Chiesa di Sant'Ilario (Varano de' Melegari)

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Chiesa di Sant'Ilario
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàViazzano (Varano de' Melegari)
Indirizzovia Sant'Ilario
Coordinate44°41′13.2″N 10°03′05.8″E / 44.687°N 10.051611°E44.687; 10.051611
Religionecattolica di rito romano
Titolaresant'Ilario
Diocesi Parma
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzioneentro il XIII secolo
CompletamentoXIX secolo

La chiesa di Sant'Ilario è un luogo di culto cattolico dalle forme neoclassiche, situato in via Sant'Ilario a Viazzano, frazione di Varano de' Melegari, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Berceto-Fornovo-Medesano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo di culto fu originariamente costruito in epoca medievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 1230, quando la cappella fu citata nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma[1] tra le dipendenze della pieve di Fornovo.[2]

Nel 1494 fu menzionata per la prima volta la dedicazione della chiesa a sant'Ilario.[1]

Tra il XVIII e il XIX secolo l'edificio fu ristrutturato e ampliato, allungando la navata.[1]

Intorno alla metà del XX secolo il tempio fu sottoposto a interventi di restauro.[1]

Nel 1965 fu edificata in continuità con la chiesa sul lato sinistro la casa della gioventù; i lavori comportarono la modifica del fianco nord dell'edificio, cui fu addossato un porticato.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata e lato nord
Facciata e lato nord

La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da una cappella sul lato destro, con ingresso a ovest e presbiterio a est.[1]

La semplice e asimmetrica facciata a capanna, quasi completamente intonacata, è caratterizzata dalla presenza dell'ampio portale d'ingresso lievemente decentrato, delimitato da una cornice in pietra e sormontato da un architrave in aggetto; più in alto si apre una piccola bifora ad arco a tutto sesto, scandita da un pilastrino centrale; in sommità si eleva il frontone triangolare in laterizio di coronamento.[1]

Sulla destra si erge su quattro ordini, separati da fasce marcapiano e ornati con specchiature rettangolari, l'alto e massiccio campanile in mattoni; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso grandi monofore ad arco a tutto sesto; a coronamento si eleva nel mezzo, oltre il cornicione modanato in aggetto, un'aguzza guglia piramidale in rame, tra quattro piccoli pinnacoli posti sugli spigoli.[1]

Dal lato sinistro intonacato aggetta un porticato ad arcate a sesto ribassato, rette da pilastri in mattoni, aggiunto nel 1965.[1]

All'interno la spoglia navata, coperta da un soffitto piano retto da travi lignee, è affiancata sulla destra dall'ampia arcata a tutto sesto della cappella laterale, chiusa superiormente da una volta a botte; di fronte, è presente la simmetrica arcata di una nicchia poco profonda.[1]

Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale a tutto sesto, delimitato da una cornice in laterizio; l'ambiente, coperto da una volta a botte, ospita l'altare maggiore ligneo a mensa del 1970 circa, decorato anteriormente con un altorilievo raffigurante la Cena in Emmaus;[1] sul fondo si staglia all'interno di un'ancona barocca la pala rappresentante la Vergine tra i santi Ilario e Antonio abate, realizzata nei primi anni del XVII secolo da un ignoto pittore cremonese.[3]

La chiesa accoglie un altro dipinto di pregio, raffigurante Il Crocefisso tra i santi Gerolamo, Teresa d'Avila e Giuseppe, eseguito nel 1670 da pittore ignoto; nella sagrestia è inoltre conservato un armadio ligneo seicentesco.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k Chiesa di Sant'Ilario "Viazzano, Varano de' Melegari", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 agosto 2018.
  2. ^ Viazzano, su comune.varano-demelegari.pr.it. URL consultato il 30 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2018).
  3. ^ a b Viazzano, su prolocovarano.it. URL consultato il 30 agosto 2018.

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