Chiesa dell'Immacolata Concezione e San Donato

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa dell'Immacolata Concezione e San Donato
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàTorino
Indirizzovia San Donato 21
Coordinate45°04′45.35″N 7°39′59.84″E / 45.079264°N 7.666622°E45.079264; 7.666622
Religionecattolicesimo di rito romano
TitolareMaria, Donato d'Arezzo
Arcidiocesi Torino
Consacrazione1951
Stile architettonicoeclettico
Inizio costruzione1863
Completamento1869

La chiesa dell'Immacolata Concezione e San Donato è una chiesa cattolica parrocchiale di Torino situata nel Borgo San Donato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente dipendente dalla Parrocchia dei SS. Simone e Giuda che era situata nel Borgo Dora, nel 1855 la parrocchia dell'Immacolata Concezione e San Donato fu collocata provvisoriamente nella cappella dell'Istituto della Sacra Famiglia. Con il costante aumento dei residenti nel quartiere San Donato, nel 1867 vennero avviati i lavori per la costruzione dell'edificio, che durarono fino al 1869.[1]

Durante la seconda guerra mondiale l'edificio non fu risparmiato dai bombardamenti di Torino che provocarono il crollo di alcuni muri divisori e il danneggiamento del tetto.[2] La chiesa fu consacrata ufficialmente il 17 ottobre 1951.[3]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa venne costruita su progetto dell'ing. Serena ed è un importante esempio di architettura eclettica tipico della seconda metà dell'Ottocento.[4] Essa possiede una pianta a tre navate a croce latina progettata dal cav. Simonetti di Rivoli. Tra le opere rilevanti che conserva al suo interno si citano l'altare di marmo di Carrara donato dalla famiglia Montù e un affresco di Costantino Sereno posto a destra del primo altare.[1] Vi sono inoltre otto altari laterali, ciascuno dei quali è situato in una delle cappelle che costeggiano le navate laterali assieme a dei dipinti donati da altre parrocchie.[5]

Nella volta principale vi è un medaglione ellittico raffigurante la lotta del male contro l'innocenza, e attorno a esso vi sono tre finestre che raffigurano i vizi della corruzione e le virtù della castità. Nella lanterna della cupola posta sopra i transetto è raffigurata la Vergine con in braccio il Cristo Pantocratore circondata da otto angeli, mentre sulla cupola vi sono diversi personaggi del passato, nonché Ester e Giuditta sulle volte laterali del transetto.[5] Sulla parete semisferica dell'abside vi è una nicchia del Cinquecento che contiene la statua dell'Immacolata che imbraccia un mazzo di gigli ad opera del Caccia di Milano, mentre il presbiterio è avvolto da una fascia di 150 m riportante il testo del Magnificat. 32 capitelli corinzi fogliati in stucco dorato decorano il transetto e le navate, e ai loro lati vi sono 32 medaglioni raffiguranti diversi papi, martiri e santi. Il rosone semisferico è dotato di vetri decorati.[6]

La facciata in stile neogotico ad opera di Enrico Ruffoni risale al 1906, mentre le sue decorazioni attuali ad opera di Adolfo Barberis risalgono al 1923. La scarsità di fondi dell'epoca influì notevolmente sulla scelta dei materiali che risultavano poveri, tuttavia il restauro avvenuto tra il 1998 e il 2002 ne ha preservato lo stato.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Torino descritta da Pietro Baricco, vol. 1, Paravia, 1869, p. 519.
  2. ^ Guido Guidi, Le chiese di Torino danneggiate dalla guerra, in Torino. Rivista mensile municipale, vol. 15, n. 8, Torino, agosto 1949, p. 12. URL consultato il 18 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2021).
  3. ^ Scaravaglio, p. 39.
  4. ^ Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, vol. 1, Torino, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, 1984, p. 410.
  5. ^ a b Scaravaglio, p. 60.
  6. ^ Scaravaglio, p. 61.
  7. ^ Scaravaglio, p. 59.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Parrocchia Immacolata Concezione e San Donato. Una chiesa tra le case da 150 anni, Torino, Tipolitografia F.lli Scaravaglio & C. srl, dicembre 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]