Chiesa del Santissimo Salvatore (Naro)
Santissimo Salvatore | |
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La facciata della chiesa del S.S. Salvatore di Naro. | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Località | Naro |
Coordinate | 37°17′43.68″N 13°47′42.19″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Gesù Salvatore |
Arcidiocesi | Agrigento |
Stile architettonico | Barocco siciliano |
Completamento | 1398 |
Sito web | www.visitnaro.net/chiesa_santissimo_salvatore.php |
La chiesa del Santissimo Salvatore, conosciuta anche come "'A Batìa" (in siciliano) è un luogo di culto cattolico situato a Naro, comune della provincia di Agrigento in Sicilia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fu costruita nel 1398, nel periodo in cui il re Martino il Giovane e l'infante Maria dimorarono in Naro[1], insieme all'annesso monastero delle monache benedettine, oggi non più esistente poiché abbattuto per far spazio ad una scuola elementare.
La chiesa fu rimaneggiata nel 1530 e completamente rinnovata nel periodo barocco (tra il secolo XVII e il secolo XVIII).
L'edificio si trova in stato di abbandono ed è chiuso al pubblico e subisce infiltrazioni d'acqua che ne indeboliscono la struttura.
Attualmente è puntellata esternamente , ma il 19 Ottobre sono iniziati i lavori di restauro, e sono stati completati il 12 Dicembre dello stesso anno(2016).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La facciata attuale si presenta a duplice ordine con la parte inferiore ricca di intagli tufacei di gusto spagnolesco, con due nicchie nelle quali si trovano le statue di San Benedetto da Norcia sulla sinistra e di Santa Scolastica sulla destra.
L'interno si presenta ad unica navata e vi sono conservati due sarcofagi, uno di porfido nero che racchiude i resti di Giuseppe Lucchesi, marchese di Delia e un altro, di marmo bianco, che racchiude i resti del figlio Assuero. All'interno vi si trova altresì il corpo di san Torpedo, molto venerato dai devoti di san Calogero.
L'altare maggiore, del 1795, è in legno e fu intagliato e lavorato da Giosuè Durando e Nicolò Bagnasco. Si possono anche apprezzare una Madonna del Rosario del 1498; una Madonna di Trapani del secolo XVI, posta sopra l'altare maggiore, le settecentesche statue di San Benedetto e Sant'Eligio, un Crocifisso, anch'esso settecentesco e un dipinto della Natività, ultimo rimasto all'interno della chiesa dei sei quadroni dipinti nel 1735 da padre Domenico Di Miceli[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa del Santissimo Salvatore
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su visitnaro.net.
- Chiesa del Santissimo Salvatore, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.