Culla della civiltà

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Un affresco dell'antica Alessandria come culla di civiltà.

Le culle della civiltà sono le prime aree del pianeta in cui ebbe fine la civiltà neolitica, con il verificarsi della rivoluzione urbana; il sorgere delle prime città fu presto accompagnato da altre fondamentali modifiche del modo di vivere: l'invenzione della scrittura, lo sviluppo di strutture sociali complesse, imperniate su un sistema a classi, la costituzione dei primi stati, lo sviluppo delle architetture monumentali e la nascita delle scienze esatte.

In queste aree emersero quindi nuove forme di civiltà chiaramente diverse da quella neolitica. Nei luoghi considerati "culle della civiltà" il sorgere di queste innovazioni avvenne in maniera indipendente rispetto ad altre regioni del mondo.

Sono abitualmente considerate "culle della civiltà"[1] la Mesopotamia, l'Egitto[2], le valli del Fiume Indo[3] e del Fiume Giallo[4], il Mesoamerica[5] e, secondo alcuni autori, anche la zona centrale della Cordigliera delle Ande, non sempre inserita in questa lista a causa del mancato uso della scrittura, caratteristico invece delle altre cinque regioni[6].

Una singola o molteplici culle?

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Le "culle della civiltà"

La storiografia più tradizionale considerava "culla della civiltà" la sola Mezzaluna fertile, ossia l'area che va dalla Mesopotamia alla Palestina, in quanto si pensava che lo sviluppo della civiltà urbana e l'invenzione della scrittura avessero avuto origine da quest'area e solo dopo si diffusero in altre regioni del mondo[7].

Questo concetto di "singola culla della civiltà" è oggi criticato, dato che è ormai appurato che la civiltà urbana e la scrittura si svilupparono in maniera indipendente in diverse regioni e in vari continenti. In particolare, sono oggi chiamate "culle della civiltà" le seguenti regioni:

La regione centrale delle Ande, pur essendo una delle prime aree in cui si svilupparono città, non sempre è inserita in questa lista, a causa del mancato uso della scrittura.

Mentre nelle regioni anzidette si verificò il passaggio alla civiltà urbana, in vastissime aree del globo continuavano la loro vita tradizionale comunità nomadi i cacciatori-raccoglitori, e dunque di tipo paleolitico, e gruppi umani caratterizzati da una civiltà agricola non urbana, ossia di tipo neolitico.

Le popolazioni nomadi, sedentarie ed urbane continuarono a interagire considerevolmente e non è sempre possibile effettuare una rigida divisione tra i differenti gruppi culturali.

Il filosofo Karl Jaspers individua tuttavia come «culla della civiltà» il periodo della storia umana da lui detto «assiale», in cui tali diverse civiltà, pur separate e in maniera autonoma l'una dall'altra, si svilupparono parallelamente ed elaborarono tematiche comuni.[8]

Tavola cronologica delle culle della civiltà urbana

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Nella tavola cronologica seguente sono mostrati i vari periodi culturali delle culle della civiltà urbana, dalle prime manifestazioni alle civiltà che con esse ebbero continuità culturale[9].

CaralMayaOlmechiDinastia JìnDinastia HanDinastia QinDinastia ZhouDinastia ShangCultura di ErlitouCiviltà vedicaCiviltà della valle dell'IndoEgitto (provincia romana)Egitto tolemaicoPeriodo tardo dell'EgittoTerzo periodo intermedioNuovo Regno (Egitto)Secondo periodo intermedioMedio Regno (Egitto)Primo periodo intermedioAntico Regno (Egitto)Periodo Protodinastico (Egitto)Cultura di NagadaAssiriImpero BabiloneseAccadiSumeriAndeMesoamericaCinaIndoEgittoMesopotamia

Il termine civiltà deriva dal latino civilĭtas,[10], collegato etimologicamente a civitas, ossia "città"[11]. L'etimologia del termine "civiltà" riporta dunque al modo di vivere delle comunità cittadine. Il termine ha esteso però il suo significato ed oggi comunemente indica la forma particolare con cui si manifesta la vita materiale, sociale e spirituale d’un popolo (eventualmente di più popoli uniti in stretta relazione) – sia in tutta la durata della sua esistenza sia in un particolare periodo della sua evoluzione storica – o anche la vita di un’età, di un’epoca.

Per definire una società come una "civiltà", differenziandola da una società primitiva, abitualmente si presuppone l'utilizzo di pratiche agricole e la costruzione di insediamenti urbani, come conseguenza della Rivoluzione neolitica.[12] Questo postula che non esista una singola "culla", ma diversi sviluppi indipendenti della civiltà, che vide come primo esempio quello del Vicino Oriente, evoluzione ultima di una cultura di tipo neolitico. Esistono dispute su quanto si siano influenzate a vicenda le prime civiltà nella Mezzaluna Fertile e l'Estremo Oriente. Mentre le civiltà delle Ande e del Mesoamerica sono accettate come civiltà che sono emerse senza alcun contatto con quelle in Eurasia. Se si esige la scrittura come prerequisito per definire la civiltà, allora la prima "culla" è la civiltà sumerica (Gemdet Nasr) seguita dal periodo arcaico dell'Egitto (Prima Dinastia).

Secondo alcuni studi, si possono definire "culle della civiltà" anche l'Armenia[13], la Grecia e l'altopiano della Persia.

La "Mezzaluna Fertile" viene citata spesso da studiosi occidentali, mediorientali e orientali come la "culla della civiltà".

Storia del concetto: "culla della civiltà"

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Lo stesso concetto di 'culla della civiltà' è soggetto di molti dibattiti.

L'espressione "culla della civiltà" gioca un certo ruolo nel misticismo nazionale, ed è stata impiegata, ad esempio, nel nazionalismo Hindi (In Search of the Cradle of Civilization 1995), dal nazionalismo taiwanese (Taiwan — The Cradle of Civilization[14] 2002), ma anche molto spesso nella pseudostoria esoterica come avviene ad esempio nel caso dell'Urantia, libro che reclama il titolo di "secondo Eden", oppure nella pseudoarcheologia che circonda la Britannia megalitica (Christopher Knight Civilization One 2004, Ancient Britain: The Cradle of Civilization 1921).

L'affermarsi della sedentarietà

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Lo stesso argomento in dettaglio: Rivoluzione neolitica e Calcolitico.

I primi segni di un processo di sedentarietà possono essere rintracciati nelle regioni attorno al Mar Mediterraneo già dal 12000 a.C., quando la cultura natufiana divenne sedentaria e cominciò ad evolvere verso una società agricola attorno al 10000 a.C.[15]. L'importanza dell'acqua come mezzo per assicurarsi una fornitura abbondante e stabile di alimento, a causa delle condizioni favorevoli per la caccia, la pesca e la raccolta di risorse, includendo cereali, fornirono una economia ad ampio spettro iniziale, che avviò la creazione di villaggi permanenti.[16]

Lo stesso argomento in dettaglio: Periodo di Uruk e Sumeri.
Lo stesso argomento in dettaglio: Antico Egitto.
Lo stesso argomento in dettaglio: Civiltà della valle dell'Indo ed Età del ferro in India.
Mohenjo-daro
Lo stesso argomento in dettaglio: Cultura di Erlitou.

Nella storia delle Americhe, le civiltà vennero stabilite molto tempo dopo la comparsa di popolazioni umane nel continente. Alcune grandi civiltà di tipo centralizzato si svilupparono nell'Emisfero occidentale: Norte Chico, Chavin, Nazca, Moche, Huari, Chimu, Tiahuanaco, Aymara e Inca nelle Ande centrali (Peru e Bolivia); Muisca in Colombia; Olmechi, Toltechi, Mixtechi, Zapotechi, Aztechi e la civiltà Maya nell'America Centrale.

Caral del Chico Norte, la più antica civiltà nota nell'Emisfero occidentale.

La cultura più antica dell'America Meridionale, come anche dell'Emisfero occidentale nella sua interezza, era la cultura del Chico Norte che era formato da diversi insediamenti interconnessi nella costa del Perù, includendo i centri urbani di Aspero e Caral. La presenza di Quipu (un mezzo di registrazione utilizzato nelle Ande) nella località Caral indica la sua potenziale influenza sulle società andine posteriori, ed attesta anche l'antichità di questo unico mezzo di registrazione. Si pensa che le piramidi di pietra sui siti siano contemporanee alle piramidi di Giza. In modo inusuale tra le città delle Ande, nel Chico Norte non è stata trovata traccia di fortificazioni, oppure dell'esistenza di armi, attrezzature per la guerra, o danni da esse causate.

Quattro grandi antiche civiltà

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  1. ^ Valgano come esempi:
    • Stefan Kubik, Supramolecular Chemistry in Water (capitolo The control of water), John Wiley & Sons, 2019. ISBN 9783527344673. In questo testo sono considerate culle della civiltà: la Mezzaluna fertile, la valle dell'Indo, la valle del Fiume Giallo, la Mesoamerica, le Ande centrali.
    • James O'Kon, The Lost Secrets of Maya Technology, Red Wheel / Weiser, 2012. ISBN 9781601636102. In questo testo sono considerate culle della civiltà: Mesoamerica, Mesopotamia, Egitto, India, Cina
  2. ^ Le terre d'Egitto e della Mesopotamia vengono spesso riunite nell'espressione "Mezzaluna Fertile". L'epoca in cui Egitto e Mesopotamia sono considerate culle della civiltà è il periodo Calcolitico del Medio Oriente, periodo Ubaid
  3. ^ Indus River Valley Civilizations, su history-world.org. URL consultato il 10 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2012).
  4. ^ Ancient China: The Yellow River Culture, su wsu.edu, www.wsu.edu. URL consultato il 10 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 1999).
  5. ^ Joel W. Palka, Dalla A alla Z dell'antica Mesoamerica, Spaventapasseri, 2010 (pagina IX). ISBN 9781461671732.
  6. ^ Mann, Charles C. 1491: New Revelations of the Americas Before Columbus. Vintage Books. (2006) pp. 199–212. ISBN 978-1-4000-3205-1-
  7. ^ The Rise Of Civilization In The Middle East And Africa, su history-world.org. URL consultato il 18 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2009).
  8. ^ Salvatore Alessi, Karl Jaspers. Dalla politica alla storia, in "Dialeghesthai", 2020, ISSN 1128-5478 (WC · ACNP).
  9. ^ Fonti per la tabella cronologica:
    • (EN) Egyptian Timeline, su wsu.edu, Washington State University. URL consultato il 18 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2011).
    • (EN) History Timeline, su www-chaos.umd.edu, Université du Maryland.
    • (EN) Timeline of India, su kamat.com.
    • (EN) Mesopotamian Timeline, su wsu.edu, Washington State University, 1993. URL consultato il 18 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2011).
  10. ^ Culla della civiltà, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  11. ^ Attraverso civilis e questo da civis.
  12. ^ L'agricoltura sembra essersi sviluppata in un buon numero di aree non connesse nel mondo, piuttosto che come risultante del trasferimento di tecnologie da un unico centro, (Britannica 15th edition, 13:172, "The History of Agriculture")
  13. ^ The Near East: Archaeology in the "Cradle of Civilization", Charles Keith Maisels, Routledge 1993, ISBN 0415047420
  14. ^ (ZH) Shengyi (勝義) Lin (林) e Xianrong (顯榮) He (何), 臺灣--人類文明原鄉 [Taiwan — The Cradle of Civilization], Taiwan gu wen ming yan jiu cong shu (臺灣古文明研究叢書), Taipei, Taiwan fei die xue yan jiu hui (台灣飛碟學硏究會), 2001, ISBN 978-957-30188-0-3, OCLC 52945170.
  15. ^ The Natufian Culture in the Levant, Threshold to the Origins of Agriculture
  16. ^ La protohistoire de l'Europe, Jan Lichardus et al., Presses Universitaires de France, Paris. ISBN 84-335-9366-8, 1987, chapter II.2
  • (EN) Cradle of Civilization, Samuel Noah Kramer, Little Brown & Co (1969), ISBN 0316326178
  • (EN) In Search of the Cradle of Civilization, Georg Feuerstein, Quest Books (2001), ISBN 0835607410
  • (EN) The Cradle of Civilization (Lifepac History & Geography Grade 6), Ethel Hofflund, Alpha Omega Publications (2001), ISBN 0867175524

Voci correlate

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