Chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi

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San Giovanni Battista dei Genovesi
Esterno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Indirizzovia Anicia, 12 - Roma
Coordinate41°53′16.99″N 12°28′32.03″E / 41.888054°N 12.475564°E41.888054; 12.475564
Religionecattolica di rito romano
TitolareGiovanni Battista
Diocesi Roma
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1737
Sito webwww.confraternita-sgbg.it/
Il chiostro

La chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi è un luogo di culto cattolico di Roma, sito nel rione Trastevere, in via Anicia, 12. È stata la chiesa nazionale dei genovesi residenti a Roma.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu edificata dal 1481 al 1492 da un ricco genovese di nome Meliaduce Cicala, tesoriere della Camera Apostolica, il quale vi aggiunse un ospedale per i marinari genovesi che approdavano al porto di Ripa Grande. Nel 1533 fu istituita la Confraternita di san Giovanni dei Genovesi (dal 1890 Opera Pia), che amministrò la chiesa e l'ospedale, il quale continuò a funzionare fino a metà del XVIII secolo. Dal 1668 fino alla morte Cesare Macchiati, protomedico della Regina Cristina di Svezia, prestò la sua opera anche presso l'Ospedale[1].

La chiesa fu rifatta nel 1737 ed i lavori portarono alla realizzazione della facciata con l'aggiunta dell'abside. L'edificio poi subì ulteriori e importanti restauri a metà dell'Ottocento, con una nuova facciata e modifiche interne.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Nella lunetta sopra il portale d'entrata si trova lo stemma di Genova. L'interno si presenta a navata unica. Tra le opere principale, sono da menzionare:

  • la quattrocentesca tomba di Meliaduce Cicala, della scuola di Andrea Bregno;
  • la cappella di santa Caterina Fieschi, del XVIII secolo, con affreschi di Odoardo Vicinelli;
  • un tabernacolo degli oli santi, opera fiorentina della fine del Quattrocento;
  • una lapide che rammenta come nel 1588 qui fu piantata la prima palma a Roma.

Nell'ex ospedale, accessibile sempre da via Anicia, vi è un portale quattrocentesco che introduce al chiostro rinascimentale, uno dei più belli di Roma, opera di Baccio Pontelli: al centro del cortile-giardino vi è un pozzo che risale al XIV secolo. Dal chiostro si accede all'oratorio di san Giovanni Battista dei Genovesi, del XVI secolo, con soffitto a cassettoni, ed affreschi con storie della Vergine e di Giovanni Battista.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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