Benoît Tréluyer

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Benoît Tréluyer
Nazionalità Bandiera della Francia Francia
Altezza 178 cm
Peso 68 kg
Automobilismo
Specialità Endurance
Categoria Campionato del Mondo Endurance FIA, 24 ore di Le Mans
Carriera
Carriera nella 24 Ore di Le Mans
Stagioni 2009-
Scuderie Pescarolo Sport
Audi Sport
Vittorie 3 (2011, 2012 e 2014)
Statistiche aggiornate al 27 luglio 2022

Benoît Tréluyer (Alençon, 7 dicembre 1976) è un ex pilota automobilistico francese, tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans (2011, 2012 e 2014) con l'Audi, insieme il costruttore tedesco ha vinto anche il Campionato del mondo endurance 2012.

In Giappone ha vinto la Formula Nippon nel 2006 e il Super GT nel 2008.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dopo un esordio nel mondo dei motori con le moto, è passato ai kart nel 1990. Il debutto nell'automobilismo avviene con la Formula Campus nel 1995, dopo essere stato finalista del volante Elf-A.C.O. nel 1994. Accede poi al campionato francese di Formula Renault (stagioni 1996 e 1997). Coglie la prima vittoria a Le Mans col team RenCar.

Nel 1998 passa al campionato di F3 francese con la scuderia Signature, cogliendo vittoria e pole position a Nogaro. Vince poi il Gran Premio di Pau di Formula 3, che riunisce i migliori piloti del continente, e termina la stagione terzo nel campionato nazionale.

Tréluyer non riesce, nonostante i risultati, a passare in Formula 3000. Di conseguenza, decide di andare a correre in Giappone. Dal 2000 corre nel campionato nipponico di F3 con il team Inging, campionato che vince l'anno seguente con la Dome. Corre, nello stesso anno, anche nel Super GT, sempre per la Dome, in tre gare, al volante di una Honda NSX.

Nel 2002 passa alla Formula Nippon. Vicecampione nel 2003, conquista il titolo nel 2006. Nel 2007, Tréluyer è nuovamente vicecampione, a un punto dal suo compagno di scuderia, Tsugio Matsuda.

Come molti altri piloti della Formula Nippon, Tréluyer continua a disputare il Super GT. Pilota ufficiale Nissan dal 2002, nel 2006 si aggiudica la 1000 km di Suzuka (in equipaggio con Jérémie Dufour e Kazuki Hoshino), la prova più prestigiosa della stagione.

Nel 2008, Tréluyer, assieme a Satoshi Motoyama, vince il campionato Super GT con una Nissan GT-R del team Nismo. Tréluyer e Motoyama si aggiudicano la serie con tre vittorie su nove gare.

Durante la 24 Ore di Le Mans 2009, Tréluyer è stato coinvolto in un incidente con la sua Peugeot 908 HDi FAP del team Pescarolo Sport. Il pilota è stato trasportato al centro medico del circuito e poi dimesso. Nel 2010 passa ad Audi piazzandosi secondo nella 24 Ore di Le Mans con l'Audi R15 plus e l'anno seguente, il 2011, raggiunge la vittoria nella 24 Ore di Le Mans con Audi R18 TDI. Tale vittoria viene bissata da Tréluyer nel 2012 con l'Audi R18 e-tron quattro, affiancato come nelle due edizioni precedenti da André Lotterer e Marcel Fässler. Lui e suoi compagni sono anche i primi ad aver vinto il titolo piloti del nuovo mondiale Endurance, il WEC, sempre nel 2012.

Dopo aver concluso la 24 Ore di Le Mans 2013 con un povero quinto posto, torna a vincere nel 2014 con gli stessi compagni di squadra.

Il francese ha partecipato anche alla 24 Ore di Le Mans 2015 cogliendo la terza piazza, e alla 24 Ore di Le Mans 2016 chiudendo in quarta posizione.

Gli impegni in endurance sono proseguiti nel Campionato Italiano GT che lo ha visto trionfare nella tappa di Imola del 2017 e in quella del Mugello nel 2018.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Campionato Francese Formula Renault[modifica | modifica wikitesto]

(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole) (Le gare in corsivo indicano il giro veloce)

Anno Team Vettura Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Punti Pos.
1996 RenCar Tatuus Renault PLR

NP

LMS95 NOG107 LED6 MAG1626 PAUNP VDV2 CHA ALB8 LMS9 VDV713 MAG2 51 10º

Campionato Francese Formula 3[1][modifica | modifica wikitesto]

Anno Team Vettura Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Punti Pos.
1998 Signature Team Dallara 396 FIAT LED1018 NOG71144 MAG76 DJO5DNF PAU19DNF AUV55 VDV6

DNF

PLR6DNF ALB4DNF LMS810 68 10º

24 Ore di Le Mans[modifica | modifica wikitesto]

Anno Co-piloti Squadra Vettura Classe Giri Pos.
Assol.
Pos. di
Classe
2002 Bandiera della Francia Equipe de France FFSA
Bandiera della Francia Oreca
Bandiera della Francia Jonathan Cochet
Bandiera della Francia Jean-Philippe Belloc
Chrysler Viper GTS-R GTS 326 14°
2004 Bandiera della Francia Pescarolo Sport Bandiera della Francia Soheil Ayari
Bandiera della Francia Érik Comas
Pescarolo C60-Judd LMP1 361
2007 Bandiera della Francia Pescarolo Sport Bandiera della Svizzera Harold Primat
Bandiera della Francia Christophe Tinseau
Pescarolo 01-Judd LMP1 325 13°
2008 Bandiera della Francia Pescarolo Sport Bandiera della Francia Christophe Tinseau
Bandiera della Svizzera Harold Primat
Pescarolo 01-Judd LMP1 362
2009 Bandiera della Francia Pescarolo Sport Bandiera della Francia Simon Pagenaud
Bandiera della Francia Jean-Christophe Boullion
Peugeot 908 HDi FAP LMP1 210 DNF DNF
2010 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera della Svizzera Marcel Fässler
Bandiera della Germania André Lotterer
Audi R15 TDI plus LMP1 396
2011 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera della Svizzera Marcel Fässler
Bandiera della Germania André Lotterer
Audi R18 TDI LMP1 355
2012 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera della Svizzera Marcel Fässler
Bandiera della Germania André Lotterer
Audi R18 e-tron quattro LMP1 378
2013 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera della Svizzera Marcel Fässler
Bandiera della Germania André Lotterer
Audi R18 e-tron quattro LMP1 338
2014 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera della Svizzera Marcel Fässler
Bandiera della Germania André Lotterer
Audi R18 e-tron quattro LMP1-H 379
2015 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera della Svizzera Marcel Fässler
Bandiera della Germania André Lotterer
Audi R18 e-tron quattro LMP1 393
2016 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera della Svizzera Marcel Fässler
Bandiera della Germania André Lotterer
Audi R18 LMP1 367

Altre vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Benoît Tréluyer Profile | Racing Years, su www.racingyears.com. URL consultato il 27 luglio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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