Campi Iridati

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Campi Iridati
luogo fittizio
Altri nomiLoeg Ningloron
Campo Gaggiolo
Creazione
IdeatoreJohn Ronald Reuel Tolkien
ApparizioniIl Signore degli Anelli
Racconti incompiuti
Caratteristiche immaginarie
TipoCampi
PianetaArda
ContinenteTerra di Mezzo
RegioneRhovanion

I Campi Iridati (Gladden fields nel testo originale[1]) sono un luogo di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien. Nelle edizioni del Signore degli Anelli fino al 2003 il loro nome era Campo Gaggiolo.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

'Gladden' è un vecchio termine britannico per indicare Iris pseudacorus (l'iris palustre), una specie che cresce presso i corpi idrici d'acqua dolce.

Chiamati Loeg Ningloron[3] in Sindarin, sono situati nella valle del Fiume Iridato, affluente dell'Anduin.

In questo luogo Isildur e i suoi figli vennero attaccati dagli Orchi e uccisi. [1] Isildur cercò di scappare infilandosi l'Unico Anello (che dava l'invisibilità a chi lo portava) e gettandosi nel fiume. Tuttavia nell'acqua l'anello si sfilò dal dito, sicché, tornato visibile, Isildur venne ucciso dalle frecce degli Orchi.

Oltre due millenni dopo, lo Hobbit Déagol ritrovò l'Unico Anello dal Fiume Iridato e venne ucciso da suo cugino Sméagol, che in seguito divenne il malvagio Gollum.[1]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Nella versione cinematografica della trilogia del Signore degli Anelli, le scene ambientate ai campi iridati sono state girate a Arrowtown, presso Queenstown, in Nuova Zelanda.[4] Oggi la località è diventata una attrazione turistica, che può essere visitata in circuiti per fuoristrada.[5][6]

Toponomastica[modifica | modifica wikitesto]

Gladden Fields è il nome di una via di Chelmsford, in Inghilterra, situata in una zona del centro abitato le cui vie hanno nomi ispirati all'opera di Tolkien.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Walter S. Judd e Graham A. Judd, Flora of Middle-Earth - Plants of J.R.R. Tolkien's Legendarium, Oxford University Press, 2017, p. 23, ISBN 9780190276324. URL consultato il 17 settembre 2023.
  2. ^ Esce oggi la nuova traduzione della Compagnia dell’Anello, su jrrtolkien.it, AIST (Associazione Italiana Studi Tolkieniani). URL consultato il 29 agosto 2023.
  3. ^ (EN) Robert Foster, The Complete Guide to Middle-earth Tolkien's World in The Lord of the Rings and Beyond, Random House Worlds, 2022, pp. 298, ISBN 9780593594490. URL consultato il 29 agosto 2023.
  4. ^ (EN) Robbie B.H. Goh, The Lord of the Rings and New Zealand: fantasy pilgrimages, imaginative transnationalism and the semiotics of the (Ir)Real, Social Semiotics, in Social Semiotics, vol. 24, n. 3, 2013, pp. 263-282, DOI:10.1080/10350330.2013.866781.
  5. ^ (EN) INTO THE HOBBIT HOLE, in The Telegraph.
  6. ^ (EN) Sarah Bennett e Bryn Reade, New Zealand attractions, in The Telegraph, 5 febbraio 2016, ISSN 0307-1235 (WC · ACNP).
  7. ^ (EN) Frank Jacobs, J.R.R. Tolkien's Middle-Earth Inspires Suburb's Design, in Big Think.