Chiesa di San Lorenzo (Langhirano)

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Chiesa di San Lorenzo
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàTorrechiara (Langhirano)
Indirizzostrada del Castello
Coordinate44°39′20.39″N 10°16′28.53″E / 44.655665°N 10.274592°E44.655665; 10.274592
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Lorenzo
Diocesi Parma
FondatorePier Maria II de' Rossi
Stile architettonicoromanico, barocco e neoromanico
Inizio costruzioneXII secolo
Completamento1831

La chiesa di San Lorenzo è un luogo di culto cattolico dalle forme romaniche, barocche e neoromaniche, situato in strada del Castello nel borgo medievale adiacente al castello rossiano quattrocentesco di Torrechiara, frazione di Langhirano, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Langhirano-Lesignano Bagni-Tizzano-Corniglio-Monchio-Palanzano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'originaria chiesa dedicata a san Lorenzo fu costruita nei pressi del torrente Parma in epoca medievale; la prima testimonianza[1] della sua esistenza risale infatti al 1230, quando la piccola cappella dipendeva dalla pieve di San Martino di Arola.[2]

Sul luogo dell'attuale edificio posto sul colle all'interno del borgo medievale fu invece eretto nel XII secolo un piccolo oratorio, che Pier Maria II de' Rossi fece quasi completamente abbattere e ricostruire nel 1453, durante i lavori di costruzione dell'adiacente castello; la struttura fu anch'essa intitolata a san Lorenzo.[3]

Intorno alla metà del XVI secolo la cappella di valle fu distrutta da una piena del torrente Parma; nel 1564 fu quindi elevato a sede parrocchiale l'oratorio adiacente al maniero.[3]

Verso la fine del XVII secolo la chiesa fu sopraelevata e al suo interno furono realizzate le volte di copertura.[4]

Agli inizi del XVIII secolo il tempio fu profondamente modificato: fu ribaltato l'orientamento della struttura, ricostruendo la facciata sul luogo dell'antica parete piatta di fondo, furono aggiunti i contrafforti, furono intonacati e decorati in stile barocco gli interni, furono aperte la finestre laterali e fu sopraelevato il campanile. Nel 1726 fu edificata in adiacenza la canonica, mentre nel 1755 fu sopraelevata l'abside e fu completata la sagrestia.[4]

Tra il 1829 e il 1831 la chiesa fu completamente ristrutturata[4] e durante i lavori fu ricostruita la facciata.[3]

Nel 1941 il luogo di culto fu nuovamente restaurato.[4]

Tra il 1973 e il 1975 l'edificio fu rinforzato, sostituendo le strutture di copertura della navata e del campanile; nel corso dei lavori gli interni furono parzialmente modificati, recuperando l'antica pavimentazione in cotto e chiudendo le nicchie laterali.[4]

Il 23 dicembre del 2008 un terremoto causò alcuni danni al luogo di culto, che tra il 2011 e il 2013 fu consolidato strutturalmente.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata e lato sud
Lato nord

La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata, su ogni lato, da una cappella e da un piccolo locale.[4]

La semplice facciata a capanna, rivestita, come il resto dell'edificio, interamente in pietra frammista ad alcuni inserti in laterizio, è caratterizzata dalla presenza del portale d'ingresso centrale, delimitato da cornice e architrave superiore in aggetto; più in alto è murata una lapide marmorea, sormontata da una lunetta tamponata ad arco a tutto sesto; in sommità si sviluppa lungo il profilo a doppia falda del tetto il cornicione modanato.[4]

In continuità col prospetto si innalza, sullo spigolo sud-ovest, il campanile a pianta pressoché rettangolare; la torre in pietra, frutto di modifiche nei secoli, in sommità è rivestita in laterizio, in corrispondenza delle aperture ad arco a tutto sesto della cella campanaria.[4]

Abside

Dai fianchi, rivestiti irregolarmente in pietra, aggettano le cappelle laterali e i contrafforti in pietra.[4] Il paramento del lato sud conserva due tracce dell'edificio rossiano, costituite da un cornicione decorato con mattoni disposti a denti di sega e una finestra parzialmente chiusa posta sul retro della torre campanaria. Sul prospetto opposto è invece ancora visibile una lunetta in tufo contenente un altorilievo raffigurante una croce di Malta, risalente all'edificio medievale.[3]

All'interno la navata, coperta da volta a botte lunettata, è affiancata da una serie di lesene coronate da capitelli dorici, a sostegno del doppio cornicione perimetrale in aggetto; sui lati si affacciano attraverso ampie arcate a tutto sesto le due cappelle, coperte da volte a botte.[4] Sul fianco sud sono inoltre visibili alcune pietre e due monofore appartenenti all'antica struttura originaria.[3]

Il presbiterio absidato, coperto da catino, è circondato da una serie di lesene; al centro si innalza l'altare maggiore in legno intagliato e dorato, realizzato nella seconda metà del XX secolo riassemblando i pezzi di un altare settecentesco collocato in una cappella laterale;[4] sul retro si staglia la pala raffigurante la Madonna con Bambino tra i santi Lorenzo, Giovanni Battista, Caterina e Pietro Martire.

L'interno conserva inoltre altre opere di pregio, tra cui un dipinto rappresentante l'Addolorata fra i santi Rocco e Sebastiano, realizzato da Giuseppe Peroni nel 1748.[3]

La sagrestia ospita infine una lapide marmorea recuperata dall'edificio rossiano, che testimonia che il luogo di culto fu fondato il 2 agosto del 1453.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma
  2. ^ Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, pp. 59-60.
  3. ^ a b c d e f g Chiesa di Torrechiara [collegamento interrotto], su portaletorrechiara.net. URL consultato il 6 marzo 2017.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l Chiesa di San Lorenzo "Torrechiara, Langhirano", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 6 marzo 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN 88-7847-021-X.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]