Cheilinus undulatus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Pesce Napoleone
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Famiglia Labridae
Genere Cheilinus
Specie C. undulatus
Nomenclatura binomiale
Cheilinus undulatus
Rüppell, 1835
Areale

Il pesce napoleone (Cheilinus undulatus Rüppell, 1835) è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia dei Labridi[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Presenta un corpo alto e compresso ai fianchi, robusto e muscoloso, ricoperto da grosse scaglie; la testa è caratterizzata da una prominenza frontale globosa ma irregolare che si sviluppa con l'età. Ha una bocca protrattile e grosse labbra carnose. Le pinne sono tozze e robuste, arrotondate.
La livrea presenta uno sfondo variabile dall'azzurro al verde smeraldo, dal verde pisello al grigio rosato, screziato finemente da un reticolo di linee sottili giallognole che disegnando un labirinto su tutto il corpo e le pinne, ad eccezione della testa. La pinna caudale è orlata di chiaro. Le forme giovanili sono più chiare.
Si tratta del Labride di maggiori dimensioni: l'esemplare più grande riportato in letteratura misurava 230 cm e pesava oltre 190 Kg.[3]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Specie tendenzialmente solitaria, stanziale, di abitudini diurne. Si addormenta fra i coralli durante la notte.
Si avvicina facilmente all'uomo.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di pesci, molluschi, crostacei, echinodermi ed altri invertebrati.[3]

Spesso adotta strategie di caccia cooperativa (esempio di comunicazione interspecifica) con la murena gigante (Gymnothorax javanicus) e con la cernia indopacifica (Plectropomus pessuliferus).[4][5][6]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa dal Mar Rosso attraverso l'oceano indiano sino alla regione pacifica della Micronesia.[1]

È un tipico abitante della barriera corallina: si incontra in zone protette e sulla scarpata del reef fino alla profondità di 60 m.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

C. undulatus è considerata dalla IUCN Red List una specie a rischio di estinzione (Endangered).[1]

La minaccia principale è rappresentata dalla pesca indiscriminata. Le sue carni e le sue labbra costituiscono piatti molto ricercati.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Russell, B. (Grouper & Wrasse Specialist Group) 2004, Cheilinus undulatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Cheilinus undulatus, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 22 ottobre 2014.
  3. ^ a b Randall JE, Head SM and Sanders APL, Food habits of the giant humphead wrasse Cheilinus undulatus (Labridae), in Environmental Biology of Fishes, vol. 3, 1978, pp. 235-238.
  4. ^ Bshary R., Hohner A., Ait-el-Djoudi K., Fricke H., Interspecific communicative and coordinated hunting between groupers and giant moray eels in the Red Sea, in PLoS Biol., vol. 4, n. 12, 2006, pp. e431, DOI:10.1371/journal.pbio.0040431.
  5. ^ Vail A.L., Manica A., Bshary R., Referential gestures in fish collaborative hunting, in Nature Communications, vol. 4, 2013.
  6. ^ Mollie Bloudoff-Indelicato, Il pesce che quando va a caccia "balla" per chiamare rinforzi, in National Geographic Italia, 17 giugno 2013. URL consultato il 6 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Helmut Debelius, Mar Rosso, Guida alla Fauna Corallina, Milano, Primaris, 1999, ISBN 978-88-85029-50-7.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàBNE (ESXX5045314 (data)
  Portale Pesci: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pesci