Chloë des Lysses

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Chloë des Lysses
Chloë des Lysses
Dati biografici
Nome di nascitaNathalie Boët
NazionalitàBandiera della Francia Francia
Dati fisici
Capellibruni
Seno naturale
Dati professionali
Altri pseudonimiNathalie Wood
Chloé
Chloe Delys
Nathalie Boisdevant
Nathalie Boët
Katya

Chloë des Lysses, pseudonimo di Nathalie Boët (Tolone, 29 giugno 1972), è una fotografa, giornalista ed ex attrice pornografica francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cominciò la propria carriera lavorativa come attrice pornografica[1], professione che esercitò prevalentemente nel 1993.

Dopo aver girato alcuni film porno con importanti registi del settore come Michel Ricaud e Mario Salieri prima di stabilirsi a Parigi, prese parte a due sitcom per l'emittente televisiva M6 (Caroline et ses Copains, un pastiche di Hélène e i suoi amici) prima di incontrare Gérard Jubert, fondatore della rivista L'Éléphant rose, che fu il primo ad assumerla come libera professionista. Nel 1996 e 1998, lavorò come fotografa. Talvolta partecipava alle sessioni come modella[2] per la realizzazione di servizi fotografici hard dove veniva spesso sodomizzata, raccolti nei libri illustrati Porn Art[3], con prefazione di Gilles Néret, e Porn Art 2[4] o, nel 2005, per partecipare a un evento speciale: Art Press X-Elles, le sexe par les femmes.

Dal 1993 al 2000 fu freelance per molte riviste, ottenendo la tessera da giornalista nel 1999 dopo aver ripreso gli studi all'École du multimedia di Parigi. Nel 2001 Chloë fu tra i membri della giuria del premio Prix Sade, vinto da Catherine Millet.[5]

Quindi si specializza nella fotografia, senza abbandonare inizialmente l'universo erotico. Girò un video di pornografia gonzo messo online dal sito hard streaming.com. Ha anche realizzato ritratti di celebrità dello spettacolo, in particolare quelli di Charlotte Gainsbourg per La Republica XL di luglio-agosto 2010[6].

Il gruppo musicale Tanger le ha dedicato la canzone Chloë des Lysses inclusa nell'album La Mémoire insoluble[7].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Sade: revu et corrigé pour les filles: traité d'éducation et punitions, si méritoires (in coll. con Jean-Claude Baboulin, prefazione di Jérôme Sans) Parigi, Scali, coll. "Love books", 2006.
  • (co-autrice con lo pseudonimo Lillith Alighieri insieme a Philippe Vuillemin) Bêtes de sexe!: la sexualité des animaux expliquée aux humains, Glénat, 2011, ISBN 978-2-7234-7843-4

Articoli[modifica | modifica wikitesto]

  • Lettre ouverte à Virginie Despentes su Lincorrect.org[8]
  • Gonzaï, numero 36, Spécial punk français: «Les plus beaux clichés nudistes de l’enfant terrible de la photo française»[9]

Libri fotografici[modifica | modifica wikitesto]

  • The Pimp Cook Book, Grenoble, Glénat, 2009. ISBN 978-2-7234-6494-9
  • (con Vincent Tannieres) La Pizza des grands chefs, Laymon, 2013[10]

Esposizioni artistiche[modifica | modifica wikitesto]

  • 2005, Girls Girls Girls presso il Centro d'arte moderna di Neuchâtel
  • 2015, Dirty Harry Vol. 1 presso il n. 59 di rue Rivoli a Parigi[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chloë des Lysses, su imdb.com. URL consultato il 12 febbraio 2017.
  2. ^ Chloë des Lysses - Other works, su imdb.com. URL consultato il 12 febbraio 2017.
  3. ^ Dahmane; Gilles Néret; Chloë des Lysses. Porn Art, Alixe, 2003
  4. ^ (FR) Porn Art 2. Chloe des Lysses par Dahmane, su Alixe Studio Bookshop. URL consultato il 12 febbraio 2017.
  5. ^ Réponse de BibiloSés@me sur le prix littéraire "Prix Sade", su questionpoint.org. URL consultato il 12 febbraio 2017.
  6. ^ (FR) Charlotte Gainsbourg, su fr.pinterest.com. URL consultato il 12 febbraio 2017.
  7. ^ (FR) Tanger (2) - La Mémoire Insoluble, su discogs.com. URL consultato il 1º giugno 2021.
  8. ^ Chloë des Lysses, Lettre ouverte à Virginie Despentes, su lincorrect.org, 8 marzo 2020. URL consultato il 23 settembre 2020..
  9. ^ Gonzaï n°36 : spécial punk français, su gonzai.com. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  10. ^ (FR) Pizzas des grands chefs - Vincent Tannieres & Chloe Des Lysses - Librairie Ombres Blanches, su ombres-blanches.fr. URL consultato il 1º giugno 2021.
  11. ^ Exposition Dirty Harry Vol 1, su fr.scribd.com. URL consultato il 12 febbraio 2017.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN34594402 · ISNI (EN0000 0000 0023 1889 · BNF (FRcb13086727n (data) · WorldCat Identities (ENviaf-34594402