Catena Bric Froid-Rochebrune-Beal Traversier

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Catena Bric Froid-Rochebrune-Beal Traversier
Il Pic de Rochebrune
ContinenteEuropa
StatiBandiera della Francia Francia
Bandiera dell'Italia Italia
Catena principaleAlpi
Cima più elevataPic de Rochebrune (3.324 m s.l.m.)

La catena Bric Froid-Rochebrune-Beal Traversier, nota anche come massiccio del Queyras, è un massiccio montuoso delle Alpi Cozie (Alpi del Monginevro). Si trova in Francia (dipartimento delle Alte Alpi) e in misura minore in Italia (provincia di Torino).

Prende il nome dalle tre montagne più significative: la Punta Ramiere (detta anche Bric Froid), il Pic de Rochebrune ed il Pic du Béal Traversier.

Collocazione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le definizioni della SOIUSA la Catena Bric Froid-Rochebrune-Beal Traversier ha i seguenti limiti geografici: Colle del Monginevro, Valle Argentera, Col Mayt, Valle del Guil, valle della Durance, Colle del Monginevro.

Essa raccoglie la parte occidentale delle Alpi del Monginevro.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

La SOIUSA definisce la Catena Bric Froid-Rochebrune-Beal Traversier come un supergruppo alpino e vi attribuisce la seguente classificazione:

Suddivisione[modifica | modifica wikitesto]

La Catena Bric Froid-Rochebrune-Beal Traversier viene suddivisa in tre gruppi e sei sottogruppi[1]:

  • Gruppo Ramière-Merciantaira (4)
    • Sottogruppo della Ramière (4.a)
    • Sottogruppo del Merciantaira (4.b)
  • Gruppo del Rochebrune (5)
    • Cresta del Petit Rochebrune (5.a)
    • Cresta del Pic de Rochebrune (5.b)
  • Gruppo del Beal Traversier (6)
    • Cresta Peygu-Beaudouis-Haut Mouriare (6.a)
    • Cresta del Beal Traversier (6.b)

Montagne[modifica | modifica wikitesto]

La Punta Merciantaira o Grand Glaiza

Le montagne principali appartenenti alla Catena Bric Froid-Rochebrune-Beal Traversier sono:

Rifugi alpini[modifica | modifica wikitesto]

Per favorire le escursioni e la salite alle vette vi si trovano alcuni rifugi:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tra parentesi vengono riportati i codici SOIUSA dei gruppi e sottogruppi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.

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