Assedio di 's-Hertogenbosch (1601)
Assedio di 's-Hertogenbosch (1601) parte della guerra degli ottant'anni | |
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L'assedio di 's-Hertogenbosch del 1601 in una stampa di Simon Frisius | |
Data | 1 - 27 novembre 1601 |
Luogo | 's-Hertogenbosch, Paesi Bassi spagnoli (attuali Paesi Bassi) |
Esito | Vittoria spagnola[1][2] |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
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L’assedio di 's-Hertogenbosch del 1601, noto anche come primo assedio di 's-Hertogenbosch, fu un assedio combattuto presso la città di 's-Hertogenbosch (attuali Paesi Bassi) dal 1° al 27 novembre 1601, nell'ambito della guerra degli ottant'anni. Maurizio d'Orange e Guglielmo Luigi di Nassau-Dillenburg cercarono di prendere la città di 's-Hertogenbosch che ospitava una guarnigione di 1500-2000 soldati spagnoli (2 compagnie di fanteria e 2 di cavalleria) guidate dal governatore Anthonie Schetz, barone di Grobbendonck.[1][2][6]
Dopo aver espugnato Rheinberg nel luglio del 1601, il principe Maurizio, ad ottobre, mobilitò settantatré compagnie di fanteria e trentatré di cavalleria, inclusi diversi pezzi d'artiglieria.[3] La città era difficile da conquistare per le importanti fortificazioni presenti, il continuo arrivo di forze fresche degli spagnoli e la lealtà della popolazione alla causa cattolica.[2][3] Anche l'inverno giocò un ruolo importante nel fallimento dell'assedio.[2] L'assedio si concluse quando l'arciduca Alberto VII d'Asburgo, governatore generale dei Paesi Bassi spagnoli, inviò un esercito di rinforzo al comando del conte Frederik van den Bergh da Ostenda, che il 27 novembre raggiunse la città di Oirschot, a 25 km a sud di 's-Hertogenbosch.[2] Il giorno precedente, il 26 novembre, il principe Maurizio, secondo il racconto di suo cugino Guglielmo Luigi che pure prese parte all'operazione, temeva di affrontare quest'esercito spagnolo in campo aperto e per questo iniziò la ritirata.[7]
Questo fallimento degli olandesi mise in difficoltà anche gli inglesi di sir Francis Vere (comandante della guarnigione di Ostenda all'epoca) che attendeva disperatamente dei rinforzi dagli olandesi.[1]
Nel 1603, Maurizio d'Orange provò nuovamente a conquistare 's-Hertogenbosch, ma venne ancora una volta costretto a ritirarsi.[8][9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Van Nimwegen (2010), p. 179.
- ^ a b c d e Verweij (2001), p. 31.
- ^ a b c Van Nimwegen (2010), p. 178.
- ^ Burke (1979), p. 204.
«When the Dutch laid siege to 's-Hertogenbosch in 1601 they brought with them 22 cannons». - ^ a b (ES) Juan L. Sánchez, Campaña de 1601. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Burke (1979), p. 204.
- ^ Van Nimwegen (2010), pp. 178-179.
- ^ Verweij (2001), p. 32.
- ^ Coetzee e Eysturlid (2013), p. 118.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Peter Burke, The New Cambridge Modern History, vol. 13, Companion Volume, Cambridge University Press, 1979, ISBN 0-521-22128-5.
- (EN) Daniel Coetzee e Lee W. Eysturlid, Philosophers of War: The Evolution of History's Greatest Military Thinkers, 2013, ISBN 978-0-275-98977-4.
- (EN) John Lothrop Motley, cap. XXXI, in History of the Netherlands, 1595, HardPress Publishing, 2016, ISBN 1-4076-2886-0.
- (EN) James Tracy, The Founding of the Dutch Republic: War, Finance, and Politics in Holland 1572–1588, Oxford University Press, 2008.
- (EN) Olaf Van Nimwegen, The Dutch Army and the Military Revolutions 1588–1688, Woodbridge, The Boydell Press, 2010, ISBN 978-1-84383-575-2.
- (EN) Michiel Verweij, Petrus Vladeraccus, Tobias (1598), Leuven University Press, 2001, ISBN 90-5867-177-1.
- (EN) Penry Williams, The Later Tudors: England, 1547-1603, Oxford University Press, 1998, ISBN 0192880446.