Chiesa di San Martino (Traversetolo)
| Chiesa di San Martino | |
|---|---|
 | |
| Stato |  Italia
|
| Regione | Emilia-Romagna |
| Località | Traversetolo |
| Indirizzo | via San Martino 15 |
| Coordinate | 44°38′24.9″N 10°22′52.2″E / 44.64025°N 10.381167°E |
| Religione | cattolica di rito romano |
| Titolare | san Martino di Tours |
| Diocesi | Parma |
| Consacrazione | 1929 |
| Fondatore | famiglia Baratti |
| Architetto | Alfredo Provinciali |
| Stile architettonico | neoromanico |
| Inizio costruzione | X secolo |
| Completamento | 1929 |
La chiesa di San Martino, nota anche come pieve di Traversetolo, è un luogo di culto cattolico dalle forme neoromaniche, situato in via San Martino 15 a Traversetolo, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Traversetolo-Neviano Arduini.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'originario luogo di culto romanico fu probabilmente edificato nel X secolo, forse per volere della potente famiglia Baratti;[1] la prima testimonianza[2] della sua esistenza risale infatti al 1005.[3]
L'importanza della chiesa crebbe nei secoli successivi: nel 1230[4] dipendevano dalla pieve 7 cappelle del circondario: Guardasone, Vignale, Bottone, Torre, Sivizzano, Cazzola e Rivalta;[3] a esse si aggiunse anche Bannone entro il 1354.[5]
Nel 1434 l'edificio, sviluppato su tre navate precedute da quadriportico, fu ristrutturato senza stravolgimenti, mentre nel 1669 fu modificato completamente in stile barocco e riconsacrato dal vescovo Carlo Nembrini al termine dei lavori nel 1673.[1]
Nel 1832 la chiesa fu danneggiata da un terremoto e conseguentemente sottoposta a lavori di restauro.[1]
Nel 1906 fu demolito il campanile romanico e fu innalzata al suo posto l'attuale torre campanaria.[1]
Nel 1928 il luogo di culto, ormai inadeguato a ospitare la popolazione di Traversetolo, fu quasi completamente abbattuto, conservando solo le cappelle laterali, mentre al suo posto fu eretto un nuovo edificio in stile neoromanico, su progetto dell'ingegner Alfredo Provinciali; la chiesa, completata l'anno seguente, fu solennemente consacrata il 3 agosto del 1929 alla presenza del vescovo Guido Maria Conforti.[1]
Nei decenni successivi furono effettuati alcuni lavori all'interno della struttura: nel 1935 fu rialzato il presbiterio, nel 1947 fu realizzata accanto alla navata sinistra la cappella battesimale, conclusa nel 1978, e tra il 1960 e il 1972 furono coperti gli affreschi ottocenteschi ancora presenti.[6]
Il 25 e il 27 gennaio del 2012 alcune scosse di terremoto danneggiarono l'edificio, che fu ristrutturato e consolidato strutturalmente nel 2014.[6]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
La chiesa si sviluppa su un impianto basilicale a tre navate affiancate sulla sinistra da due cappelle laterali, con ingresso principale a ovest e presbiterio absidato a est.[6]
La simmetrica facciata a salienti, rivestita in mattoni e conci di pietra, è caratterizzata dalla presenza del protiro che inquadra l'ampio portale d'ingresso principale, sormontato dalla lunetta di San Martino; superiormente è collocato un ampio rosone, mentre ai lati si aprono due alte monofore ad arco a tutto sesto; in sommità corre un motivo ad archetti pensili in pietra grigia.[6]
Dal fianco destro in laterizio, scandito da una serie di monofore, aggetta il ramo del transetto, al cui centro è collocato il portale d'accesso secondario in pietra grigia, profondamente strombato e coronato dalla lunetta del Buon pastore; al di sopra è posta una grande trifora con sottili colonnine, mentre in sommità corre un motivo ad archetti pensili in mattoni.[6]
Dal fianco sinistro aggettano le due cappelle laterali e la sagrestia, rivestite interamente in laterizio; il lato occidentale della prima cappella è caratterizzato dalla presenza di un piccolo portale d'accesso, delimitato da cornice in pietra e coronato dalla pregevole lunetta dei Leoni, unica testimonianza conservatasi integra dell'edificio romanico originario; il bassorilievo, risalente al XII secolo, raffigura allegoricamente la lotta tra il Bene, simboleggiato da due leoni, e il Male, rappresentato da due serpenti avvinghiati.[3] Più avanti si eleva in corrispondenza del ramo del transetto l'alta cappella della Beata Vergine Assunta, absidata e decorata con lesene e trabeazione classica.[7]
Sul retro si innalza in corrispondenza del presbiterio il campanile novecentesco, intonacato in corrispondenza della cella campanaria, che si apre sui quattro lati attraverso eleganti bifore balaustrate.[6]
All'interno l'alta navata centrale, coperta da un soffitto a capriate lignee, è suddivisa dalle laterali, chiuse da volte a crociera, attraverso una serie di arcate in mattoni rette da colonne in pietra di Sarnico; in sommità i capitelli a cubo scantonato sono decorati con i monogrammi di Cristo.[7]
Il presbiterio, leggermente rialzato, è coperto da una volta a crociera dipinta; sul fondo l'abside, affiancato da deambulatorio, è ornato sul catino da un affresco raffigurante Cristo Pantocratore.[7] Alla sinistra del presbiterio si trova l'organo a canne, costruito dalla ditta Michelotto nel 1974 e dalla stessa restaurato nel 2009; dispone di 28 registri su due manuali e pedale ed è a trasmissione elettrica.[8]
Accanto alla navata sinistra si aprono la cappella battesimale e, in corrispondenza del transetto, quella della Beata Vergine Assunta, coperta da una cupola decorata con pregevoli affreschi, dipinti da Pier Antonio Bernabei intorno al 1610.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f La storia della chiesa di Traversetolo, su parrocchiaditraversetolo.it. URL consultato il 16 agosto 2016.
- ^ Atto di donazione del vescovo di Parma Sigefredo II
- ^ a b c Pieve di San Martino, su turismo.comune.parma.it. URL consultato il 16 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2016).
- ^ Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma
- ^ Purificazione della B.V. Maria in Bannone, su parrocchiaditraversetolo.it. URL consultato il 9 giugno 2017.
- ^ a b c d e f Chiesa di San Martino <Traversetolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 16 agosto 2016.
- ^ a b c La chiesa di San Martino in Traversetolo, su parrocchiaditraversetolo.it. URL consultato il 16 agosto 2016.
- ^ Chiesa di S. Martino in Traversetolo (Pr), su michelotto-organi.com. URL consultato il 22 dicembre 2018.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Traversetolo
- Diocesi di Parma
- Parrocchie della diocesi di Parma
- Regione ecclesiastica Emilia-Romagna
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikibooks contiene testi o manuali sulla disposizione fonica dell'organo a canne
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Martino
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa di San Martino, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
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