Befanini
Befanini | |
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Origini | |
IPA | [befa'niːni] |
Altri nomi | befanotti |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Toscana |
Diffusione | Versilia |
Dettagli | |
Categoria | dolce |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Paste fresche e prodotti di panetteria, pasticceria, biscotteria e confetteria |
Calorie approx. per portata | 51[1] |
I befanini o befanotti sono biscotti tipici della Toscana e soprattutto della Versilia e della Lucchesia. Sono dei frollini di pasta frolla, spesso ricoperti di palline di zucchero colorate, che si preparano in occasione dell'Epifania.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I befanini sono biscotti semplici, di forme rotondeggianti e allungate, che vengono preparati durante il periodo natalizio e principalmente per il giorno dell'Epifania.
In passato venivano preparati dalle singole famiglie; più di recente, sono spesso prodotti da panifici e aziende dolciarie.
Non esiste una ricetta originale dei befanini in quanto la ricetta veniva tramandata a voce di famiglia in famiglia e ognuno la modificava a suo piacimento. Inizialmente i befanini non venivano decorati con zuccherini colorati, poiché questi non esistevano ancora in commercio.[2]
Fino alla metà del Novecento non era in uso la calza e il giorno della Befana si preparavano con i befanini dei cestini ornati di carta colorata tagliata con gli smerli. La tradizione popolare attribuiva ai befanini la proprietà di garantire un abbondante latte mammario alle ragazze.[3][4] Più avanti si incominciarono a creare le calze della Befana, le quali erano realizzate dalle famiglie con vere e proprie calze riempite di befanini. Successivamente le calze venivano confezionate con avanzi di stoffa e piccoli decori e spesso non contenevano solamente i befanini, ma anche frutta secca, mandarini, arance e anche le caratteristiche formine per ritagliare i befanini.
Gli stampi da befanino sono più grossi dei normali stampi per biscotti (almeno 6/7 cm) e tradizionalmente rappresentano le figure tipiche dell'Epifania rappresentate nei presepi:
- la Befana
- l'angelo
- la stella cometa
- il dromedario
- i re magi
Tuttavia, sono tipici anche gli stampi che raffigurano:
- animali
- fiori
- stelle
- cuori
Nei periodi più recenti, sul mercato si trovano centinaia di stampi di forme differenti, ma le figure tipiche sono diventate più rare.[5]
Ingredienti
[modifica | modifica wikitesto]Gli ingredienti principali per la preparazione della pasta frolla sono:
- le uova
- la farina
- il burro
- il latte
- lo zucchero
- il lievito
- la scorza di un limone o di un'arancia
- Sassolino o anice
- un pizzico di sale.
Per la decorazione invece vengono spesse usate palline di zucchero colorate.[6]
Preparazione
[modifica | modifica wikitesto]Inizialmente preparare l'impasto della pasta frolla. Per prima cosa sbattere le uova con lo zucchero in una ciotola finché non saranno spumose; poi aggiungere il burro ammorbidito, la farina ben setacciata, il sale e infine il latte. Successivamente mescolare fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo. Per ultimo aggiungere il lievito, il rum o aroma di rum e la scorza di un limone o di un'arancia. Quando il tutto sarà ben amalgamato, lasciare riposare per una mezz'ora l'impasto al fresco.
In seguito spianare la pasta col matterello sulla spianatoia, poca per volta, fino a ottenere una sfoglia alta circa mezzo centimetro. Dopo di che iniziare a ricavare delle figure usando le apposite formine di ferro sagomate. Mettere poi i befanini in una teglia ricoperta di carta da forno e quindi spennellarli con un uovo sbattuto e decorarli a piacimento con palline di zucchero colorate. Per ultimo cuocere in forno a 180 °C per circa 20 minuti, finché non assumono un bel colore tra il dorato e il nocciola; toglierli e lasciarli raffreddare.[7]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Una volta freddi, i befanini si conservano in barattoli di vetro ermetici per circa 15-20 giorni senza perdere di fragranza. Sono spesso usati per la colazione o per la merenda.[2]
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]Una variante dei befanini toscani è la versione marchigiana, realizzata con pasta frolla aromatizzata all'anice.
Un'altra caratteristica che contraddistingue i befanini marchigiani da quelli tradizionali toscani è che vengono decorati con una glassa a base di acqua e zucchero, chiamata "viacca", e da codette di zucchero.[8]
Consumo
[modifica | modifica wikitesto]I befanini vengono principalmente prodotti nelle cucine casalinghe, ma sono prodotti e commercializzati anche da panifici, pasticcerie e supermercati delle aree di consumo tradizionale.
Inizialmente venivano prodotti solo nel periodo dell'Epifania ma oggi sono reperibili per gran parte dell'anno.[2]
Modi di dire
[modifica | modifica wikitesto]In Toscana i befanini hanno dato origine anche a modi di dire:
- “È tegghio come un befanino”
La caratteristica principale dei befanini è la croccantezza della pasta frolla. Nel vernacolo locale tegghio significa rigido. Questo modo di dire viene usato per riferirsi a una persona rigida, soprattutto in senso figurato.[9]
- “Cotto come un befanino”
Si usa in Toscana per dire che si è stanchi morti, sfiniti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Befanini, su ricette.giallozafferano.it, Giallo Zafferano. URL consultato il 2 aprile 2020.
- ^ a b c Befanini i biscotti toscani per l'Epifania, su innaturale.com, Consuelo Tognetti. URL consultato il 2 aprile 2020.
- ^ Befanini biscotti della tradizione, su taccuinigastronomici.it, Alex Revelli Sorini e Susanna Cutini. URL consultato il 2 aprile 2020.
- ^ Petroni 2008, p.526.
- ^ Befanini: i biscotti versiliesi per eccellenza, su versiliainpentola.com, Versilia in pentola. URL consultato il 2 aprile 2020.
- ^ Befanini - Scheda identificativa del prodotto, su Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Toscana, Regione Toscana.
- ^ Befanini - la ricetta, su Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Toscana, Regione Toscana.
- ^ Cucina marchigiana befanini, su lemarchesedelgusto.it, Le marchese del gusto. URL consultato il 2 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2019).
- ^ Quando tutti facevano i Befanini in casa ogni famiglia aveva la sua ricetta segreta, su tuttomondonews.it. URL consultato il 2 aprile 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Petroni, Il grande libro della vera cucina toscana, Giunti Editore, 2008.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Befanini