Argyrolobium zanonii

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Citiso argenteo
Argyrolobium zanonii
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Fabidi
Ordine Fabales
Famiglia Fabaceae
Sottofamiglia Faboideae
Tribù Genisteae
Genere Argyrolobium
Specie A. zanonii
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Fabales
Famiglia Fabaceae
Genere Argyrolobium
Specie A. zanonii
Nomenclatura binomiale
Argyrolobium zanonii
(Turra) P.W.Ball, 1968

Il citiso argenteo (Argyrolobium zanonii (Turra) P.W.Ball, 1968) è una pianta della famiglia delle Fabacee o Leguminose diffusa nel bacino del Mediterraneo.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

L'epiteto specifico è un omaggio al botanico bolognese Giacomo Zanoni (1615-1682)[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Frutti e semi di Argyrolobium zanonii

È una pianta camefita suffruticosa, con foglie bianco-argentee nella pagina inferiore, e verde-scuro in quella superiore, con un breve picciolo e 3 segmenti ellittico-lineari, acuti.[2]

Il frutto è un legume deiscente, oblungo, con semi ovoidali o globosi, giallastri o bruno-rossicci con macchie nerastre.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è diffusa nella parte centro-occidentale del bacino del Mediterraneo (Marocco, Algeria, Tunisia, Portogallo, Spagna, Francia, Italia, penisola balcanica e Grecia).[1]
In Italia è presente in tutte le regioni tranne che in Sicilia.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Argyrolobium zanonii, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 1º maggio 2023.
  2. ^ a b c Argyrolobium zanonii, su luirig.altervista.org. URL consultato il 1º maggio 2023.

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