Chiesa di Santa Maria dei Battuti (San Vito al Tagliamento)

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Chiesa di Santa Maria dei Battuti
Facciata di Santa Maria dei Battuti
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneFriuli-Venezia Giulia
LocalitàSan Vito al Tagliamento
Coordinate45°54′54″N 12°51′27.65″E / 45.915°N 12.85768°E45.915; 12.85768
Religionecattolica
TitolareMaria
Diocesi Concordia-Pordenone

La chiesa di Santa Maria dei Battuti è un edificio religioso, ora sconsacrato, di San Vito al Tagliamento.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Particolare del portale d'ingresso, con la Vergine che protegge con il suo mantello i membri della Confraternita dei Battuti

La chiesa è parte della più estesa struttura dell'ospedale dei Battuti, che comprendeva anche una chiesa più antica, di cui rimangono lacerti di antichi affreschi del XIV secolo. Sorge alla fine del 1400 e ospita il ciclo di affreschi dell'Amalteo e del Pordenone. Dieci anni dopo si decora interamente la chiesa.

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

Il portale fu realizzato da Giovanni Antonio Pilacorte nel 1493; ; gli stipiti sono intagliati con motivi floreali e medaglioni con i santi Vito e Modesto, protettori della città. La lunetta, sormontata da un Padre Eterno, al centro, dall’ arcangelo Gabriele, a sinistra, e dalla Vergine, a destra, contiene un bassorilievo con la Madonna della Misericordia.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno, con il presbiterio
Schema degli affreschi dell'abside.
Pareti del Coro
1 - Sant'Anna e San Gioacchino scacciati dal Tempio
2 - Nascita della Vergine
3 - Presentazione della Vergine al Tempio
4 - Sposalizio
5 - Annunciazione
6 - Visitazione
7 - Adorazione dei Magi
8 - Fuga in Egitto
9 - Gli Apostoli meravigliati assistono all'Assunzione della Vergine

Cupola
a - Abramo fugge da Sodoma
b - Daniele nella fossa dei leoni
c - Sacrificio di Isacco
d - Melchisedec

L'interno è costituito da un'unica navata.

Il presbitero è completamente affrescato con le Storie di Maria, lavori del pittore Pomponio Amalteo, che divennero famosi in breve tempo e furono anche citati dal Vasari:

«Nel castello di S. Vito sua patria, lontano da Udine venti miglia, dipinse a fresco nella chiesa di S. Maria la capella di detta Madonna, con tanto bella maniera e sodisfazzione d’ognuno, che ha meritato dal reverendissimo cardinale Marino Grimani, patriarca d’Aquileia e signor di S. Vito, esser fatto de’ nobili di quel luogo.»

Ai lati dell'arco che conduce al presbiterio ci sono le raffigurazioni di Davide, a sinistra, e di san Paolo, a destra, sempre affrescati dall'Amalteo.

L'altare con le statue della Beata Vergine e dei santi Pietro e Giovanni Battista è opera di Pietro Baratta del 1707; gli altorilievi del paliotto raffigurano la Madonna della Misericordia che offre riparo ai membri della Confraternita sotto il suo mantello. Ai lati si possono vedere la Natività, la Circoncisione e putti musicanti.

La chiesa è ora sconsacrata e viene utilizzata come sede di mostre.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guida rossa, Friuli-Venezia Giulia, Milano, Touring Club editore, 1999, pp. 449-450, ISBN 88-365-1162-7.
  • Friuli Venezia Giulia - Guida storico artistica naturalistica, Bruno Fachin Editore, 2004, pp. 93-95, ISBN 88-85289-69-X.

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