Cotonou
Cotonou comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Dipartimento | Litorale | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Luc Atrokpo (UP) dal 06/06/2020 | |
Territorio | ||
Coordinate | 6°21′00″N 2°25′59.88″E / 6.35°N 2.4333°E | |
Altitudine | 3 m s.l.m. | |
Superficie | 79 km² | |
Abitanti | 2 401 067 (2017) | |
Densità | 30 393,25 ab./km² | |
Altre informazioni | ||
Fuso orario | UTC+1 | |
Cartografia | ||
Sito istituzionale | ||
Cotonou è la città più popolosa del Benin.
Situata nella parte sud-orientale del paese, tra l'Oceano Atlantico e il lago Nokoué (dipartimento di Littoral), ha una popolazione di 2.401.067 abitanti (censimento 2017). Benché la capitale ufficiale del Benin sia Porto-Novo, Cotonou è considerata la capitale economica del paese: qui hanno sede il palazzo presidenziale, gran parte dei servizi governativi e le sedi diplomatiche.
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
In lingua fon Kùtɔ́nû significa imboccatura del fiume della morte.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Fin dal XVIII secolo Cotonou era dominata dal regno del Dahomey. Nel 1851 i francesi fecero un trattato con il re del Dahomey Gezo che permetteva loro di utilizzare Cotonou come base commerciale per i loro commerci nella zona. Nel 1883 la marina francese occupò la città, anticipando così le forze inglesi. Cotonou dà il nome alla Convenzione di Cotonou, firmata nel 2000.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Le manifatture della città producono olio di palma, birra, manufatti tessili e cemento. Qui si assemblano autoveicoli e biciclette e sono presenti anche delle segherie. Si esportano prodotti petroliferi, la bauxite ed il ferro.
A Cotonou si trovano inoltre il principale porto del Benin e l'aeroporto internazionale. Un altro polo di attrazione della città è il celebre mercato di Dantokpa, il più grande mercato a cielo aperto dell'Africa Occidentale.
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
La città era collegata tramite una linea ferroviaria a Parakou.
Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]
Cotonou è sede del più importante e trafficato aeroporto nazionale, l'Aeroporto Internazionale Cardinal Bernardin Gantin-Cadjehoun, che consente di raggiungere alcuni dei maggiori scali nazionali, è inoltre l'unico scalo aeroportuale internazionale dal quale è possibile raggiungere alcuni dei maggiori aeroporti africani, l'Europa, in Belgio e Francia, e la Turchia. La struttura è intitolata al cardinale Bernardin Gantin, figura di spicco nel mondo ecclesiastico del Benin.
Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]
Lungo le strade di questa città scorrazzano gli originali moto-taxi chiamati zémigiàn (dal fon "prendimi e portami là"). Sono distinguibili dalla casacca gialla del motociclista.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Cotonou è gemellata con:
Taipei, dal 1967
Lagos
Salvador de Bahia, dal 1987
Atlanta, dal 1995
Rosny-sous-Bois, dal 2006
Ginevra, dal 2018
Cotonou ha accordi di cooperazione con:
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Comune di Creteil - Gemellaggi, su ville-creteil.fr.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Cotonou
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su mairiedecotonou.com.
- Cotonou, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Cotonou, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 141929622 · LCCN (EN) n83040649 · GND (DE) 4264312-0 · BNF (FR) cb11883016f (data) · J9U (EN, HE) 987007536661805171 (topic) |
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