Blanus cinereus

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Blano cenerino
Blanus cinereus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Squamata
Sottordine Amphisbaenia
Famiglia Blanidae
Genere Blanus
Specie B. cinereus
Nomenclatura binomiale
Blanus cinereus
(Vandelli, 1797)
Sinonimi

Amphisbaena cinerea
Vandelli, 1797

Il blano cenerino (Blanus cinereus (Vandelli, 1797)) è un piccolo rettile della famiglia Blanidae, endemico della penisola iberica[2][3], ove è conosciuto come culebrilla ciega in spagnolo, cobra-cega in portoghese, e cega colobreta in catalano.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il blano cenerino è un piccolo rettile terrestre privo di arti e di aspetto serpentiforme. Assomiglia ad un lombrico: la testa è piccola ed appuntita per scavare; il corpo presenta anelli concentrici con piccole squame di forma quadrata. Gli adulti possono raggiungere una lunghezza totale di 10–20 cm, raramente anche 30 cm.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Come le altre anfisbene, ha abitudini fossorie.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di vermi ed altri piccoli invertebrati.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La riproduzione è di tipo oviparo.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Blanus cinereus è una delle poche specie di anfisbenie presenti in Europa, mentre in passato la diffusione europea degli anfisbenidi era molto più vasta come dimostrato dai resti fossili vecchi di 65 milioni di anni trovati in Germania, Inghilterra e Belgio.[5]

La specie si ritrova principalmente nella Penisola Iberica a sud dei fiumi Ebro e Douro.[6][7]

Talvolta sono stati trovati alcuni individui in aree del mondo distanti dal suo areale naturale probabilmente a causa di trasporto da parte dell'uomo.

Frequenta un'ampia gamma di ambienti naturali, dal bosco caducifoglio alle zone di macchia mediterranea, ai seminativi (purché non coltivati intensivamente[8]) e i pascoli[9]. Spesso si rifugia sotto tronchi e rocce, soprattutto dopo le piogge e le tempeste. Si trova spesso in ambienti umidi ed in terreni sabbiosi o che hanno un elevato contenuto di humus.

Vive dal livello del mare fino a 1.800 m s.l.m. (in Sierra Nevada).[10]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Gli esemplari provenienti dalla parte sud-ovest della penisola iberica, per quanto morfologicamente indistinguibili da B. cinereus, mostrano significative differenze genetiche e pertanto sono attualmente considerati come specie a sé stante (Blanus mariae)[11]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Le minacce per questa specie non sono ben conosciute, ma potrebbe essere localmente minacciata dall'urbanizzazione. Potrebbe essere messa in pericolo dai cinghiali, che stanno espandendo la loro distribuzione in Spagna ed in Portogallo.

Questa specie è protetta dalla legislazione nazionale spagnola ed è presente in molte aree protette. Ulteriori studi sono necessari per accertare l'entità delle minacce per questa specie, la sua distribuzione e la consistenza delle popolazioni.[12]

Attualmente la specie è stabile anche se è difficile determinarne l'abbondanza; essa sembra essere più frequente nelle zone di terreno sabbioso e umido.[13]

La specie è classificata dalla IUCN Red List come a minor rischio (Least Concern) anche in considerazione della sua ampia distribuzione, la presumibile abbondanza delle popolazioni, e perché è improbabile che possa subire un declino abbastanza veloce per poter essere messa in una categoria a più alto rischio.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Juan M. Pleguezuelos, Paulo Sá-Sousa, Valentin Pérez-Mellado, Rafael Marquez, Iñigo Martínez-Solano. 2009, Blanus cinereus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 19 dicembre 2015.
  2. ^ (PT) Vandelli,D., Florae et faunae Lusitanicae Specimen (PDF), in Mem. Academia Real Sciencias Lisboa, vol. 1, 1797, pp. 37-79.
  3. ^ (EN) Blanus cinereus, su The Reptile Database. URL consultato il 19 dicembre 2015.
  4. ^ (ES) http://www.enciclopedia.cat/EC-GEC-0270732.xml, su enciclopedia.cat. URL consultato il 19 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2009).
  5. ^ Blanus cinereus, gli “headbanger” dell’Underground spagnolo, su lorologiaiomiope.com. URL consultato il 19 dicembre 2015.
  6. ^ Pleguezuelos, JM, Márquez, R. e Lizana, M. 2002. Atlas y Libro Rojo de los Anfibios y Reptiles de España. Dirección General de Conservación de la naturaleza-Associación Herpetologica Española, Madrid.
  7. ^ Vaconcelos et al. 2006, Amphibia-Reptilia 27 (3): 339-346
  8. ^ Juan M. Pleguezuelos, Paulo Sá-Sousa, Valentin Pérez-Mellado, Rafael Marquez, Iñigo Martínez-Solano, 2008; Blanus cinereus - IUCN 2009. IUCN Red List of Threatened Species. Version 2009.
  9. ^ Andreu, A., Bea, A., Brana, F., Galán, P., López-Jurado, LF, Pérez-Mellado, V., Pleguezuelos, JM e Salvador, A. 1998. Rettili. Fauna Ibérica 10: 1-705.
  10. ^ Bollettino della Società di Storia Naturale di New Brunswick. St. John, NB, Natural History Society di New Brunswick. ENG url p. 558.
  11. ^ Albert E.M. & Fernández A., Evidence of cryptic speciation in a fossorial reptile: description of a new species of Blanus (Squamata: Amphisbaenia: Blanidae) from the Iberian Peninsula (PDF), in Zootaxa, vol. 2234, 2009, pp. 56–68.
  12. ^ Albert, EM, Zardoya, R. García-París, M. 2007. Phylogeographical e modelli di speciazione in lucertole verme sotterranei del genere Blanus (Amphisbaenia: Blanidae). Molecular Ecology 16 (7): 1519-1531
  13. ^ Gil, MJ, Guerrero, F. e Pérez-Mellado, V. 1993. Osservazioni in merito Morfometria ed ecologia in Blanus cinereus (Reptilia: Amphisbaenia). Journal of Herpetology 27 (2): 205-209

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Anfibi e Rettili, Václav Lanka e Zbyšek Vít - 1985 Ed. Hamlyn; ISBN 0-600-30571-6
  • Rettili e anfibi d'Europa, Arnold, E.N. 2003 - Princeton University Press, Princeton e Oxford
  • Anfibi e rettili del Portogallo, Madeira e delle Azzorre-Arcipelago, Malkmus, R. 2004 - A.R.G. Gantner Verlag K.G., Ruggel, Germania.

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