Cadè

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Cadè (disambigua).
Cadè
frazione
Cadè – Veduta
Cadè – Veduta
Il campanile di Cadè.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Reggio Emilia
Comune Reggio Emilia
Territorio
Coordinate44°44′18.6″N 10°30′56.88″E / 44.7385°N 10.5158°E44.7385; 10.5158 (Cadè)
Altitudine48 m s.l.m.
Superficie7,474[1] km²
Abitanti1 872[2] (31-12-2018)
Densità250,47 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale42124
Prefisso0522
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleH223
Nome abitantidi Cadè
Patronosan Giacomo
Giorno festivo24 novembre (San Prospero, Patrono della città di Reggio Emilia)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cadè
Cadè

Cadè o Villa Cadè (La Cadé in dialetto reggiano; Casa Dei in latino) è una frazione (o villa) del comune di Reggio Emilia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Cadè è situata a 10 km ad ovest del capoluogo, tra le frazioni di Gaida, con la quale costituisce un'unica agglomerazione urbana, e Cella.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La località prende il nome da un ospitale situato nel punto in cui la via Emilia intersecava uno dei rami dell'Enza. Nel 1447 la località, fino ad allora inclusa nelle terre della famiglia Da Correggio, entrò a far parte dei domini estensi ed annessa al marchesato di Cavriago.

In epoca napoleonica, tra il 1805 ed il 1815, costituì un comune autonomo con la vicina Gaida. Con la Restaurazione fu annessa al territorio di Sant'Ilario sino al 1827, quando Cadè venne ceduta a Reggio.

Durante la seconda guerra mondiale, in quanto località posta sulla via Emilia, Cadè fu al centro di numerosi attacchi della Resistenza locale contro i nazifascisti. Il 9 febbraio 1945 i tedeschi fucilarono alle porte della frazione ventuno partigiani.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Monumento ai caduti dell'eccidio di Cadè, crimine di guerra compiuto il 9 febbraio 1945 da un reparto della Wehrmacht nazista contro un gruppo di ventuno partigiani.

Altri luoghi[modifica | modifica wikitesto]

  • Parco Naturone, parco pubblico comunale gestito da volontari che ha al suo interno giochi per bambini, campo da calcio e pista da basket. È qui che nel periodo estivo si svolge la storica festa della musica dell'"Hangover", culla, peraltro, della figura della cassa volante. Durante l'anno nel campo sportivo si allena la squadra di calcio del Cella BVB. In paese è presente l'ufficio Posta&Telegrafi molto frequentato dai cittadini dei paesi vicini in quanto sprovvisti.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

La villa è situata sulla strada statale 9 "Via Emilia", all'altezza del chilometro 186, sulla tratta che collega Reggio a Sant'Ilario d'Enza e Parma. Strade comunali strette e tortuose collegano l'abitato con il comune di Cavriago e la ex SS 358.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Attraversata dalla ferrovia Milano-Bologna, disponeva di una stazione ferroviaria propria. L'edificio esiste tuttora ma la fermata è stata soppressa nel 2002[3] e dismessa definitivamente nel 2013[4][5].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Confini parrocchiali
  2. ^ Ufficio statistica del Comune di Reggio Emilia
  3. ^ L’agonia della stazione fantasma. Da 12 anni i treni non si fermano
  4. ^ Rete Ferroviaria Italiana, Circolare Territoriale RFI DTP BO 3/2013 (PDF), su https://donet.rfi.it, RFI, 21 aprile 2013. URL consultato il 4 novembre 2018.
  5. ^ Impianti FS, in "I Treni" n. 359 (maggio 2013), p. 8

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Emilia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Emilia