great Falls-Billings)
- Thaddeus Joseph Jakubowski † (16 febbraio 1988 - 14 luglio 2013 deceduto)
- Francisco José Villas-Boas Senra de Faria Coelho (17 aprile 2014 - 26 giugno 2018 nominato arcivescovo di Évora)
- Thomas Joseph Neylon, dal 6 luglio 2021
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dal sito Beweb - Beni ecclesiastici in web.
- ^ Mengozzi, Se Plestia fosse città vescovile, pp. 50-51.
- ^ Theodor Mommsen, Acta synhodorum habitarum Romae. A. CCCCXCVIIII DI DII, in Monumenta Germaniae Historica, Auctorum antiquissimorum, XII, Berolini, 1894, pp. 393-455.
- ^ Acta synhodorum habitarum Romae, p. 400, nº 44.
- ^ Acta synhodorum habitarum Romae, p. 409, nº 49.
- ^ Acta synhodorum habitarum Romae, p. 454, nº 42.
- ^ Anche la nuova edizione con traduzione italiana: Teresa Sardella, I canoni dei concili della Chiesa antica, vol. II, I concili latini, 1. Decretali, concili romani e canoni di Serdica, a cura di A. Di Berardino, Roma, 2008, pp. 245-314.
- ^ Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII, p. 453. Paul Fridolin Kehr, Italia pontificia, vol. VIII, p. 367. Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne, I, pp. 840-841. Czortek, Una presenza che fa storia…, p. 15. Giorgio Otranto, La cristianizzazione e la formazione delle diocesi in Umbria, in «Umbria cristiana. Dalla diffusione del culto al culto dei santi (secc. IV-X). Atti del XV congresso internazionale di studi sull'alto medioevo (Spoleto 2000)», Spoleto, 2001, I, pp. 132-133. Anche Beweb.
- ^ Ferdinando Ughelli, Italia sacra, vol. X, col. 156. Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia della loro origine sino ai nostri giorni, vol. XX, Venezia, 1866, p. 334. Più recentemente: Pietro Ebner, Chiesa, baroni e popolo nel Cilento, vol. I, Roma, 1982, p. 347.
- ^ Czortek, Una presenza che fa storia…, p. 18.
- ^ Czortek, Una presenza che fa storia…, p. 13, nota 22.
- ^ Di Nocera nell'Umbria e sua diocesi e cronologia de' Vescovi di essa Città, Foligno, 1653, p. 59.
- ^ Italia sacra, vol. I, seconda edizione, 1717, col. 1064. Ughelli riporta anche l'anno 1007 come quello della costituzione della diocesi di Nocera.
- ^ Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII, pp. 483-484.
- ^ Cappelletti, Le Chiese d'Italia della loro origine sino ai nostri giorni, vol. IV, p. 408. Mengozzi, Se Plestia fosse città vescovile, p. 46.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Mengozzi, Se Plestia fosse città vescovile, in Giuseppe Colucci, Delle antichità picene, tomo XI, Fermo, 1791, pp. 44-51
- Francesco Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. I, Faenza, 1927, pp. 453
- Andrea Czortek, Una presenza che fa storia. La Chiesa in Umbria dalle origini alla metà del XX secolo, Assisi, Cittadella Editrice, 2012
- (FR) Charles Pietri, Luce Pietri (ed.), Prosopographie chrétienne du Bas-Empire. 2. Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604), École française de Rome, 2 volumi, Roma, 1999-2000
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La sede titolare su Catholic Hierarchy
- (EN) La sede titolare su Gcatholic
- Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche su Beweb - Beni ecclesiastici in web (con informazioni sulla diocesi di Plestia)