Camille Chamoun

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Camille Nimr Chamoun

Presidente della
Repubblica del Libano
Durata mandato23 settembre 1952 –
22 settembre 1958
PredecessoreBishara al-Khuri
SuccessoreFu'ad Shihab

Dati generali
Prefisso onorificoHis Excellency
Partito politicoPartito Nazionale Liberale
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
Professionepolitico

Camille Nimr Chamoun (francesizzazione dell'in arabo كميل نمر شمعون?, Kamīl Nimr Shamʿūn, (Dayr al-Qamar, 3 aprile 1900Beirut, 7 agosto 1987) è stato un politico libanese.

Nato in Libano da una famiglia di confessione cristiana maronita, è stato presidente della Repubblica del Libano dal 1952 al 1958, e uno dei principali leader cristiani nel corso della crisi libanese del 1958, e membro della massoneria[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Recatosi in Francia per condurvi i suoi studi di Giurisprudenza, fu eletto nel Parlamento libanese nel 1934, nel 1937 e nel 1943, quando il Paese era sotto Mandato francese. Fu arrestato l'11 novembre 1943 e incarcerato nel castello di Rashaya con Bishāra al-Khūrī (Bechara el-Khoury) e Riyāḍ al-Ṣulḥ (scritto anche Riad as-Sulh). Il 22 novembre, ossia 11 giorni dopo, manifestazioni pubbliche di massa lo fecero liberare. I libanesi considerano tale data come il giorno dell'indipendenza del Libano.

Chamoun fu in seguito rieletto nel 1947 e nel 1951. Spesso si assentò dal paese, anche in funzione dell'incarico da lui ricoperto di ambasciatore nel Regno Unito dal 1944 al 1946, e quindi presso le Nazioni Unite a New York.

Presidenza[modifica | modifica wikitesto]

Chamoun fu scelto come presidente della Repubblica come successore di al-Khūrī nel 1952. Durante la guerra civile del 1958, fece appello alle forze statunitensi che sbarcarono con loro corpi di Marines a Beirut. La sua azione fu aspramente criticata da quanti gli rimproveravano di non tenere in grande conto la sovranità nazionale e la componente islamica libanese. Fuʾād Shihāb (Fouad Chéhab), anch'egli maronita[2], fu eletto in sostituzione di Chamoun, dal momento che egli godeva d'una grande popolarità presso i musulmani libanesi. Terminò così il mandato presidenziale di Chamoun.

Il Partito Nazionale Liberale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo le sue dimissioni nel 1958, Chamoun fondò lo stesso anno il Partito Nazionale Liberale (Numūr al-aḥrār, "Tigri Libere"). Fu rieletto all'Assemblea Nazionale nel 1960 fino al 1964, poi fu confermato nel 1968 e nel 1972 (l'ultimo mandato fu espletato fino al termine della nuova guerra civile).

Guerra civile[modifica | modifica wikitesto]

Dall'inizio della guerra, Chamoun e il suo partito crearono la milizia armata, detta "Milizia delle Tigri" (in arabo numūr ). Fece parte del Fronte Libanese, dominato dalle Falangi Libanesi (Kataeb, arabo Katāʾib ) e che si fuse con altre milizie a prevalenza cristiana (come la Brigata Marada di Sulayman Farangiyye), per formare le Forze Libanesi.

Nel 1980, la base generale del PNL fu distrutta da un attacco a sorpresa del rivale di Chamoun, Bashir Gemayel, e delle Forze Libanesi che erano al suo comando. Nel 1982, al momento dell'invasione israeliana auto-definita "Pace in Galilea", costui si alleò peraltro di nuovo con Chamoun.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1984, Chamoun raggiunse il governo di Unità Nazionale come vice-Primo Ministro. Morì il 7 agosto 1987 all'età di 87 anni per un attacco di cuore. Suo figlio Dany lo sostituì alla testa del partito fino all'assassinio operato dalle milizie dell'ex-presidente della Repubblica Sulaymān Fārangiyye che lo uccise nel 1990. Il suo secondo figlio Dory prese allora il posto di Dany.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze libanesi[modifica | modifica wikitesto]

Gran Maestro dell'Ordine al Merito del Libano - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine Nazionale del Cedro - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana (Italia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Camille Chamoun sul sito ufficiale del Grand Orient arabe Archiviato l'8 agosto 2017 in Internet Archive..
  2. ^ Il mai scritto Patto Nazionale del 1943 prevede che il Presidente della Repubblica dovesse essere cristiano maronita
  3. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Minganti, I partiti politici arabi, Roma, Ubaldini, 1971
  • Pier Giovanni Donini, Il mondo islamico. Breve storia dal Cinquecento ad oggi, Roma-Bari, Laterza, 2003
  • Massimo Campanini, Storia del Medio Oriente, Bologna, il Mulino, 2006
  • Tracy Chamoun, Il mio cuore tra le rovine. Guerra e pace in Libano, Cava de’Tirreni (Sa), Marlin Editore, 2007

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN17232311 · ISNI (EN0000 0000 6641 0564 · LCCN (ENn80108727 · GND (DE118867067 · BNF (FRcb119899810 (data) · J9U (ENHE987007276036605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80108727