Arcidiocesi di Paraná

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Arcidiocesi di Paraná
Archidioecesis Paranensis
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Diocesi suffraganee
Concordia, Gualeguaychú
 
Arcivescovo metropolitaJuan Alberto Puiggari
Arcivescovi emeriticardinale Estanislao Esteban Karlic
Presbiteri124, di cui 116 secolari e 8 regolari
4.411 battezzati per presbitero
Religiosi12 uomini, 97 donne
Diaconi4 permanenti
 
Abitanti643.000
Battezzati547.000 (85,1% del totale)
StatoArgentina
Superficie30.348 km²
Parrocchie50
 
Erezione13 giugno 1859
Ritoromano
CattedraleNostra Signora del Rosario
IndirizzoSu Santidad Francisco 77, E3100ACA Paraná Entre Ríos, Argentina
Sito webwww.arzparan.org.ar
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Argentina

L'arcidiocesi di Paraná (in latino: Archidioecesis Paranensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Argentina. Nel 2021 contava 547.000 battezzati su 643.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo Juan Alberto Puiggari.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende 6 dipartimenti della provincia di Entre Ríos: Diamante, San José de Feliciano, La Paz, Nogoyá, Paraná e Villaguay, nonché parte del dipartimento di Federal.

Sede arcivescovile è la città di Paraná, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora del Rosario. A Nogoyá sorge la basilica minore di Nostra Signora del Carmelo.

Il territorio si estende su 30.348 km² ed è suddiviso in 50 parrocchie.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Paraná, istituita nel 1934, comprende due suffraganee:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Paraná fu eretta il 13 giugno 1859 con la bolla Vel a primis di papa Pio IX, ricavandone il territorio dalla diocesi di Buenos Aires (oggi arcidiocesi).

Originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di La Plata o Charcas (oggi arcidiocesi di Sucre in Bolivia), il 5 marzo 1865 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Buenos Aires.

Il 15 febbraio 1897 e il 21 gennaio 1910 cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle diocesi di Santa Fe (oggi arcidiocesi di Santa Fe de la Vera Cruz) e di Corrientes (oggi arcidiocesi).

Il 20 aprile 1934 è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Nobilis Argentinae nationis di papa Pio XI.

L'11 febbraio 1957 e il 10 aprile 1961 ha ceduto altre porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle diocesi di Gualeguaychú e di Concordia.

Il 18 dicembre 1984, con la lettera apostolica Multi quidem, papa Giovanni Paolo II ha confermato la Beata Maria Vergine del Rosario patrona principale dell'arcidiocesi.[1]

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Luis José Gabriel Segura y Cubas † (20 giugno 1859 - 13 ottobre 1862 deceduto)
    • Sede vacante (1862-1865)
  • José María Gelabert y Crespo † (27 marzo 1865 - 23 novembre 1897 deceduto)
  • Rudesindo de la Lastra y Gordillo † (8 febbraio 1898 - 3 luglio 1909 deceduto)
  • Abel Juan Bazán y Bustos † (7 febbraio 1910 - 25 aprile 1926 deceduto)
  • Julián Pedro Martínez † (7 luglio 1927 - 28 luglio 1934 dimesso[2])
  • Zenobio Lorenzo Guilland † (18 settembre 1934 - 12 febbraio 1962 deceduto)
  • Adolfo Servando Tortolo † (6 settembre 1962 - 1º aprile 1986 dimesso)
  • Estanislao Esteban Karlic (1º aprile 1986 succeduto - 29 aprile 2003 ritirato)[3]
  • Mario Luis Bautista Maulión † (29 aprile 2003 - 4 novembre 2010 ritirato)
  • Juan Alberto Puiggari, dal 4 novembre 2010

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 643.000 persone contava 547.000 battezzati, corrispondenti all'85,1% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 720.000 826.414 87,1 177 105 72 4.067 119 477 55
1965 367.000 407.458 90,1 86 60 26 4.267 41 331 32
1970 432.000 480.000 90,0 93 63 30 4.645 43 290 37
1976 350.000 377.775 92,6 85 58 27 4.117 37 225 39
1980 354.000 382.000 92,7 74 54 20 4.783 26 201 40
1990 426.000 464.137 91,8 75 59 16 5.680 24 192 45
1999 426.150 502.500 84,8 110 93 17 3.874 29 168 47
2000 426.150 502.500 84,8 119 102 17 3.581 27 162 49
2001 452.250 502.500 90,0 122 107 15 3.706 29 173 45
2002 452.250 502.500 90,0 124 109 15 3.647 28 173 45
2003 452.250 502.500 90,0 128 103 25 3.533 33 180 46
2004 452.250 502.500 90,0 117 104 13 3.865 21 188 49
2013 541.000 602.000 89,9 137 126 11 3.948 19 140 50
2016 521.900 614.000 85,0 125 114 11 4.175 1 19 122 50
2019 536.350 631.000 85,0 126 118 8 4.256 2 16 122 50
2021 547.000 643.000 85,1 124 116 8 4.411 4 12 97 50

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Lettera apostolica Multi quidem, AAS 77 (1985), pp. 287-288.
  2. ^ Nominato vescovo titolare di Ibora.
  3. ^ Già arcivescovo coadiutore con facoltà di amministratore apostolico sede plena dal 19 gennaio 1983.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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