Anbasa ibn Suhaym al-Kalbi
Anbasa ibn Suhaym al-Kalbi | |
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Wali di al-Andalus | |
Durata mandato | 721 – 726 |
Capo di Stato | Califfato omayyade: Yazid II ibn 'Abd al-Malik Hisham ibn 'Abd al-Malik |
Predecessore | Anbasa ibn Suhaym al-Kalbi |
Successore | ʿUdhra ibn ʿAbd Allāh al-Fihrī |
ʿAnbasa ibn Suḥaym al-Kalbī (in arabo عنبسة بن سحيم الكلبي?; ... – Aquitania, primavera 726) conosciuto anche in ambiente cristiano come Ambiza, fu un generale arabo e un Wālī di al-Andalus dal 721 al 726.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia, riporta che Anbasa era figlio di Suhaym al-Kalbi[1], di cui non si conoscono gli ascendenti, come conferma anche la Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans[2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la morte del wali di al-Andalus, Al-Samh ibn Malik al-Khawlani, avvenuta durante la Battaglia di Tolosa del 721, le truppe arabo-berbere islamiche acclamarono il loro generale Abd al-Rahman ibn Abd Allah al-Ghafiqi comandante dell'esercito e wālī di al-Andalus ad interim, che quindi resse il governo di al-Andalus sino a quando fu nominato wālī Anbasa ibn Suhaym al-Kalbi, come riporta la Histoire de l'Afrique et de l'Espagne[3], nominato dal Wali di Ifriqiya, Bishr ibn Safwan al-Kalbi, come riporta la Ibn Abd-el-Hakem's History of the Conquest of Spain[4].
Secondo la Ajbar Machmuâ: crónica anónima invece il wali di Ifriqiya, Bishr ibn Safwan al-Kalbi, di nuova nomina, depose Al-Samh ibn Malik al-Khawlani, nominando Ambasa in sua vece[5], ma una nota a piè di pagina, riporta la morte di Al-Samh in battaglia[6].
Secondo la Ibn Abd-el-Hakem's History of the Conquest of Spainquando, nel 724, il nuovo Califfo degli Omayyadi, Hisham ibn 'Abd al-Malik, giunse al potere confermò Bishr wali di Ifriqiya e Anbasa Wali di al-Andalus[4].
Dal 722 Anbasa per tre anni organizzò delle razzie in Settimania e, secondo la Histoire de l'Afrique et de l'Espagne, nel 723, iniziò una guerra santa contro i Cristiani di Spagna finché riuscì a sottomettere anche i più riottosi[7].
Anbasa riuscì ad occupare tutto il regno che era stato dei Visigoti, nel nord della Spagna, scontrandosi con la resistenza organizzata nelle montagne della Cantabria e delle Asturie dal duca Pietro di Cantabria e da Pelagio, primo principe delle Asturie[8]. Nel 722 i musulmani vennero sconfitti a Covadonga: per i cronisti cristiani fu un importante fatto d'armi che diede inizio alla Reconquista[8], mentre per quelli musulmani fu talmente insignificante da non essere neppure citato, come riporta Spagna musulmana e Portogallo: una storia politica di al-Andalus, che data la battaglia di Covadonga nel 717[9]; solo la Ajbar Machmuâ: crónica anónima, riferendosi all'anno 728, cita la presenza di Pelagio, che, nelle Asturie, con un nucleo di seguaci, controllava una parte del territorio[10].
Nel 725, ʿAnbasa si mise alla testa delle operazioni: partendo dalla base di Narbona, dopo aver espugnato Carcassonne[11], occupò tutta la Settimania, arrivando sino a Nîmes, senza combattere[11] e ad inviare gli ostaggi a Barcellona[11]. Il duca d'Aquitania, Oddone I (Eudes) tuttavia gli sbarrò la strada e lo costrinse a risalire la valle del Rodano e poi della Saona, che ʿAnbasa mise a sacco, distrusse la città di Autun, mettendo insieme un grande bottino[12]. Il wālī d'al-Andalus fu fermato nuovamente da Oddone a Sens e fu costretto ad interrompere la razzia e tornare in Spagna.
Nel 726, ʿAnbasa lanciò un'ulteriore razzia, questa volta contro l'Aquitania, ma trovò la morte in uno scontro, all'inizio della razzia stessa[13] contro il duca Oddone, che per alcuni anni era riuscito a contenere i Saraceni come riportano anche gli storici C.H. Becker[14] e Christian Pfister[15].
Secondo la Histoire de l'Afrique et de l'Espagne, Ambasa morì nel dicembre 725, dopo aver governato quattro anni e otto mesi[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) #ES Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia - 'Anbasa b. Suhaym al-Kalbí
- ^ (ES) #ES Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans, pag. 14
- ^ (FR) #ES Histoire de l'Afrique et de l'Espagne, pag. 36
- ^ a b (EN) #ES Ibn Abd-el-Hakem's History of the Conquest of Spain, pag. 32
- ^ (ES) #ES Ajbar Machmuâ: crónica anónima, pag. 35
- ^ (ES) #ES Ajbar Machmuâ: crónica anónima, pag. 35, nota 4
- ^ a b (FR) #ES Histoire de l'Afrique et de l'Espagne, pag. 37
- ^ a b (LA) #ES Cronica Alfonso III, pagg 20 e 21
- ^ (EN) #ES Spagna musulmana e Portogallo: una storia politica di al-Andalus, pagg. 21 e 22
- ^ (ES) #ES Ajbar Machmuâ: crónica anónima, pagg. 38 e 39
- ^ a b c (LA) #ES MGH SS 1, Chronicon Moissiacensis, pag 290, anno 715
- ^ (LA) #ES MGH SS 1, Chronicon Moissiacensis, pag 291, anno 725
- ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Annales Francorum Ludovici Dufour, pag 699 col 2 D
- ^ C.H. Becker, "L'espansione dei saraceni in Africa e in Europa", in "Storia del mondo medievale", vol. II, 1999, pag. 79
- ^ Christian Pfister, "La Gallia sotto i franchi merovingi: vicende storiche", in "Storia del mondo medievale", vol. I, 1999, pag. 709
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Monumenta Germaniae historica, Scriptorum, tomus 1.
- (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius.
- (FR) Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans
- (FR) #ES Histoire de l'Afrique et de l'Espagne
- (ES) Ajbar Machmuâ: crónica anónima
- (EN) #ES Ibn Abd-el-Hakem's History of the Conquest of Spain
- (EN) #ES Spagna musulmana e Portogallo: una storia politica di al-Andalus
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]- M. Christian Pfister, "La Gallia sotto i franchi merovingi: vicende storiche", in Storia del mondo medievale, vol. I, 1999, pp. 688–711
- C.H. Becker, "L'espansione dei saraceni in Africa e in Europa", in Storia del mondo medievale, vol. II, 1999, pp. 70–96
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Storia dell'Islam
- Wali di al-Andalus
- Emiri di al-Andalus
- Sovrani delle Asturie
- Tabella cronologica dei regni della Penisola iberica
- Omayyadi
- Califfo
- al-Andalus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Anbasa ibn Suhaym al-Kalbi, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (EN) Foundation for Medieval Genealogy: WALI of al-ANDALUS - ANBASA