Chardinia orientalis
Chardinia orientalis | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Carduoideae |
Tribù | Cardueae |
Sottotribù | Xerantheminae |
Genere | Chardinia Desf., 1817 |
Specie | C. orientalis |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Carduoideae |
Tribù | Cardueae |
Genere | Chardinia |
Specie | C. orientalis |
Nomenclatura binomiale | |
Chardinia orientalis (L.) Kuntze, 1887 |
Chardinia orientalis (L.) Kuntze, 1887O è una specie di pianta della famiglia delle Asteraceae. Questa specie è anche l'unica del genere Chardinia Desf., 1817.[1][2][3][4][5]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La specie di questa voce comprende piante erbacee di tipo cleistogamico (i fiori si autoimpollinano), non spinose e annuali o perenni. Nelle radici sono sempre presenti dei condotti resinosi, meno frequenti nelle parti aeree; mentre solamente nelle parti aeree sono presenti delle cellule latticifere.[5][6][7][8]
Le foglie in genere sono basali e cauline. La lamina nella maggioranza dei casi è indivisa e semplice, vellutata di sotto. La disposizione lungo il caule è alternata.
Le infiorescenze (composte da capolini eterogami) sono scapose o di tipo corimboso. I capolini, peduncolati, contengono solo fiori tubulosi[9] e sono formati da un involucro a forma più o meno cilindrica composto da brattee (o squame) disposte su più serie all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le squame dell'involucro hanno forme da ovato-lanceolate a obovate e sono disposte in modo embricato; sono inoltre scabre. Il ricettacolo a protezione della base dei fiori è provvisto di squame subulato-scariose.
I fiori tubulosi sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e actinomorfi. I fiori si distinguono sessualmente tra quelli periferici femminili e quelli centrali ermafroditi.
- /x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la corolla in genere è colorata di porpora (ma anche rosso, rosa, violetto, bianco e raramente giallo). I lobi della corolla sono molto corti (più del pappo).
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri e distinti, mentre le antere, provvise di corte e lacinate appendici, sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[11]
- Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.
Il frutto è un achenio con un pappo formato da brevi setole. Il pericarpo dell'achenio possiede delle sclerificazioni radiali spesso provviste di protuberanze. Gli acheni sono dimorfici: quelli periferici sono dorsoventralmente piatti con delle chiglie e alati in zona adassiale; quelli centrali sono obconici con della pubescenza apicale. Anche il pappo è dimorfico: quello esterno è un prolungamento delle ali; quello centrale è formato da una corona denticolata.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti le brattee dell'involucro possono agganciarsi ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]La specie di questa voce si trova in Asia occidentale.[2]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Xerantheminae è una di queste).[4][5][15][16]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Il genere Chardinia appartiene alla sottotribù Xerantheminae (tribù Cardueae, sottofamiglia Carduoideae). In precedenza il genere era descritto nel gruppo informale "'Xeranthemum group" all'interno della sottotribù Carduinae.[4][5][16]
Dalle analisi filogenetiche il genere Chardinia, nell'ambito della sottotribù, occupa una posizione centrale vicino al genere Xeranthemum.[15] Chardinia è strettamente imparentato al genere Siebera e occupano habitat simili nella regione Irano-Turanica e dal Tian Shan alla Turchia.[16]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 22.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 1º febbraio 2021.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 1º febbraio 2021.
- ^ a b c Funk & Susanna 2009, pag. 298.
- ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 131.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 9.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ a b Barres et al. 2013.
- ^ a b c Herrando et al. 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Laia Barres et al., Reconstructing the Evolution and Biogeograpnic History of Tribe Cardueae (Compositae), in Botany, vol. 100, n. 5, 2013, pp. 1-16.
- Sonia Herrando-Morairaa et al., Nuclear and plastid DNA phylogeny of the tribe Cardueae (Compositae) with Hyb-Seq data: A new subtribal classification and a temporal framework for the origin of the tribe and the subtribes, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 137, 2019, pp. 313-332.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chardinia
- Wikispecies contiene informazioni su Chardinia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chardinia orientalis Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Chardinia Royal Botanic Gardens KEW - Database