Angelica (botanica)

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Angelica
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Tracheobionta
(clade) Angiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Asteridi
Ordine Apiales
Famiglia Apiaceae
Sottofamiglia Apioideae
Tribù Selineae
Genere Angelica
Specie Angelica
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Rosidae
Ordine Apiales
Famiglia Apiaceae
Sottofamiglia Apioideae
Tribù Selineae
Genere Angelica
Specie Angelica
Nomenclatura binomiale
Angelica
L., 1753

Angelica L., 1753 è un genere di piante della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere).[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende piante erbacee perenni o biennali, che possono raggiungere anche i due metri di altezza. Hanno in genere un portamento eretto con un fusto robusto, percorso da numerose scanalature e molto ramificato. Le foglie sono alterne, di colore verde, più chiaro nella pagina inferiore e portate su lunghi piccioli e provviste di un'ampia guaina.

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Secondo notizie pubblicate nel febbraio 2019 le foglie della Angelica keiskei, una specie diffusa in Giappone, contenendo un flavonoide, il 4,4′-dimethoxychalcone (DMC), avrebbero proprietà antiossidanti che allungherebbero la vita a molte specie animali, anche alle cellule umane, si tratta di ricerche preliminari che dovranno essere verificate e approfondite[2]. Questa proprietà sarebbe già stata conosciuta in passato in Europa visto che Annibal Camoux, famoso per la sua longevità, era noto per il suo masticare radice di angelica[3].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Wild angelica (Angelica sylvestris) da Thomé, Flora von Deutschland, Österreich und der Schweiz 1885

Il genere comprende oltre un centinaio di specie:[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Angelica, in The Plant List. URL consultato il 19 agosto 2016.
  2. ^ In una pianta giapponese la molecola di lunga vita
  3. ^ Jean Valnet, 2005; Terry Breverton, 2011; in contrasto con l'idea di una sua ultracentenarità, vedi Louis Thibaux, Le faux centenaire marseillais Annibal Camoux (1638!) 1669-1759 in Bulletin del l'Institut Historique de Provence, vol. 34, nº 2, 1957, pp. 49-50.

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