Cepav Due

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Cepav Due - Consorzio Eni Per l'Alta Velocità Due è il consorzio che si occupa della progettazione e della realizzazione della Linea Ferroviaria ad Alta Velocità Milano-Verona[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce il 19 luglio 1991 fondato da Snamprogetti (35%), Aquater (5%), Saipem (12%), Ferrocemento Costruzioni e Lavori Pubblici Spa (poi Condotte d'Acqua) (12%), Fioroni Costruzioni (12%), Impresa Costruzioni G. Maltauro (12%), Todini Costruzioni Generali (12%)[2].

Nell'ottobre 1991 sottoscrive con TAV S.p.A. la convenzione per la progettazione e la realizzazione della linea ad alta velocità Milano - Verona[3].

La Legge 388/2000 revoca a Cepav Due la concessione per i lavori non ancora iniziati, ma la successiva Legge 166/2002 ripristina il contratto[4].

Nel 2001, Garboli Conicos entra in Cepav Due, acquistando Fioroni Ingegneria[5]. Con l'arrivo del 2003, Impresa Pizzarotti & C. SpA rileva da Todini la partecipazione in Cepav Due[6], salendo al 24% nel 2005 dopo aver acquisito proprio Garboli Conicos[7].

Nel 2007, con Legge 40 viene disposta la revoca della concessione con TAV nel 1991 perché affidata senza gara[8][9]. Cepav Due promuove ricorso al Tar del Lazio avverso la decisione del Governo con il tribunale che rimanda gli atti alla Corte di Giustizia Europea[10].

L'Avvocato della Corte di Giustizia Europea ha riconosciuto la legittimità degli atti del Governo[11], per cui Cepav Due instaura un contenzioso con RFI per i danni subiti a seguito dello scioglimento del contratto. Nel 2010 un Lodo tra le parti conferma la validità della convenzione, anche sulla scorta della Legge 133/2008[12][13].

Consegna la tratta Milano-Treviglio nel 2007 e la Treviglio-Brescia nel 2016[14].

Nel giugno 2018 RFI e Cepav Due siglano il contratto per la costruzione del tracciato Brescia-Verona[15] per un importo di 1.64 miliardi a fronte di un valore totale dell'opera di 2.16 miliardi[16].

Soci[17][modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio ENI 2005 Archiviato il 29 ottobre 2013 in Internet Archive.
  2. ^ Provvedimento n. 1795 del 1994, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
  3. ^ corteconti.it (PDF). URL consultato il 7 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2011).
  4. ^ infrastrutturestrategiche.it, su silos.infrastrutturestrategiche.it. URL consultato il 7 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  5. ^ euroborsa.it
  6. ^ Provvedimento n. 12384 del 2003, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
  7. ^ repubblica.it
  8. ^ Legge 40/07, su camera.it. URL consultato l'8 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
  9. ^ ship2store.it
  10. ^ ilsole24ore.com
  11. ^ europa.eu
  12. ^ eni.com
  13. ^ eni.com (PDF). URL consultato l'8 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  14. ^ italferr.it. URL consultato il 7 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  15. ^ repubblica.it
  16. ^ corriere.it
  17. ^ marketinsight.it

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]